Intervista ad ANTONIO BORGHESE di Livia Savorelli
Come avete affrontato il lockdown e la relativa chiusura della vostra galleria? Avete cercato di colmare il vuoto attraverso la progettualità online e/o attraverso un uso diverso dei social? Come si è modificato il rapporto con il vostro pubblico?
Come tutti siamo naturalmente preoccupati, ma ci conforta la consapevolezza che nei momenti di una grave crisi come questa, storicamente l’arte e gli artisti hanno saputo generare risposte e progetti tra i più innovativi, interessanti e stimolanti. Abbiamo congelato la programmazione ufficiale, poi da settembre riprenderemo con le mostre degli artisti di galleria, sempre tenendo d’occhio l’evolversi della situazione internazionale legata al Covid.
Come tutte le attività che lavorano con il territorio, ABC-ARTE ha risentito del rapporto, pressoché azzerato, con il pubblico locale di affezionati ed amanti dell’arte. In realtà, però, la maggior parte dei nostri artisti ha un respiro internazionale, pertanto siamo già abituati a lavorare con un pubblico fisicamente anche molto “distante”. Il rapporto con questi collezionisti è rimasto pressoché invariato. Per fortuna, ABC-ARTE è già molto presente online e riceve dai suoi affezionati utenti social delle buone risposte. Così è stato anche durante il lockdown, in cui abbiamo potuto riscontrare una ampliata risposta dai nostri contatti ai nostri post e interazioni.
Mai come in questo periodo abbiamo sentito parlare di “mondo dell’arte” ma proprio in un momento come questo è difficile immaginarlo come omogeneo. Composto da figure diverse: artisti, collezionisti, appassionati, critici, curatori, galleristi, organizzatori, editori. Un insieme spesso diviso da interessi contrastanti… Ora, se e in che modo, vi sentite parte di un “sistema”? Come state affrontando, dal lato umano e pratico, la vostra attività? Vi siete posti degli obiettivi a breve termine?
Sicuramente la crisi ha reso più consapevoli tutti gli operatori del nostro settore dell’appartenenza ad un sistema. L’intervento della ANGAMC, sottoforma di lettera inviata al Ministro Franceschini (oltre che ad alcuni specifici referenti istituzionali) per sollecitare l’apertura di un immediato dialogo sui temi che sono sostanziali per la nostra categoria, ha evidenziato che questa crisi colpisce tutti coloro che lavorano nel campo dell’arte.
Dal lato pratico, investiamo di più per tenerci aggiornati costantemente e per essere più flessibili e in grado di adattarci ai prossimi cambiamenti.
A partire dal 26 giugno, ospiteremo la personale di Fabio Tasso – vincitore del premio speciale assegnato dalla galleria nell’ambito di Arteam Cup 2019 – intitolata Systema e curata da Luca Bochicchio, su cui investiremo molte energie; a settembre, quella di un importante artista rappresentato dalla galleria con una serie di opere che sono state in mostra presso collezioni pubbliche e private di fama internazionale (sarà anche edito un catalogo della collana editoriale ABC-ARTE sotto la curatela di famosi curatori internazionali), e da ottobre un notevole progetto editoriale e scientifico dedicato ad un altro importante artista di galleria.
Siamo nella famosa Fase 3, ciò presuppone una visione in progress, un prima, un dopo e un poi. Restituiteci una fotografia che vi ritrae in questi tre momenti…
Siamo in corsa, in riflessione. Dopo verrà sicuramente una fase di grande lavoro con però la consapevolezza sempre presente di poter subire un possibile altro stop.