FERRARA | Yoruba. Diffusione arte contemporanea
Intervista a MARIA LETIZIA PAIATO di Marcella Ferro
Maria Letizia Paiato e Federica Zabarri sono le fondatrici di Yoruba. Diffusione arte contemporanea e dal 2005, mediante cicli di mostre, convegni e incontri indagano la pluralità del linguaggio contemporaneo, cercando soprattutto di costruire una rete di rapporti e collaborazioni attive con giovani professionisti del settore. Con le iniziative più recenti hanno dimostrato, in barba ai bollettini economici negativi, che si può lavorare davvero bene, gestendo con intelligenza le risorse e senza perdere di vista l’obbiettivo fondamentale che è quello di fare rientrare l’opera contemporanea nell’immaginario collettivo. In questa occasione incontriamo Maria Letizia Paiato, Presidente dell’Associazione, storico dell’arte e curatore, laureato presso l’Università degli Studi di Ferrara e attualmente ricercatrice presso quest’ultima.
Vi ho riviste a SetUp Artfair di Bologna e dalla fondazione nel 2005, Yoruba. Diffusione arte contemporanea certo è cresciuta. Come mai avete preferito la forma associativa a quella di una galleria?
Il progetto Yoruba che nasce da un’idea mia e di Federica Zabarri non poteva vincolarsi a quello di un galleria giacché gestirne una significa legarsi prima di tutto a un luogo e anche orientarsi verso specifici linguaggi espressivi. Noi siamo soprattutto delle progettiste. Di volta in volta lavoriamo su idee, temi e contenuti che pensiamo e sviluppiamo insieme agli artisti che coinvolgiamo; ma soprattutto facciamo ricerca e indaghiamo ogni linguaggio artistico senza pregiudizi. Tuttavia non possiamo fingere che l’arte sia esclusa da un circuito commerciale. Per questo motivo abbiamo iniziato a guardare con interesse le fiere indipendenti come SetUp; in sostanza Yoruba è come un talent scout, ricerca le eccellenze e le aiuta a emergere mantenendo degli standard qualitativi molto alti.
Davvero azzardato il lavoro che fate con i giovani artisti, soprattutto in un momento come questo dove l’economia sembra muoversi esclusivamente ai massimi sistemi…
Fino a pochi anni fa abbiamo lavorato molto bene tramite contributi pubblici e in particolare in partnership con l’Ufficio Giovani Artisti. L’ultimo contributo di 10.000 € è stato quello dell’ANCI nel 2013, con cui abbiamo realizzato la collettiva What is the story? l’arte contemporanea è una favola nella Palazzina Marfisa di Ferrara con i giovani artisti professionisti Roberto Pugliese, Eva Frapiccini, Federico Lanaro, The Bounty Killart e Giulia Bonora. Un piccolo budget, certo, ma speso bene. Senza dubbio l’attuale situazione economica ha il suo peso. Nel 2011 il Comune di Ferrara ci chiese di non cancellare la programmazione realizzando mostre a costo zero. Dopo un primo imbarazzo abbiamo risposto con UNF(O)UNDED, esposizione provocatoria dove una traccia di scotch rosso indicava l’ingombro delle opere che avremmo portato se avessimo avuto i fondi e 30 curatori italiani ci hanno dato una descrizione di un’opera fondamentale per la storia dell’arte del ‘900. E’ così che in mostra sono arrivati Abramovic, Cattelan, Calle, Neshat, Torres e molti altri. Il problema del reperimento dei fondi è aperto e ci stiamo lavorando. Serve molta costanza ma non bisogna scappare.
Qual è la programmazione futura?
Attualmente abbiamo Paolo Bini con una personale a Casa Ariosto, Ferrara. Prossimamente, sempre con Paolo ma anche con Zino, Giulia Bonora e Silvia Venturi saremo a Firenze per l’edizione 2014 di ARTOUR-O il MUST; poi nuovamente a Casa Ariosto con la personale di Marco Alemanno; noto al grande pubblico per il legame artistico con Lucio Dalla, elegante e incantevole fotografo, che ha pensato un percorso sulla figura del grande poeta estense. Infine daremo uno sguardo alle accademie in cerca di nuovi talenti.
Yoruba. Diffusione arte contemporanea
via del Gorgo 174, Ferrara
Info: info@yoruba.it
www.yoruba.it
Mostre in corso:
Altri viaggi. Paolo Bini
14 febbraio – 6 aprile 2014
Museo Casa Ariosto
via Ludovico Ariosto 67, Ferrara
ARTOUR-O il MUST
Paolo Bini, Giulia Bonora, Silvia Venturi, Zino
Villa La Vedetta
viale Michelangelo 78, Firenze