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LERICI (SP) | VILLA MARIGOLA | 26 LUGLIO – 11 AGOSTO 2024

di LIVIA SAVORELLI 

L’edizione 2024 del Lerici Music Festival (scopri qui), in corso fino all’11 agosto, si è caratterizzata per l’ampliamento del suo raggio di sviluppo con nuove sedi che ospitano il ricco palinsesto del festival musicale di Lerici, diretto da Gianluca Marcianò. Oltre alle location che lo hanno accolto nelle precedenti edizioni – Villa Marigola, un edificio storico situato su una sommità a cavallo delle due insenature di Lerici e San Terenzo, e Rotonda Vassallo – nuovi spazi amplificano la sua vocazione di evento diffuso: il Castello di Lerici, la Fortezza Firmafede di Sarzana, il Nuovo Opificio Vaccari per le Arti a Ponzano Magra, la Chiesa di San Pietro a Portovenere.

Una grande novità di questa edizione è stata anche il dialogo con l’arte contemporanea con l’inaugurazione a Villa Marigola – in concomitanza con la prima del Festival – della personale dell’artista cubano Carlos Garaicoa, MEMOTOPOGRAPHY, a cura di Carlo Orsini e realizzata in collaborazione con Galleria Continua.

Carlos Garaicoa, MEMOTOPOGRAPHY, installation view, Villa Marigola, Lerici (SP). Ph. Fabio Gianardi.

Tutta la programmazione del Festival ha il grande merito di ruotare intorno a due grandi temi – Memoria e Speranza – facendo diventare la musica strumento per non dimenticare gli orrori della storia passata e opporsi a ogni guerra e ogni dittatura. La prima del festival, dedicata al Quatuor pour la fin du temps, intensa e a tratti straniante composizione da camera in otto movimenti, composta da Olivier Messiaen tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz – un quartetto scritto per tre musicisti conosciuti durante la prigionia (un violoncellista, un violinista e un clarinettista), a cui aggiunse il piano, suonato da lui stesso – evoca, nella sua tragicità, il valore salvifico che la musica ha avuto alla fine del tempo, in un confluire di tecnica musicale e stratificati rimandi filosofici-religiosi. Per il Lerici Music Festival è stata riproposta dal quartetto composto da Alexander Bedenko (clarinetto), Alberto Bologni (violino), Alexey Zhilin (violoncello), Massimo Spada (pianoforte).

Carlos Garaicoa, MEMOTOPOGRAPHY, installation view, Villa Marigola, Lerici (SP). Ph. Fabio Gianardi.

Nel nome di quella feconda intermedialità delle arti, evocata dal curatore Carlo Orsini, MEMOTOPOGRAPHY di Carlos Garaicoa innesta un dialogo complementare e multisfaccettato in cui l’elemento sonoro si fonde con una “prospettiva topografica della memoria” che rende l’architettura e in particolare lo spazio dell’abitare registro narrativo per attraversare la storia e le ideologie del ventesimo secolo. Un lavoro poetico e politico, quello dell’artista cubano, da esplorare attraversando le sale di Villa Marigola nata come luogo di vacanza affacciato su insenature dalla rara bellezza, con decori e arredi che richiamano il benessere e la ricchezza cogliendo come egli giochi con l’elemento architettonico con ironia e tragicità (penso ad esempio all’opera Louis Vuitton voyage avec Karl Marx e nous voyageons avec Louis Vuitton del 2009), dando vita ad una “estetica della rovina” che attua attraverso lo spazio, con un particolare sguardo a Cuba, un’analisi antropologica dei meccanismi di potere insiti nella società e incarnati dalle architetture urbane, molto presente in opere come La Raíces del Mundo – in cui le “radici del mondo” sono, nella parte superiore, rappresentate da diversi coltelli che delineano quasi degli skyline che, come in una dimensione ambivalente e ribaltata della realtà, ritroviamo riflessi nelle loro fattezze concrete nella parte sottostante dell’opera e nella serie Puzzles, in cui trasferisce la fascinazione per le rovine architettoniche de L’Avana con un doppio registro temporale e stilistico, stemperando la dinamica della “caduta”, sia fisica sia metaforica, attraverso la metafora del gioco.

Carlos Garaicoa, MEMOTOPOGRAPHY, installation view, Villa Marigola, Lerici (SP). Ph. Fabio Gianardi. Al centro: “La Raíces del Mundo”, 2018

La musica, elemento caratterizzante la poetica e la vita di Garaicoa (alcuni membri della sua famiglia sono musicisti), è elemento narrativo in due opere presenti in mostra: Partitura (2021) presente nell’ultima stanza – una video installazione immersiva, in cui egli condensa in un’unica partitura la musica di artisti di strada di mezza Europa – e Abismo (2017), che è stato anche riproposto in occasione dell’inaugurazione della mostra il 26 luglio con una performance dal vivo della clarinettista Mahé Marty, moglie dell’artista.
E proprio con questa opera, si crea il cortocircuito arte/musica. L’opera dal titolo spagnolo Abismo (Abisso in italiano) nasce in un momento particolare in cui Garaicoa si reca a Monaco di Baviera per accompagnare la moglie impegnata nelle prove per il Quatuor pour la fin du temps, scoprendo di essere molto vicino a quella che fu la casa di Hitler. Inizia così uno studio della comunicazione gestuale del dittatore che porta ad Abismo, un’animazione che coniuga disegni concepiti come studi anatomici rinascimentali e musica, in una astrazione in cui la violenza gestuale insita nella prossemica dittatoriale di Hitler si coniuga con la poesia del movimento delle mani di un direttore di orchestra, che si muovono al ritmo del terzo movimento dell’opera, Abîme des Oiseaux (Abisso degli uccelli).
Al suono del solo clarinetto, Olivier Messiaen vedeva nella figura dell’uccello quell’afflato di libertà che permetteva idealmente di liberarsi dall’Abisso della “fine del tempo” che stava vivendo, lo stesso Abisso che Garaicoa svuota del suo portato di violenza, per una nuova narrazione poetica che possa liberare l’uomo dagli orrori della storia passata, forse immaginando come il compositore di vibrare in volo fuori dal buio, alla ricerca della luce e della libertà.

Carlos Garaicoa, “Abismo”, 2017, still da animazione al rotoscopio

Carlos Garaicoa. MEMOTOPOGRAPHY
nell’ambito della 8. edizione di Lerici Music Festival
a cura di Carlo Orsini
in collaborazione con Galleria Continua

26 luglio – 11 agosto 2024

Villa Marigola
Via S. Biaggini 1, Lerici (SP)

Orari: ore 18.00 – 22.00

Info: https://lericimusicfestival.org/

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