MILANO | Galleria Raffaella Cortese | Fino al 23 dicembre 2024
di ELEONORA BIANCHI
Il futuro e la memoria, la libertà e la prigionia, il corpo-soggetto e il corpo-oggetto, insomma, la vita e la morte, sono solo alcuni dei binomi che siamo invitati a esplorare nelle mostre proposte negli spazi della Galleria Raffaella Cortese a Milano. Yael Bartana e Simone Forti si incontrano nelle rispettive personali Utopia now! e Framing Movement, pur restando separate quel tanto che basta per cogliere le singolarità dell’una e dell’altra.
Da un lato Forti, da sempre pioniera nell’esplorazione cinestetica, ci conduce in un territorio di gesti in perpetuo divenire dove il movimento trascende il suo essere semplice mezzo espressivo metaforico o evocativo. Il suo corpo si riconfigura come un’enciclopedia vivente che interseca il mondo umano e naturale, diventando così veicolo di un continuo attraversamento di quei confini – di quelle gabbie, reali o metaforiche che siano – che scandiscono la vita e il mondo.
Allo stesso modo, Yael Bartana ci trascina in un viaggio visionario dove il corpo diventa simbolo di una speranza collettiva. Mir Zaynen Dor! (We Are Here!) è l’auspicio a una nuova coralità, un tentativo di costruire o, almeno, immaginare un nuovo corpo collettivo al di là delle definizioni fisse di identità. L’artista narra, dunque, di utopiche alleanze in grado di costituire una nuova comunità, protagonista di un futuro in cui si riscopre il valore primordiale della danza e del canto.
La fuga da una gabbia e la corsa verso una speranza possono apparire come promesse di un mondo migliore, eppure, il viaggio dell’eroe che entrambe le artiste propongono non è mai definitivo, non è mai una destinazione raggiungibile, rimane anzi un processo in costante divenire.
Ogni passo avanti sembra condurre a una nuova domanda, ogni risposta genera una nuova riflessione e ogni ora d’aria sembra generare nuove sbarre. La libertà di Forti e la speranza di Bartana, pur nei loro tautologici contrasti, ci parlano dello stesso desiderio: quello di riuscire a scappare da un mondo che, per quanto possa essere reinventato, non potrà mai essere definitivamente compreso né risolto.
Le due mostre, certamente diverse nella forma, ma comuni negli intenti, ci invitano e in parte ci augurano di riuscire a fare un passo indietro rispetto alle certezze del nostro distopico presente e a scivolare dentro una spirale di possibilità. In entrambi i casi, il corpo diventa la chiave per comprendere un mondo che si sfuma e si trasforma, che non si lascia afferrare, ma che, forse, si lascia solo vivere.
Yael Bartana. Utopia now!
4 ottobre – 21 dicembre 2024
Galleria Raffaella Cortese
via A. Stradella 7, Milano
e
Simone Forti. Framing Movement
4 ottobre – 23 dicembre 2024
Galleria Raffaella Cortese
via A. Stradella 1–4, Milano
Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00 e 14.30-19.00; chiuso domenica e lunedì
Info: +39 02 2043555
galleria@raffaellacortese.com
www.raffaellacortese.com