IL GRANDE SUCCESSO DI MIA Fair – Milan Image Art Fair 2012
MIA Fair – Milan Image Art Fair si conferma tra le più importanti rassegne d’arte contemporanea in Italia. Prima fiera italiana interamente riservata alla fotografia e alla video arte, MIA Fair si sta rapidamente affermando anche nel panorama degli appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia. Nei suoi tre giorni di apertura – dal 4 al 6 maggio, al Superstudio Più di Milano – MIA Fair – Milan Image Art Fair, ideata e diretta da Fabio Castelli, è stato premiata da 20.000 visitatori, tra cui quasi 6.000 nella sola serata inaugurale, e 1.053 accrediti stampa, sia italiana che internazionale.
Superate di oltre 5.000 presenze, il numero totalizzato lo scorso anno alla sua prima edizione. Si è dimostrata vincente la sua formula – unica nel panorama fieristico italiano ed internazionale – che propone uno stand per ogni artista, ad ogni artista il suo catalogo e la possibilità di vedere più di 200 mostre personali. Sono stati infatti268 gli espositori – gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata e fotolaboratori, il 15% in più rispetto al 2011 –, provenienti da 16 paesi di tutto il mondo, che hanno presentato 211 artisti nazionali e internazionali. Particolarmente apprezzato dal pubblico è stato il programma culturale che ha visto alternarsi workshop, incontri, conferenze; in particolare, molto affollati, gli appuntamenti delle presentazioni editoriali e book signing, che hanno dato la possibilità agli appassionati di incontrare i fotografi protagonisti di questa iniziativa. Molto importante è stato l’apporto degli sponsor. Ferrarelle e BNL – Gruppo BNP Paribas, confermando il loro interesse nello sviluppo dell’arte contemporanea in Italia, hanno istituito dei riconoscimenti che sono andati rispettivamente a Nicola Bortolussi (Milano, 1961), giunto al MIA in maniera indipendente nella sezione Proposte MIA, e a Ohad Matalon (Tel Aviv, 1972), presentato dalla galleria berlinese Podbielski Contemporary. Dal canto suo, Lavazza ha sostenuto il Progetto Speciale Adisco – Piemonte, proponendo una selezione di fotografie realizzate da Elliott Erwitt, nella mostra dal titolo Fifty kids, contenute nell’omonimo volume. Il ricavato della vendita di questi scatti e del libro, sosterrà l’associazione Adisco Sezione Piemonte – attiva nella raccolta fondi per la ricerca sul sangue cordonale per la cura di forme tumorali infantili – per costruire un nuovo reparto di day hospital e gli ambulatori dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. BMW ha dato la possibilità di far conoscere le immagini di Hubertus Hamm, il fotografo tedesco che dirige le principali campagne pubblicitarie dell’azienda automobilistica bavarese.
Come ha dichiarato Fabio Castelli:
“Il successo dell’iniziativa non si misura solo attraverso il numero delle presenze ma anche, e soprattutto, dalla possibilità d’incontri che MIA ha reso possibile tra i vari soggetti coinvolti. Uno dei valori aggiunti di MIA è la capacità di creare un agorà nel quale gli operatori del settore, i collezionisti, gli artisti o i semplici appassionati e curiosi, possano confrontarsi. E nonostante la crisi – continua Castelli – MIA ha avuto un buon riscontro di vendite, così come mi è stato segnalato dagli espositori presenti. E la loro soddisfazione è testimoniata dal fatto che la maggioranza di essi ha già fatto pervenire la loro richiesta di presenza all’edizione del 2013”.
Per quanto riguarda il dato commerciale, ad esempio, la Galleria Sabrina Raffaghello di Alessandria ha venduto 6 fotografie di Franco Fontana a 6.000 Euro ciascuna e di Occhiomagico, 10 fotografie oggetto dalla serie “sotto sale” appositamente realizzata per MIA e una “light box” a 6.000 euro. È in trattativa per la serie completa dei 24 originali con cui erano state realizzate le copertine per la rivista Domus dall’81 all’83; la galleria americana Cristinerose contemporary art ha venduto 6 opere, a 7.000 Dollari ciascuna, di Rodney Smith; la galleria Oltredimore di Bologna, 2 lavori di Gabriele Corni, rispettivamente a 6.400 e 4.800 Euro; Photographica Fine Art di Lugano 3 fotografie del periodo iniziale di Ghirri, una a 5.000 Euro e le altre due a 10.000 Euro; la milanese Admira, una stampa di Leonard FreedNew York, a 2.000 Euro, e una di Ugo Mulas, Ettore Sottsass e Fernanda Pivano, Vogue Uomo, acquistata, per 1.800 Euro, dal designer Fabio Novembre. La galleria ArTistocraticdi Bologna, 5 opere di Ferdinando Scianna (3.000-5.000 Euro) e Nicola Cicognani (1.300-2.800 Euro).
Tra i giovani artisti, si segnalano le vendite di 4 opere di Olimpia Soheve, esposta da Byline photo di Milano, e le 8 fotografie di Filippo Chieli, presentatosi autonomamente alla sezione Proposte MIA.
Ottimo il risultato di Gianfranco Chiavacci, protagonista del progetto speciale nel basement di Superstudio Più. La galleria Die Mauer che rappresentava il fotografo toscano scomparso nel 2011, ha venduto 20 lavori (tra i 1.000 e il 4.000 Euro) e ha sviluppato una serie di rapporti con curatori italiani e internazionali, e con un editore giapponese, intenzionato a sviluppare un progetto sulla sua ricerca sperimentale.
MIA Fair, nata conl’obiettivo di distinguersi dal tradizionale schema delle fiere italiane, ha evidenziato il ruolo trasversale che la fotografia ha assunto tra i linguaggi espressivi del sistema dell’arte contemporanea.