Roma | galleria Richter Fine Art | 11 giugno – 31 luglio 2019
Martedì 11 giugno, Andrej Dubravsky inaugura la stagione estiva della galleria Richter Fine Art con Emissions and secretions, la sua prima mostra personale in Italia. L’artista slovacco, classe ’87, attraverso i suoi dipinti sfida gli ideali di natura, sessualità, genere e potere.
Tra adolescenti, figure ambigue travestite da insetti, conigli, galli, gatti e stati di metamorfosi tra cui i suoi amati bruchi, Dubravsky tratta temi a lui cari e molto attuali come il cambiamento climatico, l’agricoltura intensiva, l’industria globale, la politica. La pittura di Dubravsky, all’apparenza giocosa e formalmente convenzionale, esplora temi molto più scuri tra cui relazioni intergenerazionali, elementi di sottomissione, complicità, porno; e delicati, come l’omosessualità e l’auto-gratificazione.
È così utopico pensare di cambiare il mondo con l’arte e la pittura?
«La mostra – afferma l’artista – riguarda fondamentalmente il sesso e la natura. Da quando ho comprato casa in un villaggio in Slovacchia sono molto più attento alle problematiche ambientali: vedo costantemente i miei vicini che annaffiano gli ortaggi e i frutti con prodotti chimici, e il modo di tagliare l’erba molto corta che sembra un deserto verde. L’inquinamento e i rifiuti industriali colpiscono l’agricoltura circostante, l’acqua è contaminata, le sostanze chimiche sono usate sulle colture e la qualità dell’aria è compromessa. La vita nel villaggio sembra sempre carina e divertente su Instagram, ma dall’altra parte è un posto molto buio, dove si sta assistendo al cambiamento climatico dell’Europa centrale. È un posto dove non è cosi facile essere gay».
Dubravksy cerca di sedurre l’osservatore in una relazione intima. Con i suoi dipinti, invita a un viaggio amichevole in una terra sconosciuta, trasformando il visitatore in un voyeur.
L’artista, non attira l’attenzione solo con le sue idee provocatorie. Attraente è anche la sua pittura veloce, lavora con tecnica su tela grezza. I colori vengono rapidamente iniettati nel dipinto e conferiscono all’immagine un’atmosfera speciale. D’altra parte, l’immagine non può essere successivamente ritoccata e richiede un’attenta preparazione e schizzo.
«Mi piace lasciare questo punto di domanda per l’osservatore. – Conclude l’artista – Ci saranno anche dei dipinti di bruchi, Anche loro, sono vulnerabili come i ragazzi, hanno una forma fallica e pelosa da una parte, ma possono essere velenosi e pericolosi dall’altra. Proprio come le persone, coltivano pesantemente, industrializzano, avvelenano e poi mangiano tutto».
Andrej Dubravsky, nato in Slovacchia nel 1987, si è laureato all’università di Belle Arti e Design di Bratislava (la stessa di Katarina Janeckova). Nonostante la sua giovane età è considerato un artista di straordinario talento e ha ottenuto maggiore riconoscimento internazionale in mostre collettive a New York e in Germania. Più volte ha esposto in mostre personali in Slovacchia, Repubblica Ceca e Germania, è stato rappresentato anche in Italia, Francia e Brasile. È in collezione nella galleria Nazionale Slovacca.
Andrej Dubravsky | Emissions and secretions
11 giugno – 31 luglio 2019
Inaugurazione: 11 giugno 2019, ore 18:30
galleria Richter Fine Art
Vicolo del Curato, 3 – Roma (RM)
Info: 3929173661
chiaracgiuliani@gmail.com
https://www.galleriarichter.