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VENEZIA | 193 Gallery | 14 febbraio – 27 aprile 2025

di FRANCESCO LIGGIERI

Alzi la mano chi non si è mai perso nella propria città? Eccomi!
Mi è successo proprio oggi mentre andavo in giro alla ricerca di un posto per l’ennesima conferenza e mi sono perso. Tra le calli e il via vai dei turisti mi sono chiesto dove fossi finito, era Venezia?
Proprio in quel momento guardo una vetrina e ci trovo una galleria mai vista prima la 193 Gallery ed al suo interno opere dell’artista Rob Tucker (Auckland, 1987). Ecco, ci entro e mi immergo nel lavoro del neozelandese.

Rob Tucker, veduta della mostra Perpetuate the Dreams, 193 Gallery, Venezia

Ci sono momenti in cui un dipinto non è solo un dipinto. Momenti in cui una pennellata non è solo una pennellata, ma un’impronta, una possibilità, un varco su un’altra dimensione. Ci sono artisti che dipingono il mondo per come appare e altri che lo dipingono per come potrebbe essere. Poi c’è Rob Tucker, che lo dipinge per ciò che è già, ma che non abbiamo ancora avuto il coraggio di vedere. Guardando i suoi lavori si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di familiare, eppure indecifrabile. La struttura è solida, netta, quasi architettonica. I colori vibrano, si intersecano, si compattano in forme che sembrano al tempo stesso geometriche e liquide. È come se Tucker stesse costruendo una città invisibile, un luogo che esiste appena sotto la superficie delle cose. Un codice che aspetta di essere letto.

Rob Tucker, veduta della mostra Perpetuate the Dreams, 193 Gallery, Venezia

Tucker non dipinge con delicatezza, ma con urgenza. I suoi lavori hanno il peso di chi non può fermarsi, di chi deve continuare a esplorare, a scavare, a costruire e distruggere. L’acrilico si stratifica come una crosta terrestre in movimento, ogni strato racconta una storia, ogni storia lascia un segno. L’artista ne parla come di un viaggio nella materia: la tela è un campo di battaglia, ma anche un orizzonte su cui proiettare visioni che oscillano tra il razionale e il metafisico.
C’è un dinamismo in queste opere che non lascia indifferenti. Le linee nere e spesse tracciano confini, creano percorsi, suggeriscono direzioni. A volte sembra di trovarsi di fronte a mappe di territori sconosciuti, altre volte è come osservare il circuito interno di un’idea in espansione. Tucker disegna il flusso, il passaggio, l’accumulo e la dispersione. È un’architettura emotiva, un paesaggio che non ha coordinate precise ma che ci chiede di trovare il nostro posto al suo interno.
E tornando al fatto che mi fossi perso, ma dove ci porta questa strada? Se c’è una logica nelle opere di Tucker, non è una logica tradizionale. C’è matematica, certo, ci sono proporzioni, c’è equilibrio. Ma c’è anche il caos, la vibrazione incontrollata della materia, il sovraccarico sensoriale di un universo in continua espansione.

Rob Tucker, veduta della mostra Perpetuate the Dreams, 193 Gallery, Venezia

Non è un caso che i suoi lavori sembrino emergere da un luogo intermedio tra il concreto e il digitale, tra la pittura e il design, tra il gesto istintivo e la precisione millimetrica. Sono strutture che potrebbero essere il risultato di un algoritmo impazzito o di una mente ossessionata dalla costruzione di pattern e strutture impossibili.
Tucker lascia spazio all’interpretazione, ma non all’indifferenza. Non vuole solo che si osservi il suo lavoro, vuole che lo si abiti. Che ci si perda e ci si ritrovi. Che lo si esplori come un territorio sconosciuto, come una città segreta in cui ogni angolo rivela un nuovo enigma. C’è qualcosa di ostinatamente moderno nel lavoro di Tucker. Non perché segua una moda o perché risponda a un’estetica contemporanea, ma perché sfida lo sguardo, perché obbliga chi osserva a mettersi in discussione. La sua pittura non è rassicurante, non è decorativa, non è semplicemente bella. È una domanda aperta, un codice che invita alla decifrazione. È un varco. Sta a noi decidere se attraversarlo. Esco dalla galleria e ricordo perfettamente dove devo andare e che strada fare.

Rob Tucker, veduta della mostra Perpetuate the Dreams, 193 Gallery, Venezia

Rob Tucker. Perpetuate the Dreams

14 febbraio – 27 aprile 2025

193 Gallery Venice
Dorsoduro 993/994, Venezia

Info: +39 34 45 72 20 77
venice@193gallery.com
https://www.193gallery.com/

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