Monaco MN | Galleria nmcontemporary | 7 dicembre 2018 – 19 gennaio 2019
La ricerca iniziale di Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), giovane artista del Pastificio Cerere, si basa sull’esplorazione delle proprietà fisiche di materiali quali cera, legno, asfalto e cemento. Tra il 2015 e il 2016 produce le cerae e i carottage, opere che giocano sulla combinazione di questi materiali malleabili e ne sondano l’instabilità, la compattezza, il peso, lasciando emergere la loro capacità di dare vita a opere scultoree. In questa fase iniziale si possono cogliere due aspetti che restano fondamentali nel percorso successivo dell’artista e giungono fino alla mostra attuale: l’utilizzo di elementi che riconducono immediatamente al panorama urbano – l’asfalto e il cemento e una particolare cura per la finitura dei lavori e lo studio delle armonie cromatiche. A partire dal 2017, la città diventa l’orizzonte di riferimento esplicito in cui si situa la ricerca di de Cataldo: lo sguardo dell’artista scandaglia il tessuto urbano e ne estrapola un alfabeto di forme e colori. Per la prima volta compaiono nel suo studio reti da cantiere, lamiere, frammenti di guardrail piegati dall’impatto dei crash test, di cui l’artista rivela il potenziale estetico preesistente. De Cataldo interviene sui guardrail verniciandoli o rivestendoli con stoffe colorate, intelaia le reti in PVC e in lamiera come se fossero dipinti, in una dialettica che ricorda quella delle “superfici intermodulari” di Paolo Scheggi, dove giochi di vuoti e di pieni, di luce e di ombra campeggiano sulla superfice del quadro-oggetto.
Le opere esposte presso nmcontemporary replicano una modalità di produzione non dissimile da quella già sperimentata negli ultimi due anni – brani di paeseaggio urbano decontestualizzati vengono impreziositi con lavorazioni e verniciature. Eppure essi segnano uno scarto dello sguardo dell’artista e sembrano riflettere una nuova forma di appropriazione e creazione di riferimenti. Questi pezzi, con i loro colori accesi e la loro presenza quasi sfrontata, sono impregnati degli umori di un preciso lifestyle, familiare a un visitatore del Principato di Monaco. De Cataldo sceglie di eseguire procedimenti e rifiniture vicini al mondo dei lowrider – veicoli modificati e customizzati secondo l’estetica hip hop e G-funk californiana – e di creare uno spazio non dissimile da quello di un’officina. Essa, come lo studio dell’artista, è il luogo dove si compie il processo di creazione e in particolare dove materiali grezzi o semilavorati vengono trasformati in oggetti finiti e lustrati. I guardrail ammaccati e i tubi dei crash cushions compressi, vengono prelevati dall’artista all’interno di uno stabilimento di crash test nel centro Italia e lavorati nelle carrozzerie come se fossero pezzi di un’automobile: prima tagliati, poi smerigliati e successivamente verniciati in più fasi. Se nei lavori degli inizi del 2018 le verniciature erano soprattutto industriali, utilizzate per produzioni seriali di cancelli, inferriate ecc., in questa mostra le tinte metallizzate sono il risultato di una più complessa lavorazione artigianale. La sintesi raggiunta di scultura e pittura che guarda al design richiama alcuni lavori della metà degli anni ’80 di Gianni Piacentino come Blue-gray record vehicle, prototipo di veicolo in alluminio perfettamente smaltato. Entrambi gli artisti guardano al mondo delle autovetture, Piacentino prendendolo come spunto per progettare esemplari totalmente nuovi, de Cataldo manipolando ciò che già esiste. L’intero processo di lavorazione è presentato negli spazi di nmcontemporary in un’immagine di sospensione: il tempo si ferma, per permettere al visitatore di contemplare la metamorfosi in un istante potenzialmente eterno. È in questo istante che gli elementi acquistano nuovi connotati perdendo la loro identità originaria e ottenendone una nuova, in cui una lamiera piegata può diventare una stoffa sciupata e un tubo di alluminio accartocciato un mozzicone di sigaretta. Forme astratte che ricordano oggetti concreti.
Giovanni de Cataldo – Low rider
A cura di Marta Pellerini con il contributo di Garbo’s
7 dicembre 2018 – 19 gennaio 2019
Inaugurazione: 7 dicembre 2018, ore 18:00
Galleria nmcontemporary
17, Rue de la Turbie, Monaco
Info: 00377 9798 0642
info@natolimascarenhas.com
www.nmcontemporary.com