Intervista a ELASTIC Group of Artistic Research di Viviana Siviero
I tag. Un nuovo modello di socialità, inimmaginabile soltanto una manciata di anni fa. Un nuovo modello di scrittura e di ragionamento. Rapido, lapideo, tacciato di superficialità. Una nuova fisionomia di discussione che annulla le distanze geografiche e modifica i tempi relazionali. E.G.A.R., acronimo di ELASTIC Group of Artistic Research, lo utilizza per creare una nuova opera installativa potente, moderna, intelligente, che calza le fattezze tangibili di un buon vecchio libro. Nasce così 127kBdiarte, pensare l’arte in rete: i capitoli sono tag, il dialogo si dipana a partire da un suggerimento che viene sviluppato attraverso varie risposte, giunte in rete da differenti utenti – post nient’altro che superficiali – fino a strutturare un pensiero immediato e diretto, che viene concluso ogni volta in un PUNTO DI ARRIVO.
ENTER_E.G.A.R. ha postato: da poco diventati genitori del piccolo Lorenzo ci siamo imbattuti in alcune domande curiose: leggendo la storia dei 3 porcellini ci ha domandato: perché scappano dal lupo? Non sanno che i lupi mangiano i porcellini? […] Perché Geppetto manda a scuola Pinocchio da solo? Non sa che è appena diventato un bimbo? […] Tutte domande che portano ad altre domande. E così per un argomento in continua mutazione come l’arte abbiamo invertito le regole: prima il dialogo, poi lo scrivere insieme in rete. […] Abbiamo attribuito 1Kb per ogni pagina scritta sull’argomento arte. Un termine che nasce dall’unione di kilo (dal greco khilioi che significa mille) con byte (dall’inglese bite che significa boccone)…
Viviana Siviero ha postato:
Molto difficile fare domande relativamente ad un libro in cui gli autori pongono domande a cui gli internauti – loro compresi – rispondono. Da cosa nasce l’idea è dichiarato nelle primissime righe, così come il significato del titolo…Tutti questi bocconi d’arte come li avete digeriti?
E.G.A.R. ha postato:
La scrittura connettiva è un processo. I bocconi sono dei pezzi che costruiscono un tutto che si trasforma, come nel processo della digestione. Ma ne abbiamo bisogno tutti i giorni per nutrirci, crescere e svilupparci. Il pensiero connettivo è sempre in evoluzione! Quindi da 127kBdiarte diventerà 254kBdiarte!
Viviana Siviero ha postato:
Si tratta di un lavoro che sembra sfruttare l’editoria come medium per creare una sorta di azione performativa collettiva, un lavoro fortemente espressivo e collaborativo che mette in gioco oltre agli artisti stessi anche altre menti, libere di agire nei loro tempi e nei loro spazi e dai loro spazi. In quanto tempo complessivo ha visto la luce il testo e in che modo?
E.G.A.R. ha postato:
127kBdiarte è un ready made; un libro prêt-à-porter!
Un’opera costruita su misura con i lettori che tagliano e cuciono!
Un’opera ludica e aperta, partecipativa, in cui l’atto di scrivere in rete è un atto performativo; un atto artistico processuale. Tanti giochi sono costruiti sullo schema domande/risposte, indovinelli ed enigmi. Il nostro format, E.G.A.R.LAB è un “action writing” collettivo che porta alla “riflessione”; come del resto tutta la nostra ricerca artistica. In un certo modo è un “selfie testuale” ed in contemporanea una scrittura collettiva a rete. L’autore e gli autori-lettori; uno, nessuno, centomila, citando Pirandello, si fondono e confondono. In questo senso non si può parlare di un inizio ed una fine. È un lavoro processuale, aperto e vivo, che cresce come un organismo biologico. Le uniche date certe sono dettate dalla cronologia dei post dei costruttori della rete. Una scrittura flusso che non ha coordinate temporali, del tipo origine e destinazione, ma “viaggio”.
Ecco, una “scrittura come viaggio”. Un libro-opera “prêt-à-porter”.
Viviana Siviero ha postato:
Come citato da Viviana Minori, la scrittura collettiva che voi tirate in causa non è nulla di nuovo e il caso Wu Ming ne è prova, ma questa modalità presuppone una cooperazione istantanea dei partecipanti mentre in questo caso siamo dinanzi ad una co-scrittura connettiva. Potete definirla? Come è cambiata l’idea di buon senso nell’era digitale secondo voi? E quali sono la geografia e la morfologia di coloro che hanno partecipato al dialogo mediatico?
E.G.A.R. ha postato:
I Post dell’opera-libro 127kBdiarte sono usciti dalla rete del blog per plasmarsi nel libro e successivamente sono rimbalzati di nuovo nella rete dei social network tessendo nuove connessioni.
E.G.A.R.LAB è un format che tesse reti, intreccia tessuti, non linee guida.
La scrittura connettiva non è una scrittura istantanea ma processuale, performativa, mutante, riflettente, espansiva. E questo fenomeno contagia anche i co-autori, che diventano “personaggi” dell’opera. Se con Elastic Group parlavamo di “videocreature”, con E.G.A.R.LAB possiamo parlare di personaggi-autori dotati di personalità ed interessi multipli, di provenienze geografiche diverse, transmediatici e, naturalmente, “giocatori” che cambiano e ricambiano i pezzi di un puzzle come degli architetti delle parole.
Viviana Siviero ha postato:
Lorenzo, vostro figlio, ora ha 11 anni: il libro è nato perché vi chiedevate per quale motivo i 3 porcellini non si facevano mangiare dal lupo e per quale motivo Geppetto lasciava solo Pinocchio in balia dei pericoli… ora avete una risposta?
E.G.A.R. ha postato:
Le domande di Lorenzo erano già domande-risposta che si evolvevano a circoli concentrici. Naturalmente lui è cresciuto, come è cresciuto anche il progetto di scrittura connettiva. Le domande “cambiano”… ma non la curiosità del farle e la necessità di dare delle risposte.
127kBdiarte, pensare l’arte in rete
Autore: ELASTIC Group of Artistic Research
Editore: Psiche e Aurora editore
Anno: 2015
Pagine: 184
Prezzo: 15,00 €
http://psicheaurora.it/saggistica-127kbdiarte-pensare-larte-in-rete/