MILANO | Brand New Gallery | 26 marzo – 10 maggio 2014
di Ginevra Bria
Gli spazi della Brand New Gallery sono come sempre bianchissimi e come mai, prima d’ora, dall’apparenza drammaticamente antica. La personale di Yinka Shonibare MBE (Londra, 1962), artista londinese di origine nigeriana, rievoca con compattezza la ridondanza manierista del proprio immaginario, presentando due costumi, cinque riproduzioni pittoriche (Fake Death Pictures) esposte a parete e un video (So Closes My Sad Story).
La visione che si snoda lungo tutta la personale mette in scena citazioni caleidoscopiche dell’arte occidentale, attraverso una rivisitazione sofisticata di letteratura e storia dell’arte. Questa personale, densissima, ipercromatica, lenticolare e ricca di dettagli esamina un tratto distintivo della pratica artistica di Shonibare, sottolineando l’impiego ricercato di tessuti caratterizzati da fantasie e colori vivaci. L’artista londinese, in questo breve tratto espositivo, torna a narrare i temi dell’identità coloniale e delle interconnessioni culturali sviluppatesi tra Africa ed Europa, in relazione anche ai rispettivi retaggi economici e politici. Shonibare, protetto dalle comparse del proprio proscenio d’elezione, chiama in causa la storia, la letteratura e il teatro, ponendo in discussione, aprendo dibattiti e perplessità sull’origine di una univoca identità collettiva contemporanea. A partire dalle proprie origini, rivissute come frutto di un innesto post-coloniale, l’artista mette costantemente in discussione il senso di appartenenza, mimando stereotipi definiti di cultura e di nazione; seguendo un continuo camouflage tra il presente e una sorta di passato anteriore.
Nella sua prima personale milanese, Shonibare, attraverso pittura, scultura e fotografia, restituisce un breve saggio dei propri simulacri di riferimento (vedi Lord Nelson sulle note della Traviata), galassie create dall’artista per distillare il concetto di lontananza spazio-temporale. Il pensiero battente sul destino, sullo scambio, sull’amore prevaricato, sul potere e sul desiderio rivela dinamiche sbilanciate tra vuoti e pieni, tra avidità e schiavitù. Sebbene la repressione scaturita dalle forze di potere, chiamate in gioco tra le linee del tempo, eserciti un fascino preponderante sull’Universo-Shonibare, quel che emerge dal percorso in galleria, è un’estrema cura alla veridicità della finzione. Attraverso un alto livello di manifattura, i costumi presentati, ad esempio, istoriano e rendono plausibile narrazioni che pur non avverandosi per costituzione paiono comunque aver lasciato ineccepibilmente tracce indelebili.
Yinka Shonibare MBE
26 marzo – 10 maggio 2014
Brand New Gallery
via Farini 32, Milano
Info: +39 02 89053083
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www.brandnew-gallery.com