BASSANO DEL GRAPPA (VI) | Torre delle Grazie | 7 giugno – 21 luglio 2019
Le Opere e i Giorni. Verónica Vázquez e Marco Maria Zanin è la bipersonale organizzata dalla galleria veneziana Marignana Arte in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery, con testi critici di Ilaria Bignotti e Antonio Grulli. Ad ospitare il progetto i Musei Civici di Bassano negli spazi della Torre delle Grazie, un luogo carico di memorie storiche.
L’artista uruguayana Verónica Vázquez (Trienta Y Tres, Uruguay, 1970), e l’artista italiano, Marco Maria Zanin (Padova, 1983), sono i protagonisti di una doppia personale con un titolo tratto dal famoso poema di Esiodo e che rimanda alla stretta relazione che, pur provenendo da geografie culturali differenti, i due artisti hanno con il tema del lavoro quale matrice formativa del linguaggio dell’uomo e della sua identità, espressione di una collettività e di una società.
Scritto agli esordi dell’età greca, culla della cultura occidentale, il poema esiodeo infatti oggi suggerisce che i due artisti fanno del loro operato, solerte, faticoso anche, rivolto alla terra, ai materiali, ai cicli della vita dell’uomo e della natura, una costante scelta quotidiana, che si traduce in opere di grande potenza e fortemente narrative.
Verónica Vázquez sceglie elementi e materiali spesso di riuso, metalli e legno che l’artista piega e contorce, in opere di plastica energia. Partendo dalla riflessione sulla trasformazione della scultura del secondo dopoguerra, attraverso un costante confronto sia con la grande cultura della propria terra sia con i linguaggi internazionali, Vázquez interpreta la pratica dell’assemblage e della tessitura contemporanea, creando opere di grande potenza plastica, teatri di una storia che si svela attraverso la memoria dell’uso dei materiali impiegati. Risultato di una azione plastica inquieta, veloce, vulcanica, Vázquez affida al suo lavoro una funzione critica, riflettendo sulla condizione lavorativa e sulla storia civile del suo Paese, per provare, attraverso il messaggio affidato all’opera, a trasformare lo stato sociale, offrendo stimoli per l’educazione e la sensibilizzazione collettive.
[…] “La storia di Verónica Vázquez si intreccia con la sua cultura geografica di origine: l’Uruguay, la storia dell’arte latino-americana, la sua condizione di artista donna attiva sullo sfondo della fine del XX secolo, in un momento di indagine internazionale rivolta al ruolo artistico femminile nel panorama contemporaneo […]” scriveva Ilaria Bignotti in occasione della prima mostra personale tenutasi alla Galleria Marignana Arte nel 2017.[…]
Marco Maria Zanin. Partendo dallo studio delle civiltà e dei manufatti, l’artista indaga le diverse geografie socio-culturali connesse al tema del fare dell’uomo: il lavoro, inteso come eredità di una conoscenza atavica e capace di produrre ancor oggi archetipi di senso, è tra i temi preferenziali di Zanin, che intende la fotografia non solo come un medium di documentazione ma in quanto linguaggio di autonoma rielaborazione, realizzando lavori anche installativi, di altissima poesia concettuale.
Scrive Antonio Grulli nel testo critico di accompagnamento alla mostra:
[…] “Negli ultimi anni si è assistito ad uno scivolamento dell’arte verso l’immagine. Ovvero verso un qualcosa di immateriale, dotato di sola apparenza, senza un corpo fatto di peso, spessore, materialità, sfumature, velocità di invecchiamento, decadenza. Vediamo immagini che potrebbero assumere qualsiasi dimensione, essere stampate su qualunque supporto, poiché il loro prendere corpo è elemento secondario, anzi problematico, perché implicherebbe accettare un limite. Ecco allora che artisti come Marco Maria Zanin decidono di muoversi nell’altra direzione, di aprire gli occhi e vedere dove l’infimo inizio di cui parlava Mario Perniola stia già mettendo le basi del crollo di un’egemonia. Per Marco la mano diventa il centro di tutto, insieme alla terra che abbiamo sotto i piedi. Quella che possiamo percorrere senza l’utilizzo di altri mezzi, la terra a noi prossima e che ci circonda, con i suoi limiti, con il suo chiedere di abbassarsi verso di lei. Nel suo caso la scelta non poteva che ricadere sul territorio rurale del Veneto, dove Marco è nato, e che negli ultimi anni diventa per lui una sorta di studio allargato, capace di accogliere al suo interno anche Venezia, e che riesce a farsi metafora di infiniti altri luoghi ad esso simili nel mondo.[…]
LE OPERE E I GIORNI. VERÓNICA VÁZQUEZ E MARCO MARIA ZANIN
Un progetto a cura di Marignana Arte e Piero Atchugarry Gallery
Testi critici di Ilaria Bignotti e Antonio Grulli
Con il Patrocinio del Comune di Bassano del Grappa
In collaborazione con i Musei Civici di Bassano del Grappa
7 giugno – 21 luglio 2019
Inagurazione venerdì 7 giugno, ore 18.30
Museo Civici Bassano del Grappa (VI)
Piazza Garibaldi – Torre delle Grazie
Bassano del Grappa (VI)
Orario: venerdì – sabato – domenica 16.00 – 20.00
Info: +39 0424 519901
info@museibassano.it
www.museibassano.it