VENEZIA | La Biennale di Venezia
È a due figure magistrali come il compositore e direttore d’orchestra Pierre Boulez e il regista Luca Ronconi che è stato attribuito il Leone d’oro alla carriera per i settori Musica e Teatro della Biennale di Venezia. Il riconoscimento ai due artisti è stato proposto dal direttore Ivan Fedele per la Musica e Àlex Rigola per il Teatro, e accolto dal Consiglio di Amministrazionedella Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta.
La cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera per la Musica avrà luogo nel corso del 56. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (6 > 13 ottobre 2012); quella per il Teatro nel corso del Laboratorio Internazionale delle Arti (4 > 12 agosto).
In passato il riconoscimento per il Teatro era stato attribuito a Ferruccio Soleri (2006), Ariane Mnouschkine (2007), Roger Assaf (2008), Irene Papas (2009), Thomas Ostermeier (2011), mentre quello per la Musica era stato attribuito a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008) e György Kurtág (2009), Wolfgang Rihm (2010) e Peter Eötvös (2011).
A proposito del Leone d’oro alla carriera a Pierre Boulez, il direttore del Settore Musica Ivan Fedele ha affermato:
“È un riconoscimento al valore assoluto di un artista che ha attraversato la storia della musica contemporanea offrendo al mondo intero composizioni considerate, dai musicologi e artisti di tutto il mondo, veri e propri capolavori della modernità. L’attività del Maestro si è anche espressa in campo teorico attraverso libri esemplari che sono stati guida e modello per generazioni di giovani compositori. Inoltre, Boulez ha offerto, come direttore d’orchestra, interpretazioni del repertorio classico e contemporaneo ritenute di riferimento”.
Al Festival di Musica della Biennale di Venezia, Pierre Boulez è stato presente con continuità a partire dai primi anni ’50, presentando l’integrale della sua opera pianistica, prime italiane come Livre pour quatuor (1959)e capolavori come Figures, doubles, prismes (1968), Eclat (1970), e soprattutto le cantate Cummings ist der Dichter e Les soleil des eaux che con Improvisation III sur Mallarmé da Pli selon pli, diresse lo stesso Boulez con l’ Orchestra della Radio di Baden Baden (1985).
“Riconosciuto in tutto il mondo come uno dei massimi rappresentanti del teatro di regia, che ha attraversato dagli anni ‘60 con passione sperimentale misurandosi con spazi e tempi inconsueti, Luca Ronconi – secondo Àlex Rigola – è stato autore di grandi narrazioni teatrali, dall’Orlando Furioso a Gli ultimi giorni dell’umanità e Infinities, da Gadda a Dostoevskij e Nabokov, ma ha anche saputo generosamente e costantemente guardare alla trasmissione dei saperi tra generazioni, facendosi guida per tanti giovani allievi. Il rinnovamento del linguaggio scenico operato da Ronconi ha lasciato un’impronta anche nel campo della lirica, dove il regista ha affrontato i grandi autori classici – Mozart, Verdi, Rossini – insieme a compositori meno frequentati del periodo barocco e ai contemporanei”.
Alla testa delle maggiori istituzioni teatrali italiane, a partire dalla Biennale stessa, di cui ha diretto i Settori Teatro e Musica in anni di radicali cambiamenti – tra il 1975 e il ’77 – e poi direttore artistico dei Teatri Stabili di Torino, Roma e Milano, Ronconi ha sempre curato direttamente le attività delle accademie di teatro a questi annesse. Nel 2002 ha coronato la sua vocazione pedagogica fondando il Centro Teatrale di Santa Cristina a Gubbio, dedicato all’alta formazione di attori professionisti.
21 maggio 2012