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GARBAGNATE MILANESE (MI) | megazzino | 10 giugno 22 luglio 2022

di ALICE VANGELISTI

Una risata isterica e nervosa ci accoglie fin dall’ingresso a megazzino ed è destinata ad accompagnarci inesorabilmente per tutta la mostra, come una colonna sonora caratterizzante e indimenticabile di un film suddiviso in 4 meravigliosi capitoli. Così lo spazio espositivo sperimentale di Garbagnate Milanese (MI) si anima – e letteralmente si trasforma – con l’intervento del duo Barbara and Ale per la loro personale Un attimo prima, in cui sono esposti lavori completamente inediti che dialogano – e che per certi versi anche si disturbano – tra di loro. Questa, però, è una costante indagata e voluta che attraversa tutto il concept della mostra che, infatti, gioca costantemente sul filo del rasoio, tra piacere e catastrofe, interrogando continuamente anche le nostre riflessioni, percezioni ed emozioni.

Barbara and Ale, In 1”, 2022, stampa su carta, pvc, plexiglass, 17×29 cm Courtesy gli artisti

Prima però di addentrarsi nella trama di questa mostra, il primo intervento che colpisce è quello che i due artisti mettono in atto sullo spazio che, da mero contenitore espositivo. diventa un ulteriore grado di attivazione delle opere e di totale disorientamento. Sono, infatti, innalzate letteralmente delle pareti in cartongesso che ridisegnano l’ambiente e creano uno sfasamento visivo in chi lo conosce già bene ed è abituato al grande spazio aperto caratterizzato dai tre pilastri portanti. Questi invece scompaiono e nasce una sorta di piccolo set attraverso la creazione di queste quinte ancora in costruzione che scandiscono lo spazio e la lettura delle opere esposte, quasi intercettandolo giusto un attimo prima che il cantiere allestitivo sia completato. In questo modo, però, siamo accolti in un ambiente quasi in progress, in cui ogni video ha una sua dimensione di visione, ma non di ascolto: infatti quella frenetica risata che ci ha accolto all’ingresso continua a riecheggiare, in un certo senso creando un cortocircuito sensoriale con quello che ci circonda. Ma vogliamo davvero che smetta oppure tutto sommato è piacevole essere cullati dal suo disturbo? Così ce la portiamo dietro ancora per un po’, mentre ci immergiamo nella libera visione delle opere.

Barbara and Ale, Ecolalia, 2022, still da video, UHD video, colore, suono, ciclo continuo (8′ 20”) Courtesy gli artisti

Ad accoglierci è In 1” (2022): ci troviamo davanti un tavolo con sparse una serie di immagini, frammenti di un film mai realmente realizzato che danno però vita a un cineromanzo senza inizio né fine. Infatti, a comporlo a livello visivo e immaginativo siamo noi e ad esso possiamo associarci una serie di parole, scritte appositamente da Vincenzo Latronico e stampate su dei PVC trasparenti, che innescano una trasformazione sul fotogramma sul quale si sovrappongono. La potenzialità di questo lavoro non ha uguali: si creano di volta in volta nuove visioni, nuove interpretazioni, nuove riflessioni, lavorando sempre su più livelli di lettura. E mentre giochiamo con parole e immagini quella risata continua a farci compagnia. E per certi versi siamo curiosi di scoprire da dove provenga e da cosa sia scatenata.
Svoltiamo ora dietro una parete in costruzione, sperando di intercettarla, ma ci accoglie invece il primo video della mostra: Ecolalia (2022). La naturalezza e la freschezza di questo lavoro sono disarmanti. Una ruspa è intenta a tracciare un enorme cerchio in un moto continuo e senza fine. Mirabili sono i tagli di scena che ci trasportano direttamente lì, in quel posto, e ci intrappolano nel suo loop infinito. Ora siamo schiacciati sotto le sue possenti ruote, ora la guardiamo da fuori, ora dall’alto. E da questo moto che sembrerebbe eterno e apparentemente senza senso riusciamo difficilmente a staccarci.

Barbara and Ale, Mr Donot Panic, 2021, still da video, UHD video, colore, suono, ciclo continuo (4′ 54”) Courtesy gli artisti

Ma è giunto il momento di scoprire la fonte di quella risata. E così, circumnavigando un’altra parete in costruzione, incontriamo finalmente Mr. Donot Panic (2022), la fonte di tanto disturbo e attrazione. Questo uomo ride, ride, e ride all’infinito: non sappiamo se vogliamo raggiungerlo per condividere la sua risata oppure se trovare un modo per mettergli veramente fine. Lui intanto se ne sta lì, immerso in un’atmosfera del tutto surreale, bloccato in un bosco innevato e completamente perso nei suoi pensieri. Improvvisamente l’immagine sparisce, resta una grande campitura bianca, ma la sua risata continua: sarà forse svelato finalmente il mistero della sua causa? Ma questo non ci è dato sapere e restiamo ancora una volta piacevolmente intrappolati in questo loop senza fine, costantemente in bilico. E forse prima o poi quella risata finirà, anche se senza di essa la mostra non sarebbe più la stessa.

Barbara and Ale, Punto, linea, 2021, still da video, UHD video, colore, muto, ciclo continuo (2′ 10”) Courtesy gli artisti

Ormai pronti a lasciarcela alle spalle, Punto, linea (2021) ci blocca la strada su un piccolo schermo nero. O meglio non è del tutto nero. Una luce appare e scompare, costante e confortante, a rischiarare l’oscurità. E in questo silenzioso ritmo, appaiono in lontananza delle lucine, disperse nel buio e incuranti dalle tenebre destinate a inghiottirle. Attraversano lentamente tutto lo schermo per riapparire nuovamente dalla parte opposta, in un altro loop infinito che ci cattura tra i sussulti della luce centrale, in un ampio respiro che nel silenzio assordante grida Io sono qui…

Barbara and Ale. Un attimo prima

Evento di chiusura 22 luglio ore 19.00: Elio Marchesini suona Spazienne per Barbara and Ale

10 giugno 22 luglio 2022

megazzino
via per Cesate 64, Garbagnate Milanese (MI)

Orari: da martedì a venerdì 16.00-19.00; domenica e lunedì su appuntamento

Info: megazzino@spazienne.it
www.spazienne.it

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