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Se avete letto gli ultimi numeri del nostro magazine cartaceo (#84 e #85), saprete che abbiamo dedicato alcune pagine al dialogo tra arte e profumo. Continuiamo a parlarne anche con questa notizia…

A poco più di un anno – il 23 maggio 2013 – dalla proclamazione, da parte dell’Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell’Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca che è stata messa in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal 2 agosto.

Giardini del Granduca. Eau de toilette

“Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell’arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee, incluso dal 2013 nella lista dei beni dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.” (Cristina Acidini, Soprintendente)

Ben cinque di questi siti sono musei all’aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, La Petraia e Cerreto Guidi. Nei giardini già granducali, ancora oggi, esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie.

Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La “piramide olfattiva” infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l’olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l’orto urbano, origine del giardino), e infine l’essenza di cannella, che ci ricorda l’interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie. L’evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi – cipresso e cedro del Libano – , esaltati su una base di ambra e muschi.
Il nome scelto per la fragranza s’ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal “Soprintendente de’ giardini del Granduca”.

Veduta del Giardino di Boboli, Firenze

La casa editrice Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, conta nel proprio catalogo numerosi volumi sulle naturali ‘fragranze’ del Giardino di Boboli oltre ad un saggio specifico di Valentina Fornaciai dal titolo Toilette, profumi e belletti alla corte dei Medici: un ulteriore ‘senso’ alla percezione e alla fruizione dell’arte con un profumo che, come ‘guida olfattiva’, richiama le antiche memorie medicee.

Giardini del Granduca. Eau de toilette

Note di testa: cannella, petali di rosa, fior di pesco, limone, arancio amaro
Note di cuore: legno di cedro, legno di cipresso
Note di base: muschi, ambra

Progettazione storico olfattiva: Simonetta Giuliani Pardini

Produttore: Sillabe

Prezzo al pubblico: € 45.00

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