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NAPOLI | GALLERIA ANNARUMMA | 1 FEBBRAIO – 3 MARZO 2025

Che cosa possono avere in comune Vanni Cuoghi (Genova 1966, vive e lavora a Milano) e Jean Leon Géròme (Francia 1824 – 1904), pittore Pompier ed Orientalista tra i più noti del 19° sec.? Apparentemente poco, anche se l’approccio concettuale sembra essere simile. 

Vanni Cuoghi, Boys don’t cry, 2024, acrilico e olio su tela, cm 80×80

Géròme, durante i suoi viaggi nei paesi arabi, visitò infatti più volte la Turchia, la Siria, la Giordania, l’Egitto, realizzò moltissimi disegni, riempiendo i fogli di volti, ritratti e paesaggi, soffermandosi spesso su dettagli del tipico abbigliamento arabo fatto di tuniche, turbanti e veli. Ritornato a Parigi, Géròme riprendeva i fogli, studiando come quanto abbozzato, potesse essere utile per i suoi dipinti. Creava quindi collegamenti mentali, univa elementi catturati in luoghi e momenti diversi realizzando quelle sue opere orientaleggianti che tanto successo ebbero tra i suoi contemporanei. 

Vanni Cuochi, Meccaniche celesti, 2024, acrilico e olio su tela, cm 100×130

Qualcosa di analogo è accaduto a Vanni Cuoghi, ma nel caso dell’artista italiano, non ci sono stati viaggi esotici, bensì l’esatto contrario. La serie di dipinti denominata “La messa in scena della Pittura” è nata dalla impossibilità di spostarsi che tutti abbiamo subito durante il periodo del Covid. Ecco cosa dice l’artista in un suo scritto:

A Milano vivo in una via dove l’unica visione che ho dalla finestra, è quella del palazzo di fronte.
Durante il lockdown, per sopperire alla mancanza di un paesaggio decente, ritagliavo immagini fotografiche di elementi naturali e le incollavo su dei cartoncini per renderle più rigide. Montagne, alberi, porzioni di prato, piante, frammenti di architettura, venivano composte sulla scrivania e formavano un paesaggio da poter guardare, disegnare e dipingere. Mi addentravo così in un percorso visivo in cui, mi immaginavo delle dimensioni di un soldatino e viaggiavo attraverso la scena che avevo appena costruito
”. 

Vanni Cuochi, Gérome stilita, 2024, acrilico e olio su tela, cm 60×40

In questo caso, quindi, non si tratta di un viaggio fisico, bensì mentale, concettuale. A differenza di Géròme, Cuoghi costruisce il suo “altrove” sul piano della scrivania, spostando gli elementi come farebbe uno scenografo e popolandoli di figurine proporzionate al tutto. Figurine che talvolta rappresentano amici o familiari dello stesso artista ed altre volte come nelle opere esposte a Napoli, personaggi del mondo dell’arte come lo stesso Jean Lèon Géròme vestito alla orientale.

 

VANNI CUOGHI
Géròme, la Neve ed altre Storie 

1 febbraio – 3 marzo 2025
Inaugurazione sabato 1 febbraio 2025 ore 11,00

Galleria Annarumma
Via del Parco Margherita 43, Napoli

Info: info@annarumma.net
annarumma.net

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