ROMA | Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia | 6 – 10 luglio 2013
di SILVIA CASAGRANDE
Nell’ultima edizione di AltaRomAltaModa, luogo di culto per eccellenza del lusso, hanno sfilato accanto ai grandi nomi della moda le collezioni capsule di giovani designer africani selezionati per il progetto Ethical Fashion, nato nel 2008 dalla partnership tra Altaroma e l’International Trade Center, braccio operativo dell’ONU. Una proposta di social responsability con l’obiettivo di amplificare, attraverso azioni concrete, la coscienza etica anche nel settore moda. La passerella romana di domenica 7 luglio a S. Spirito in Sassia si è così tinta dei colori del “green” con le proposte di due marchi ghaniani, Christie Brown e KIKI Clothing, e due europei, Stella Jean e PortenierRoth, sensibili alla questione ambientale. Gli abiti, in bilico tra tradizione e modernità, si inseriscono perfettamente nel contesto della moda contemporanea che combina le contraddizioni del nostro tempo. Ciò che invece è emerso d’innovativo è “l’aspettativa etica” eletta a nuovo plusvalore del prodotto di moda. Simonetta Gianfelici, che ha contribuito al progetto, parla apertamente di slow fashion, di una moda sostenibile perché rispettosa dei tempi naturali della produzione artigiana e attenta alla qualità dei materiali.
A prima vista l’accezione di slow fashion pare un ossimoro: la moda ha una filosofia cannibale perché costretta al convulso mutamento. Eppure una parentela esiste. La moda trova la sua incidenza con l’etica quando partecipa al cambiamento generale del modo di vivere, di pensare e di porsi in sintonia con il proprio tempo. In altri termini quando l’abito supera se stesso per diventare “il suo tempo” e non più “di quel tempo”.
La moda è di fatto un osservatorio privilegiato dei mutamenti del sociale nel duplice aspetto del superficiale e del profondo. Non attua solo una differenziazione tra i ceti, segnando il privilegio e marcando le distanze, ma permette anche di registrare i fondamentali cambiamenti di un’epoca. L’emergere di un’estetica dell’eccesso e la proliferazione globale di modelli di consumo hanno favorito la crescita di reazioni critiche allo sfrenato consumismo alimentate soprattutto dalle preoccupanti condizioni ambientali e dall’eccessivo squilibrio negli stili di vita. Oggi la moda si trova quindi a fare i conti con la maggior consapevolezza del consumatore e l’abito a diventare uno strumento di comunicazione di una coscienza collettiva. Vestirsi del proprio tempo, dunque, per tornare in armonia con i propri ritmi naturali e le proprie aspirazioni.
Ethical Fashion
ITC’s Ethical Fashion Initiative and ALTAROMA bring Africa to Roma
Fashion show presentato in occasione di AltaRomAltaModa
a cura di Altaroma e l’International Trade Center
Designer: Christie Brown, KIKI Clothing, PortenierRoth e Stella Jean
6 – 10 luglio 2013
Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia
Sedi varie, Roma