PISA | Passaggi Arte Contemporanea | 25 ottobre 2014 – 17 gennaio 2015
Particolarmente sensibile al rapporto tra arte, natura e tecnologia, Mariagrazia Pontorno (Catania, 1978) ha realizzato un corpus di opere che si ispirano ad alcune vicende legate alla storia dell’Orto Botanico di Pisa – tra i più antichi orti botanici universitari del mondo, fondato nel 1543 da Luca Ghini – e che verranno presentate il 25 ottobre alla galleria Passaggi di Pisa con la personale Tutto ciò che so.
Come nei precedenti lavori dell’artista, anche in questo caso, la stratificazione di eventi storici, diviene il pretesto per raccordare tradizione e contemporaneità, intrecciando cultura analogica e digitale, movimenti interiori e forme del pathos. Il progetto alla base di questa personale declina in maniera singolare la pulsione conoscitiva che è alla base sia della la ricerca artistica che di quella scientifica, trovando un punto di incontro tra bellezza formale e precisione scientifica. Prendendo le mosse dalle suggestioni di alcuni disegni di orchidee che Luca Ghini spedì a Leonhart Fuchs per il suo erbario, Mariagrazia Pontorno ha realizzato due sculture modellate in 3D e stampate attraverso la tecnica della stereolitografia, le immagini di sintesi hanno preso corpo in forme tridimensionali che restituiscono il fascino estetico e la valenza rigorosamente tassonomica degli antichi erbari.
I tre lightbox in mostra fanno invece riferimento ad un avventuroso viaggio in Brasile del naturalista Giuseppe Raddi nel 1817, al seguito dell’Arciduchessa Leopoldina d’Asburgo Lorena, durante il quale Raddi raccolse e catalogò specie di felci sino ad allora sconosciute, oggi custodite presso l’Orto Botanico di Pisa, divenute oggetto di dialogo e scambio tra scienziati a livello internazionale. Le opere della Pontorno rappresentano queste felci collocandole nei paesaggi in cui sono state rinvenute, ma in maniera non naturalistica, evocando quella condizione di meraviglia che lo scienziato deve aver provato all’epoca di fronte a una natura sconosciuta e misteriosa.
La dimensione perturbante e scientificamente ingovernabile delle forze naturali è messa in scena in un video di animazione riferito a un accadimento storico del 1935, quando un secolare cedro del libano venne sradicato da una tempesta: le radici e i cieli sono del resto immagini care all’artista, che ha accolto tale notizia quasi come un invito.
Mariagrazia Pontorno ha inoltre realizzato quattro collage che documentano i molteplici aspetti di cui si è alimentato il progetto: letture, sopralluoghi all’Orto Botanico di Pisa, incontri e interviste con studiosi e addetti ai lavori. Una sorta di taccuino di viaggio per immagini, che visualizza i temi centrali della mostra: dalle modalità attraverso cui arte e scienza esplorano e ci restituiscono versioni del mondo, alle forme di solidarietà basate sugli scambi culturali, al viaggio come momento di conquista intellettuale e non territoriale.
Mariagrazia Pontorno. Tutto ciò che so
25 ottobre 2014 – 17 gennaio 2015
Inaugurazione sabato 25 ottobre, dalle ore 16.00 alle 22.00
Galleria Passaggi
via Garofani 14, Pisa
Orari: dal martedì al sabato 16.00 – 20.00 e su appuntamento
Info: + 39 050 8667468
+39 338 35 25 236
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