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BAGNOCAVALLO (RA) | Ex Convento di San Francesco | 14 settembre – 10 novembre 2024

di IACOPO COTALINI

Verso la gioia di Ettore Frani, curata da Paola Feraiorni e Massimo Pulini, si articola nelle suggestive sale del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. Composta da ottanta opere su carta e quaranta dipinti, tra cui cinque installazioni pittoriche, la mostra si struttura quasi come uno spartito musicale suddiviso in quattro momenti: Di polvere e luce, Nello sguardo, Nel silenzio e Verso la gioia.
Come suggeriscono i titoli, la poetica di Frani fa affidamento a un immaginario che indaga ciò che si frappone tra un pulviscolo di luce e un altro, talvolta richiamando la figura umana talvolta lasciando vagare lo sguardo in lande metafisiche inesplorate.

Ettore Frani, Luminosa, 2024, dittico, olio su tavola melaminica, ph. Paola Feraiorni

Attraverso il disegno, opere come Di polvere e luce (2024) pongono il visitatore di fronte a dei ricordi lontani di volti che affiorano delicatamente dalla carta. La grafite quasi si poggia come polvere sul supporto e porta alla luce sagome e profili umani che danno l’impressione di poter svanire da un momento all’altro. Catturare questi istanti di luce diventa quindi un leitmotiv nella pratica di Frani, che declina con varie tecniche e strumenti. In Favalene VII (2024) il residuo della gomma da cancellare diventa a sua volta residuo di questi istanti, arricchendo i tratti della matita ed evocando una sensazione densa di realtà, quasi tangibile. Mentre in Schiume IV (2024) sarà compito dell’occhio adattarsi a queste forme rarefatte, che in piccoli segni si scompongono e ricompongono a seconda della distanza da cui si osservano.

Ettore Frani, Schiume IV, 2024, grafite su carta, ph. Paola Feraiorni

Nella pittura, invece, lo sfondo si placca di nero e dall’oscurità emergono per sottrazione dei bagliori di luce meditativa e generatrice. In Semina (2024) una ciotola sembra brillare di luce propria, riempiendo lo spazio della tavola con luccichii improvvisi che catturano un istante luminoso, quasi irripetibile. Affacciandosi su questa soglia tra luce e ombra, Frani lascia intravedere allo spettatore anche figure umane, più nitide e brillanti rispetto a quelle che traccia con la matita. In Luminosa (2024), infatti, due figure femminili si nascondono nello sfondo nero, sporgendosi per un istante grazie al pulviscolo luminoso che le circonda e permettendo allo sguardo di esserne testimone.

Ettore Frani, Semina, 2024, olio su tavola melaminica, cm 61×61, ph. Paola Feraiorni

Nei paesaggi, invece, tale soglia talvolta si assottiglia, come avviene in Aperta (2024) dove lo sfondo bianco e grigio, annuvolato quasi verso il centro, si apre lasciando spazio a un orizzonte oscuro, impenetrabile. Mentre in Prima sorgente (2017-2024) è ancora dall’oscurità che si stagliano vette luminose, che costruiscono un panorama debordante di luce rarefatta.
Nella mostra sono presenti anche cinque installazioni dal titolo Offerta (2020-2024), in cui Frani utilizza materiali e tecniche atipiche rispetto alla sua poetica: sassi, vetro, quaderni d’appunti, stracci e pennelli si amalgamano in piccoli altari che rendono materiche e concrete le riflessioni dell’artista.

Ettore Frani, Verso la gioia, installation view, 2024, ph. Paola Feraiorni

Il percorso espositivo diventa quindi un vero e proprio viaggio esplorativo attraverso orizzonti metafisici e volti distanti, guidando lo sguardo e l’immaginazione da un’opera all’altra. Nel polittico conclusivo, Verso la gioia (2024), i bagliori di stelle lontane danzano nelle tavole superiori, mentre nella predella inferiore si ha l’impressione di avventurarsi in un canneto in una notte di luna piena. La veduta pone lo spettatore davanti a una soglia mitica, atlantica, ovvero quella che separa il cielo e la terra.

Ettore Frani, Verso la gioia, polittico ambientale, 2024, installation view, ph. Paola Feraiorni

ETTORE FRANI
Verso la gioia
A cura di Paola Feraiorni e Massimo Pulini

14 settembre – 10 novembre 2024

Ex Convento di San Francesco
via Luigi Cadorna 14, Bagnacavallo (RA)

Info: Museo Civico delle Cappuccine
tel. 0545 280911/13
centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it
www.museocivicobagnacavallo.it

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