VENEZIA | VeniceArtFactory – VeniceInaBottle | 31 ottobre – 28 dicembre 2014
di LUCIA LONGHI
La ricerca dell’imperfezione, la sperimentazione, la sfida sono approdati cautamente a Murano, la piccola isola della laguna veneziana famosa in tutto il mondo per la perfezione e la qualità dei suoi vetri. Il gruppo di ricerca BTM – Breaking the Mould ha pensato di introdurre nella solida tradizione del vetro muranese le condizioni umane, e mai così contemporanee, di mutevolezza, approssimazione, ibridazione e contaminazione, avviando un dialogo tra quello che è uno dei materiali più antichi della storia dell’uomo e le pratiche artistiche contemporanee come il textile design.
La mostra Threads. Evolutionary steps in glass, ospitata negli spazi della project room VeniceInaBottle dal 31 ottobre al 28 dicembre 2014 a Venezia, invita a scoprire i frutti di questa delicata conversazione: vasi monocromatici, imperfetti, asimmetrici, realizzati con l’antica tecnica del vetro soffiato in stampo, dove quest’ultimo è però realizzato con tessuti ceramici e silicei, creando una texture unica. Non si tratta di rinnegare e demonizzare la tradizione, ma piuttosto di guardare in avanti in nome di nuove sinergie e sovrapposizioni tra arte, design e artigianato. Ricerca artigianale quindi, ma anche scientifica e industriale, come ci spiegano i designers protaginisti del progetto:
BTM è un progetto che ibrida esperienze diverse: il collettivo è formato da videomakers, artisti, designer, uno scienziato dei materiali. E’ difficile unire tante matrici diverse?
BTM è prima di tutto uno spazio di condivisione di saperi ed esperienze. Ciò che ci interessa maggiormente è creare piccoli cortocircuiti all’interno del mondo tradizionale e consolidato del vetro artigianale che riescano a portare un qualsiasi grado di innovazione formale, di processo, tipologica… Ognuno mette a disposizione del progetto la propria competenza, per cercare di raggiungere un obiettivo soddisfacente e condiviso. Ovviamente è un processo non sempre facile, di mediazione, con risultati a medio/lungo termine.
Il vetro è un materiale antico, da sempre presente nei mestieri e nelle arti dell’esperienza umana. È stato protagonista di sperimentazioni in campo artistico sia nel passato che nella contemporaneità, sotto infinite forme estetiche, penso ai lavori di Chen Zhen, Dale Chihuly, Thomas Schütte… quali sono le sfide e le difficoltà di un progetto come il vostro che vuole porre al centro della ricerca un materiale tanto comune come il vetro?
La sfida più impegnativa è trovare un dialogo solido ed efficiente con il contesto muranese. BTM è una piattaforma di ricerca che funziona solo se trova un interlocutore valido sul territorio, un produttore che ne condivide il modus operandi mettendo a disposizione del progetto il proprio sapere e la propria capacità produttiva.
Venezia è un pesce, come ha scritto Scarpa, che ha nuotato in molti mari e da sempre grazie alla sua identità internazionale si fa portatrice di messaggi da e verso tutto il mondo. Qual è il messaggio che volete portare alla città di Venezia, e al pubblico internazionale?
Il vetro di Murano ha una storia millenaria. Un recente passato davvero brillante. E un presente difficile. Forse è il momento di smetterla di contemplare quello che è stato e puntare con decisione a quello che dovrà essere nell’immediato futuro. Iniziare a pensare al vetro non solo come materiale legato alla tradizione, ma anche come un vasto argomento di ricerca e di sperimentazione, all’interno del quale si possono trovare soluzioni innovative sia dal punto di vista formale che tecnologico / di processo.
Qual é il vostro giudizio e il vostro auspicio riguardo questo grande ritorno delle pratiche dell’artigianato nel dibattito internazionale e nazionale?
Il giudizio è in linea di massima positivo, ma bisogna mantenere una certa obiettività di giudizio altrimenti si rischia la deriva naïf. L’equivalenza artigianale = buono / industriale = cattivo è semplicemente assurda, se calata nel contesto contemporaneo in cui viviamo.
Quali sono i vostri progetti per i prossimi mesi? Avete in programma collaborazioni con altre realtà veneziane simili che rivolgono un’attenzione particolare al vetro?
Continueremo a lavorare per far sì che questa piattaforma rimanga culturalmente e produttivamente attiva. Nello specifico l’intenzione è quella di esplorare ulteriormente la relazione tra tessuti tecnici e vetro con un progetto decisamente ampio, che coinvolgerà una realtà locale con grande conoscenza del mondo vetrario muranese (VeniceArtFactory – VeniceInaBottle) e una internazionale che gravita intorno al mondo della moda.
Threads. Evolutionary steps in glass. BTM
31 ottobre – 28 dicembre 2014
VeniceArtFactory – VeniceInaBottle
Via Garibaldi, Castello 1794, Venezia