DEADLINE: 25 OTTOBRE 2019
Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione del premio OfficinArs di Villa Sistemi Reggiana. Alla rassegna potranno partecipare con più di un’opera giovani artisti (under 45) che dovranno fare riferimento al tema/argomento “TRA NAUFRAGI E VOLI”. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre il 25 ottobre 2019 secondo le modalità espresse nel Regolamento del concorso (www.villasistemireggiana.it/progetto-officinars/progetto/).
Le opere selezionate dalla Commissione Selezionatrice saranno esposte presso la sede di Sistemi Reggio Emilia dal 23 novembre al 21 dicembre 2019.
Villa Sistemi Reggiana nasce come una Associazione socio-culturale che opera nel settore dell’arte e del volontariato, a cui aderiscono individui, che si impegnano, in forma del tutto gratuita, per promuovere iniziative ed eventi, tesi alla diffusione e alla sensibilizzazione, verso l’espressione artistica. La scelta di individuare e promuovere artisti emergenti, è suggerita dalla originaria destinazione dell’immobile, ove verrà ubicata la sala-mostre, ovvero una scuola per giovani fanciulle povere di Gavassa – Reggio Emilia, nel 1865.
TRA NAUFRAGI E VOLI
“un fine, che non abbia fine”
La fantasia è un porto cui approda l’animo umano per travalicare il contingente, per oltrepassare la realtà, per prefigurare orizzonti ignoti e invalicabili.
Un universo parallelo, metafisico, immateriale, ma che acquista criteri di necessità, ai fini della stessa sopravvivenza. Non un traguardo, né una meta, ma uno spazio senza confini né limiti, ove arrendersi ad un flusso di coscienza senza vincoli e senza freni.
Di per sé la fantasia schiude le porte all’immaginazione, al sogno e in quanto tale non preclude la possibilità di un fine, che non abbia fine.
È qui che genio e sregolatezza, creatività e regole trovano la sintesi perfetta, nel tentativo estremo di dare ordine al caos, di conferire materia ai sogni. Percorsi ardui, che necessitano di talento, sensibilità e capacità di uscire dagli schemi, abbandonandosi al fluire, ove “e il naufragar m’è dolce in questo mare”.
A 200 anni dalla composizione del poeta recanatese, “L’infinito” risuona ancora, con tutta la sua vivida forza, come un monito all’andar oltre, assaporando una dimensione immaginifica, ma non per questo inconsistente.
Un viaggio che la fantasia ci regala attraverso la realtà dell’irreale: un iter predestinato agli uomini, un dono irrinunciabile e prezioso. Leonardo, di cui ricorre il cinquecentenario della morte asseriva “una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desiderate tornare”. L’ebrezza dell’esperienza del volo della fantasia è tesoro della memoria per sempre e l’arte ne è figlia prediletta. In essa dunque, slancio, proiezione, estro, ma anche contemplazione, riflessione, fissità; in essa smarrimento, oblio, estasi, ma anche costruzione, invenzione, formazione; in essa dunque fantasie e regole, in un continuo e perenne scambio.
Presidente
Prof.ssa Maria-Teresa Crispo
Info:
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