Cantina d’Isera | Isera (Trento) | 3 agosto – 8 settembre 2012
Apre il prossimo 3 agosto la seconda tappa della mostra itinerante in cui Michela e Paolo Baldessari presentano il loro percorso trasversale, tra architettura, design, interior ed exhibit.
Testimoni e protagonisti dell’architettura e del design in un’area (il Nord Est) che negli ultimi decenni ha prodotto alcune delle più interessanti esperienze industriali italiane, i fratelli Baldessari rendono omaggio al lavoro quotidiano di tutte le figure coinvolte nei processi progettuali, organizzando la loro mostra proprio nei luoghi normalmente dedicati alla produzione “manuale e intellettuale”. Così, dopo la prima tappa all’interno della storica Manifattura Tabacchi di Rovereto, l’esposizione prosegue nella prestigiosa Cantina d’Isera fondata nel 1907 e dove ancora oggi si produce il famoso Marzemino.
La mostra prevede ancora due tappe, tra settembre e ottobre 2012, che condurranno il visitatore in nuovi luoghi del lavoro, in Alto Adige e in Veneto (location in via di definizione).
Per parlare di sè i fratelli Baldessari hanno creato una microarchitettura/istallazione costituita da otto elementi sospesi nello spazio, a cui si affiancano alcuni prodotti “dal vivo” presentati al recente Salone del Mobile di Milano: il day-bed STAR_LIT (per Starpool) e la panca MOLLETTA (per Riva 1920).
In questa occasione i fratelli Baldessari presenteranno in anteprima anche un nuovo progetto dedicato al mondo del vino: il prototipo di una glacette che verrà realizzata in materiali naturali ed ecocompatibili.
Ogni giorno progetto
30 anni di Architetture e Design firmate dai fratelli Michela e Paolo Baldessari
Cantina d’Isera, via al Ponte 1- Isera (Trento)
3 agosto – 8 settembre 2012
opening 3 agosto ore 18,00
orari: lunedì 14.30 – 18.30, martedì/sabato 08.00 – 12.00 / 14.30 – 18.30 – domenica: chiuso
Press Office Baldessari e Baldessari:
Map Design Communication
tel. +39 02 58107983
e-mail: info@mapdesign.it
Baldessari e Baldessari
Michela e Paolo Baldessari sperimentano il lavoro e il multilinguismo dell’architettura fin da giovani, nello studio fondato dal padre Giulio (nel 1950) e attraverso i lavori dello zio Luciano Baldessari, figura di spicco nell’architettura e nel design del ‘900 italiano.
L’architettura
Rovereto, loro città natale, a partire dal secolo scorso è stata un importante crocevia delle arti e i Baldessari assimilano da questo singolare mix di saperi il carattere principale dei loro lavori: che si tratti di un interior o di un’architettura industriale, nei loro progetti si trovano numerose tracce e rimandi ad altri mondi, connessioni sottili che i due progettisti spiegano in questo modo: “L’architettura ha un forte aspetto comunicazionale, che riusciamo ad esprimere al meglio quando possiamo inserire elementi significativi del design, dell’arte e della grafica a completamento del progetto. Negli allestimenti fieristici questo è un approccio quasi obbligato, perché lo spazio, nel suo complesso, deve inviare un messaggio chiaro“ racconta Paolo Baldessari. “Noi applichiamo la stessa idea ai progetti di architettura e interior, per creare una identità specifica dello spazio su cui stiamo lavorando” prosegue Michela Baldessari.
Anche il territorio contribuisce a creare l’identità di un interno, attraverso citazioni colte e ironiche, come nella recente ristrutturazione di un appartamento veneziano (nel Sestiere Dorsoduro), dove alcuni arredi sono stati scelti per i loro dettagli sottilmente barocchi, simili ai noti merletti veneziani mentre il bagno degli ospiti è stato progettato citando le toilette dei vecchi wagon-lit… Nel restyling della palazzina per uffici di OPT – a Calliano (TN) – il laminato metallico microforato utilizzato per la copertura degli esterni ha una sfumatura verde-rame che dialoga con il tetto del campanile del paese poco lontano, e ricorda al tempo stesso la sostanza usata nei vigneti dei dintorni.
Il design
Nel 1980 Michela Baldessari si è diplomata allo IED design di Milano mentre Paolo si è laureato alla facoltà di Architettura di Venezia. Dopo un’iniziale separazione dei loro percorsi i Baldessari hanno dato vita ad un sodalizio professionale integrale e oggi lavorano insieme, su ogni tipologia di progetto. “In un lavoro che nasce dalla fusione tra architettura e design non ci sono confini rigidi che dividono queste da altre discipline” conferma Michela. Così anche nel disegno degli oggetti si ritrova, ad esempio, la passione di entrambi per il mondo dell’arte, con l’uso del fuoriscala quasi pop, come nella panca Molletta, presentata quest’anno per RIVA 1920, mentre è evidente l’influenza architettonica nella collezione di sedute Palinsesto disegnata per ICF (premio Sedia Italiana USA 1984). Il design è d’altra parte un lavoro quotidiano per i fratelli Baldessari che, per gran parte dei loro progetti di interior disegnano anche arredi su misura – nel senso dimensionale ed espressivo del termine.
Gli allestimenti museali
Il loro primo allestimento per una mostra su Depero, al museo MART di Rovereto, fu realizzato nel 1987. Da allora i fratelli Baldessari hanno creato circa trenta allestimenti museali, per esposizioni dai temi molto vari: pittura, scultura, cinema, teatro, fino ad arrivare alle più recenti mostre, organizzate sempre dal MART, sulle opere di Gillo Dorfles o sull’influenza del celebre Alice nel paese delle meraviglie, sul mondo delle arti visive. Anche nel progetto allestitivo confluiscono elementi architettonici – l’organizzazione degli spazi – e di design, con “l’invenzione” di elementi espositivi costruiti su misura per ogni evento. Per la mostra La Danza delle Avanguardie (2005) furono appositamente disegnate le teche “flessibili” per proteggere e incorniciare i costumi teatrali disegnati da O. Schlemmer, mentre nella mostra Il Modo Italiano (2007) furono costruite pedane dal disegno “dinamico” quasi a sottolineare quella particolare flessibilità (al limite dell’instabilità) che caratterizza tutto il Design Italiano, incluso il lavoro di Michela e Paolo Baldessari.