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O’ clock. Time design, design time

MILANO | Triennale Design Museum | fino all’8 gennaio 2012

di Matteo Galbiati

Chi si aspetta di ammirare in questa mostra la consueta esposizione in senso cronologico di quei prodotti, significativi e selezionati, che raccontano la storia dell’evoluzione del design legato a strumenti misuratori del tempo, si sbaglia di grosso. Questa mostra è molto più di questo. Le due – brave – curatrici hanno
scelto di non offrire al pubblico una canonica e scontata progressione di oggetti declinata cronologicamente, ma di riflettere proprio sulla profonda dimensione e il significato ambiguo di tempo e del suo trascorrere. Le opere presentate al pubblico rileggono la sua idea stessa, il suo senso e percezione nella nostra contemporaneità. Del tempo ne esce un fluire diverso e non scontato, quasi ambiguo: accelerato, contratto, veloce, dilatato, distorto, moltiplicato, sovvertito…

Il tempo incontrato nel percorso espositivo sembra coincidere con il suo corrispondente che caratterizza i vari aspetti della vita attuale e pare assorbire chi lo osserva in una ritrovata quotidianità. L’artificialità convenzionale della sua divisione, che con l’invenzione dell’orologio, aveva già storicamente perso la sua connotazione di ritmo naturale, ora viene ulteriormente rivista.



Lo spunto suggerito dalle curatrici muove su un’emergente e dilagante nuova tendenza che porta a concentrare il tempo sul presente. Si parla, infatti, di presentificazione: processo che corrisponde ad un uso e un consumo velocizzato delle esperienze che costringono quasi a vivere di memorie a breve scadenza. La registrazione degli accadimenti si muove sul breve raggio e sempre più spesso il valore del passato appare superfluo e superato – come la sua salvaguardia – come pure è quasi vanificata l’immaginazione del futuro. I lavori, molti site-specific, affrontano in declinazioni ironiche, divertenti o critiche, i quesiti più diffusi su tempo e i suoi significati. Le risposte, che qui il design porta, superano, come detto, il suo abituale contenuto vincolato ai meri aspetti di funzionalità, praticità e creatività. I lavori proposti assumono la connotazione di strumenti d’indagine e riflessione aperta ad una molteplice direzionalità di prospettive ben più complesse e articolate. Una mostra che sorprende e fa superare qualsiasi aspettativa iniziale. [Matteo Galbiati]

O’ clock. Time design, design time
Triennale Design Museum
A cura di S. Annicchiarico e J. van Rossem
Progetto di allestimento e grafica: P. Urquiola
Triennale Design Museum – Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano
Info: www.triennale.org
Fino all’8 gennaio 2012

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