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VENEZIA | 
Oratorio di San Ludovico | 30 maggio – 15 settembre 2013

di CHIARA CANALI

Può sembrare assurdo che Internet, la più grande rete al mondo di collegamento virtuale e digitale, abbia un suo padiglione fisico e analogico, alla Biennale di Venezia. Eppure è ormai una realtà che quest’anno giunge alla sua terza edizione.
Promotore è il greco Miltos Manetas, artista multimediale che da anni riflette sull’estetica delle nuove tecnologie, per il quale ideare un Padiglione Internet era essenziale per poter fare i conti con quello che abbiamo trovato e inventato negli ultimi decenni ma che alla fine non compare mai nei padiglioni ufficiali.

Dopo aver invitato a Venezia il popolo di ThePirateBay.org nel 2009 e dopo aver conquistato l’isola di S. Servolo con il format Bring Your Own Beamer, cioè “portati il tuo proiettore” nel 2011, per questo terzo appuntamento Manetas presenta un progetto in cui glorifica con la sua pittura gli Unconnected, cioè il popolo dei “Disconnessi”, di coloro che vivono ancora senza alcun account email o di social network.

Sembrerebbe un altro paradosso o forse una provocazione, se non fosse che la ricerca degli Unconnected, apparentemente difficile e complicata, è stata fatta chiamando in causa la rete, attraverso una campagna lanciata su Facebook. Un modo per testare, secondo il curatore Francesco Urbano Ragazzi, la nostra percezione della potenza della rete e della effettiva percentuale di coloro che non sono ancora connessi.

“Gli Unconnected non sono modelli di vita da seguire, al contrario prove viventi di un’esistenza a tratti divina, ancestrale. La possibilità per noi di una redenzione mai assoluta da una connettività sempre più piena”.

In poco tempo è emersa una lista di identità dai profili più disparati: da Luigi Ontani ed Enzo Cucchi a Donald Knuth, informatico e professore emerito alla Stanford University che a un certo punto della vita ha scelto di rinnegare Internet.

“A noi interessava capire come vengono percepiti gli Unconnected e soprattutto aprire, nella mente delle persone, uno spazio dedicato a queste figure che normalmente non sono delineate, uno spazio santificato, beatificato, più alto, uno spazio che ti permette di riflettere su te stesso e sul tuo rapporto con la tecnologia”.

Lo spazio in cui sono ospitati i lavori, una serie di tele / schermi di grandi dimensioni che ritraggono i comportamenti e le posture di chi entra in contatto col web, sono alla fine specchi che ci riportano essi stessi ad una dimensione mediatica, ma in forma contemplativa.

Il Padiglione Internet, del collegamento, diventa così il Padiglione della disconnessione, della presenza/assenza, del silenzio, un autoritratto di se stessi e della rete.

III Padiglione Internet di Miltos Manetas

a cura di Francesco Urbano Ragazzi

30 maggio – 15 settembre 2013


Prodotto da: Associazione E, AmC Collezione Coppola, Nuova Icona
media
partners: Gloria Maria Gallery, My Art Guide, Lightbox, UP3 Architetti Associati, Liquidweb, Drago Publishing


Oratorio di San Ludovico
Calle dei Vecchi, Dorsoduro 2552
, Venezia

Orari: 
10.00 – 18.00 chiuso il lunedì

Info: www.padiglioneinternet.com
www.e-ven.net
press@padiglioneinternet.com


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