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MILANO | PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea | Fino al 9 febbraio 2025
MILANO | MEMORIALE DELLA SHOAH | Fino al 16 marzo 2025

di GABRIELE CORDÌ

Il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dedica all’artista lombardo la sua più ampia e completa retrospettiva, a cura di Diego Sileo. Al Memoriale della Shoah, invece, una mostra in dialogo con Liliana Segre.

Marcello Maloberti, TU SEI LA MEMORIA DELLA MIA NOTTE, 2025, Memoriale della Shoah di Milano. Installation view: Courtesy l’artista, Memoriale della Shoah di Milano e Galleria Raffaella Cortese, Milano – Albisola. Fotografie di Andrea Rossetti

Chi di penna ferisce, di spada perisce. È la notte del 2 novembre 1975. All’età di 53 anni, Pier Paolo Pasolini viene brutalmente assassinato, percosso e travolto dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia. “Abbiamo perso prima di tutto un poeta. E poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo […]” grida Alberto Moravia al suo funerale. A partire dal 1972, durante la crisi petrolifera mondiale, Pasolini inizia Petrolio, un romanzo rimasto incompiuto alla sua morte, una specie di “summa” di tutte le sue esperienze passate. Un messaggio rimasto inespresso e, quindi, inascoltato. Un testamento in cui lo scrittore si scagliava contro la società italiana, travolta dalla corruzione e il consumismo. Dei coltelli da cucina tagliano la metà esatta del libro, come se fossero dei segnalibri, un gesto che si interpone tra l’uso di un oggetto quotidiano e la storia di una nazione. Un taglio simbolico, rabbioso, che squarcia lo sguardo. Al PAC – il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano – libri come questi sono sparsi a terra in gran numero. Disposti come soldati, in file di cinque, sta a te decidere se unirti alla loro marcia o interromperne il flusso, schierandoti contro di loro.

Marcello Maloberti, METAL PANIC, veduta della mostra PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, 2024. Foto Andrea Rossetti

“Ho tra le mani una moneta antica greca, da un lato c’è Pasolini, dall’altro Carmelo Bene e sul profilo c’è Kafka. Pasolini rappresenta il mio sporcarmi con la realtà, Carmelo Bene il mio sporcarmi con il divino e Kafka il mio balbettare con il linguaggio”. Con queste parole Marcello Maloberti sintetizza la propria poetica, in cui l’attenzione al vero si fonde con una dimensione più spirituale, spesso sostenuta da un approccio critico e militante. Il flusso di coltelli, PETROLIO (2024), è solo uno dei diciotto lavori esposti. E, già da solo, giustificherebbe una visita alla mostra. Lo stesso Ninetto Davoli, protagonista di molti film di Pasolini, farà un baciamano ai visitatori durante l’ultimo fine settimana di apertura. Qui l’omaggio è anche a Luciano Fabro, maestro di Maloberti all’Accademia di Brera, che durante l’inaugurazione di una delle sue prime mostre fece lo stesso gesto alla critica d’arte Carla Lonzi.

Marcello Maloberti, METAL PANIC, veduta della mostra PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, 2024. Foto Andrea Rossetti

La facciata è rivestita con lastre di acciaio zincato, trasformando l’estetica modernista dell’edificio di Ignazio Gardella in una lama pronta al taglio (ULTIMATUM, 2024). Il cartello autostradale di Milano, anch’esso capovolto, richiama alla mente l’immagine del corpo di Mussolini, appeso a testa in giù in Piazzale Loreto (M, 2024). Un fregio di forbici, le cui punte sono ammorbidite da piume d’oca (CHANCE DI UN CAPOLAVORO, 2024), sovrastano un guardrail che si snoda come un disegno spaziale tra le sale, appoggiato su frammenti di marmo Bianco Altissimo Henraux (TILT, 2024). Un video, METAL PANIC (2024), presenta un musicista intento a suonare un fucile, un ribaltamento che trasforma un’arma destinata a ferire in uno strumento da suonare.

Marcello Maloberti, METAL PANIC, veduta della mostra PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, 2024. Foto Andrea Rossetti

Appoggiati, quasi in attesa di un’installazione definitiva, le opere in mostra si completano con la presenza del pubblico. Che, inglobato nell’opera, ha la sensazione – del tutto heideggeriana – di “stare tra le cose”. Una sorta di cantiere contemporaneo, un inciampo nella metafora di spazio urbano, un omaggio a Milano e al suo essere un eterno work in progress. In un via vai di percorsi, opere, persone e connessioni incontriamo i temi chiave della pratica di Maloberti: l’elevazione della parola scritta nella sua dimensione poetica, la sacralità del quotidiano, l’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del contesto cittadino. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso un nucleo di lavori degli anni Novanta, opere più recenti e produzioni inedite. Il risultato è un ritratto lirico e personale dell’Italia del nostro tempo e degli stereotipi che la circondano.

Marcello Maloberti, METAL PANIC, veduta della mostra PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, 2024. Foto Andrea Rossetti

Al Memoriale della Shoah, fino al 16 marzo 2025, è in corso una mostra che presenta una selezione di opere originali di Marcello Maloberti, TU SEI LA MEMORIA DELLA MIA NOTTE. Prendendo spunto dalla sua installazione Invitami notte a immaginare le stelle, collocata sulla facciata del Memoriale, l’artista arricchisce il progetto originale con quattro nuove opere, in dialogo con la Senatrice Liliana Segre. Un momento di sospensione dalla realtà, dove il silenzio della parola invita a riflettere sul valore della memoria, trascendendo la temporalità per immergersi in un’esperienza di profonda consapevolezza storica e umana.

Marcello Maloberti, TU SEI LA MEMORIA DELLA MIA NOTTE, 2025, Memoriale della Shoah di Milano. Installation view: Courtesy l’artista, Memoriale della Shoah di Milano e Galleria Raffaella Cortese, Milano – Albisola. Fotografie di Andrea Rossetti

Marcello Maloberti. METAL PANIC
A cura di Diego Sileo

27 novembre 2024 – 9 febbraio 2025

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro 14, Milano

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10 – 19:30; giovedì 10 – 22:30
Lunedì chiuso. Orari festività: consultare il sito pacmilano.it

Info: 02 88446359
pacmilano.it

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Memoriale della Shoah di Milano
Piazza Edmond J. Safra 1, Milano
L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso al Memoriale
Con il biglietto del Memoriale sarà possibile accedere alla mostra del PAC ad ingresso ridotto.

Orari fino 7 febbraio:

lunedì – domenica: 10.00 – 17.30 (ultimo ingresso 17.00)
Dall’8 febbraio in poi:
lunedì – domenica: 10.00 – 16.00 (ultimo ingresso 15.30), chiusi il venerdì

Prenotazioni: prenotazioni@memorialeshoah.it 
https://www.memorialeshoah.it/visita

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