MILANO | Officine dell’immagine | 15 novembre 2012 – 10 gennaio 2013
La mostra milanese, dove sono esposti circa 20 lavori prodotti per l’occasione, chiude il ciclo An opening song che Vizioli ha avviato nell’aprile 2012, e parte dall’incontro tra la folla con la prima donna uccello, Helen, e quello nelle campagne inglesi con Randal, Jeff e Trevor Carey di Countrywide Falconry. A questi personaggi e ai paesaggi umbratili britannici si accostano altri protagonisti: albini, gemelli, anime ribelli, anziani silvestri e viaggiatori.
Le fotografie di Vizioli, per il loro caratteristico gioco di chiaroscuro e per la capacità di far trasparire dalla realtà una dimensione a volte mistica, sono state da sempre comparate alla pittura di Caravaggio o al carattere di Rembrant. L’universo bitumoso delle sue fotografie fonde mitologia, letteratura e storia del cinema. Il sapiente gioco di echi con la pittura moltiplica i piani di lettura di ogni scatto, rivelando il passato da pittrice di Vizioli.
La teoria dell’evoluzione per selezione naturale, elaborata in modo indipendente da A.R. Wallace e da C.R. Darwin nel 1858, suggeriva che tutte le forme di vita sono legate da relazioni di discendenza comune, ramificati alberi filogenetici riconducono ad un unico progenitore, estremamente “semplice” dal punto di vista biologico. Un originario “essere” dal quale si è sviluppata la vita come la conosciamo. Un primo vagito che ancora risuona nella nostra memoria collettiva come un richiamo modulato verso una nuova nascita. Il canto di una coscienza ancestrale teso a riportarci a una dimensione animale [a-ni-mà-le, cioè “proprio dell’anima”].
Nicol Vizioli inizia il progetto fotografico An Opening Song nell’aprile 2012, un sogno, l’incontro tra la folla con la prima donna uccello, Hélène, e quello nelle campagne inglesi con Randal, Jeff e Trevor Carey di Countrywide Falconry. Il 21 Aprile le prime foto a Hélène con i rapaci. È alla presenza di questi animali selvatici, che dominano il vento e le correnti, che si manifesta qualcosa nell’animo dell’artista: quella parte che in tutti noi è sopita e che non sappiamo esprimere se non ricorrendo alle idee di soffio della vita, di impalpabile, di vento e di profonda unità con la Natura e di un passato ardente e viscerale, si risveglia. Quel giorno si è palesato con tutta la sua forza quel canto che, fino ad allora, Nicol intuiva senza capirlo nella sua estensione profonda e totalizzante.
Inizia così un lungo periodo di riflessioni, letture, disegni e di incontri con personaggi che percepiscono il suo stesso richiamo o che lo portano nello sguardo o nel DNA, divenuti poi i suoi modelli. Albini, gemelli, anime ribelli, anziani silvestri e viaggiatori.
È l’unione di queste forze vitali diverse (l’animale selvatico, l’animale pensatore e l’animale prodigio) che scatena la potenza del mezzo fotografico nelle mani di Nicol, che dona equilibrio estetico e furore espressivo ai suoi scatti, rendendoli iconograficamente universali ma in cui ogni osservatore può riconoscersi nel sentirsi nudo di fronte alla vorticosa vastità della Natura, seppur accolto e protetto nel suo grembo, e portatore dei segni della millenaria storia di tutto ciò che lo ha preceduto.
Imperfetti, sporchi, arcani, misteriosi, consci di discendere da una stessa progenie. Incarnati in una forma tribale, i corpi ricoperti di polvere e terra portano i segni del costo e della fatica di rinascere, un pegno di quell’antico retaggio a cui tutti apparteniamo.
I ritratti in medio formato analogico qui raccolti, raccontano quindi un ritorno alla vita, un rito di passaggio collettivo da una dimensione a un’altra, portatori cioè di quella scintilla primordiale da cui discendiamo e che ha in sé vigore originante. Quel primo canto, che è impossibile non riconoscere di fronte alle fotografie così drammaticamente vivide di Nicol Vizioli, che ci attraversa come un ricordo perduto e improvvisamente ritrovato.
Nicol Vizioli vive e lavora a Londra. [AN OPENING SONG , di Giovanni Cervi]
CATALOGO vanillaedizioni
Nicol Vizioli. An Opening Song
a cura di Giovanni Cervi
Officine dell’Immagine
Via Atto Vannucci 13, Milano
Inaugurazione giovedì 15 novembre
15 novembre 2012 – 10 gennaio 2013
Orari: da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 11.00 alle 19.00
Info: +39 0331 898608 | +39 334 5490900
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