LUGANO (SVIZZERA) | Must Gallery | 11 settembre – 11 ottobre 2015
Intervista a COLLECTIF INDIGÈNE di Antonio D’Amico
La Must Gallery di Lugano (Svizzera) presenta una raffinata mostra personale del Collectif Indigène, formato da una coppia di artisti sia nella vita che nel lavoro. TOUT DOIT DISPARAÎTRE rappresenta un momento significativo nel percorso di questo interessante duo, molto noto in terra svizzera, in cui l’alto valore concettuale raggiunge esiti intriganti, scanditi sui rivoli della trasparenza, dell’invisibile e dell’appena dichiarato. Tutto deve scomparire è un monito a non eccedere e a muoversi nell’ambito della pulizia della forma appena visibile. È per questo che la mostra presenta elementi luminosi e sculture in vetro, così come carboncini in cui la forma lascia posto al ricordo di ciò che è stato.
Per conoscere meglio questo inedito progetto espositivo del Collectif Indigène, abbiamo intervistato Jean-Marie Reynier (1983), originario di Marsiglia, ma nato e cresciuto a Lugano, con studi compiuti alla CSIA di Lugano e all’ESBA di Ginevra.
Ti va di raccontarci come nasce Collectif Indigène che hai fondato insieme a Andréanne Oberson (1975, originaria di Friborgo e con studi all’ECAL di Losanna)?
Il Collectif è nato dal nostro incontro cinque anni fa. Entrambi avevamo una pratica artistica e abbiamo scoperto che erano molto similari. Inoltre, vivendo assieme e avendo delle lunghe discussioni sui nostri progetti ci influenzavamo già positivamente a vicenda. Abbiamo dunque scelto di firmare assieme i lavori. È stata una scelta vincente, perché il lavoro ha iniziato a prendere una potenza inaspettata.
Le nostre attività annesse (curatoriali ed editoriali) hanno anche arricchito, nel tempo, il nostro lavoro ibridandone i linguaggi.
La vostra è un’arte che cerca il dettaglio e cura i particolari, soffermandovi sul gusto della creazione di una wunderkammer pacata, per nulla ridondante che stimola il ricordo. Ci racconti come nascono le vostre opere insieme?
L’opera finale è spesso il frutto di lunghe discussioni e riflessioni. Entrambi abbiamo un modo differente di affrontare la ricerca necessaria alla realizzazione di un lavoro e quindi, dopo aver studiato separatamente, mettiamo in comune le idee che ci conducono verso un’univoca visione dell’oggetto finale. Ciò è essenziale in opere come La traversée des chats volants, eseguita questa estate en plein air per Motiers art. Dunque passiamo davvero tantissimo tempo intorno a un tavolo, con un quaderno a discuterne. Per opere più “semplici” procediamo più o meno nella stessa maniera, spesso ci incrociamo soltanto in atelier e ognuno lavora nel suo lato. Di tanto in tanto i lavori vengono profondamente modificati da una breve discussione.
Alla Must Gallery presentate un progetto nuovo, inedito. Ce ne parli? Di cosa si tratta?
Inedite sono soprattutto le opere presentate, quasi tutte create negli ultimi mesi appositamente per questa occasione. L’idea di Tout doit disparaître viene da molto lontano. Abbiamo sentito la necessità di esulare dalla proliferazione virtuale di immagini per ritrovare alcuni segni e diverse riflessioni che sono alla base del nostro linguaggio plastico. Inizialmente partendo da simbologie storiche, come la prospettiva e le sue teorie, o ancora sulla sparizione del segno, del tratto, del graffio. Le opere esposte creano un insieme di elementi semplici, ma che formano un glossario che rimette in prospettiva il nostro lavoro precedente.
L’esposizione interroga anche il nostro rapporto umano all’immagine, al soggetto come spettatore e naturalmente anche il nostro essere coppia nella vita.
Si tratta di una mostra in cui regna il silenzio e dove l’immagine va cercata e non immediatamente vista. Le simbologie, che arrivano dalla storia e riabilitano la terra come fulcro vitale di uno spazio da ritrovare, sono una chiave di lettura della mostra, il cui allestimento è cadenzato dall’equilibrio e dall’armonia.
Tout doit disparaître. Collectif Indigène
(Andréanne Oberson & Jean-Marie Reynier)
11 settembre – 11 ottobre 2015
Inaugurazione venerdì 11 settembre ore 18.00
Must Gallery
via del Canvetto, Lugano (Svizzera)
Orari: solo su appuntamento