MILANO | Quartiere NoLo | 2 – 11 GIUGNO 2023
di MARIKA MARCHESE
Ha preso il via il 2 giugno la terza edizione di BienNolo, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, intitolata con la frase di matrice evangelica, che in lingua aramaica significa “Alzati, fanciulla”, riferendosi al passaggio del Vangelo secondo Marco che descrive l’episodio della resurrezione della figlia di Giairo, il titolo della manifestazione riprende il consueto riferimento alle lingue antiche e invita il visitatore ad abbandonare l’apatia che troppo spesso pervade la nostra quotidianità per scoprire ciò che ci circonda attraverso l’arte contemporanea.
Raccogliendo l’eredità delle due edizioni precedenti, con questa terza tappa il cammino della Biennale quartierale d’arte contemporanea di NoLo, come viene definita dal suo creatore Carlo Vanoni, raggiunge un traguardo importante, merito anche di Fondazione di Comunità Milano, che sostiene interventi di utilità sociale per rispondere ai bisogni di oltre 2 milioni di cittadini e ai 56 Comuni nelle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della città metropolitana di Milano, questo’anno con la partnership di Trenord S.r.l. e RETI S.p.a.. La voglia è sempre quella di consolidare la zona a nord di Loreto in un distretto urbano ad alto livello di integrazione sociale ed etnica, avvicinandolo all’arte e alla cultura.
“BienNolo – dalle parole del presidente Carlo Vanoni – tiene al valore della socialità”, che l’arte non sia autoreferenziale come spesso accade nell’ambiente artistico, che non coinvolga solo gli spazi istituzionali ma che dialoghi con tutti. La scelta dello spazio di Via Mosso, in primis, vuole proprio questo, il contatto con il quartiere, per poi arrivare anche in quei luoghi alternativi per l’arte contemporanea come le scuole o i treni, che sono luoghi incubatori dell’emozione e del sapere. Risulta quasi essenziale trovare una connessione dialogica per poter far fiorire Milano e i sogni degli abitanti di Nolo in questo caso, ma delle periferie in generale, troppo spesso ai margini.
BienNolo in questa edizione si muove su 4 spazi: Mosso Milano, Spazio Hasita, Munimor e Treno Trenord Caravaggio, che si fa museo in movimento.
La mostra di Via Mosso è divisa su due piani, al piano terra, ambientazione cupa, sono presenti le installazioni di Silvia Hell, Pietro Guglielmin con Sculture di dipinti, Margaux Bricler, Emma Bozzi e Simone Berti con Pipe Dream.
Al piano superiore, più luminoso, sono presenti i nomi noti, sui quattro tavoli di Enzo Mari dal progetto Autoprogettazione? del 1974 posti al centro della grande sala, sono collocate le opere di Alberto Garutti, Cosa succede nelle stanze quando le persone se ne vanno? (1993-2020), sono vasi in ceramica rivestiti di pittura fosforescente. Accanto, Corrado Levi col progetto Edipo Lamp, teste colorate che risultano luminose solo nella parte che interessa la vista, occhi che però sono bendati come l’oscura iconografia di Edipo creando il paradosso tra buio e luce.
Filippo La Vaccara espone, invece, degli idoli contemporanei, al posto dei soliti mezzi busti, troviamo amici, parenti ritratti con dettagli rivelatori del carattere, tra tutti emerge la testa di Mazinga Z, ossia Untitled del 2022 in terracotta engobbiata.
Infine, Edoardo Piermattei, quest’ultimo gioca con elementi presi dall’iconografia cristiana mostrando tre sculture eclettiche nelle quali s’intravede un San Bartolomeo scuoiato (San Bartolomeo in attesa di una performance dal vivo), o è possibile intravedere una eccentrica Artemide Efesia, dalla serie Santi Idoli, 2022.
Nella parete di fronte all’ingresso in sala, Goldschmied & Chiari presentano Dispositivo di rimozione, progetto che tenta di distrarre il fruitore e ad obbligarlo ad essere voyeur del corpo femminile, che si trova ritagliato da precedenti foto a colori e in aperta contrapposizione allo sfondo in bianco e nero, sfondo che raffigura alcune delle stragi che hanno segnato la storia di Italia negli anni di piombo. Per chi non lo sapesse, uno degli attentati posto sotto al nudo #20 fu portato a termine dai brigatisti rossi e fu motivo del rapimento dell’esponente politico Aldo Moro, che si concluse dopo 55 giorni con il ritrovamento del suo cadavere nel bagagliaio di una Renault in via Michelangelo Caetani.
Nella parete opposta, a riprendere il tema politico, Loredana Di Lillo attraverso le parole di Alberto Giacometti intitola il suo progetto Life in War Color Palette che documenta mediante giornali e fotografie, il colore grigio in varie tonalità dei paesaggi di guerra sottoposti a distruzione e macerie. La pittura copre eventuali forme di vita ritratte facendo riecheggiare l’astrattismo e il fatto di essere inermi di fronte a tanta devastazione.
I gemelli Carlo e Fabio Ingrassia, Loredana Galante, Aronne Pleuteri ci riportano ad una dimensione soft. Aronne è l’artista più giovane del gruppo e presenta due opere intriganti in questa edizione, Man Vs. Wheel2, un olio su tela del 2023 e Uomo rastrello del 2023, una scultura surreale con sembianze di uomo, quasi a ricordare le opere di Krištof Kintera.
All’esterno invece sono presenti le installazioni di Elisa Schiavina, che presenta Tenzone Plurale e Sabrina D’Alessandro con Feroce Redamazione ferace, che porta la linguistica ad essere arte. L’artista milanese fonda nel 2009 l’URPS, Ufficio Resurrezione Parole Smarrite con l’intento di recuperare parole desuete in un’archeologia di linguaggio ludica ed espressiva. Con questo progetto, l’artista crea un gioco fonetico basato sull’andare oltre la ferocia dell’amore e noi stessi.
Dirigendosi verso Spazio Hasita, si trova l’installazione di Gino De Dominicis Il Tentativo di volo (1969) che rappresenta il classico sogno leonardesco interpretato però dall’Icaro dell’arte italiana “Forse è perché so nuotare che ho deciso di imparare a volare” è la spiazzante ed enigmatica spiegazione di De Dominicis nel video. Il carattere paradossale della performance sottende però contenuti di stampo filosofico onnipresenti nelle opere di De Dominicis.
In via Pietro Marocco 3, nello spazio di Munimor Design, invece, espone il duo calabrese OVO (Maurizio Orrico ed Enrica Vulcano). Il progetto nasce tra il 2018 e il 2019, si concentra nella realizzazione delle Teste di Moro, tipiche della tradizione siciliana, adoperando tecniche in costante evoluzione dalla fusione in bronzo, grande classico, alla stampa 3D inserendo innesti tecnologici come casse musicali o neon in cui questi vasi mantengono la loro funzione, ma in aggiunta posseggono l’ulteriore sorpresa Hi-tech. Ogni testa è un pezzo unico con decori unici, che gli artisti scelgono in base ad eventi, come la grande testa di moro con pellicole o quella con gli specchi e i vetri che troverete sul tavolo all’ingresso della galleria, creata in collaborazione con lo studio Santambrogio Milano. In questi vasi, il volto fa da base di partenza, per essere arricchito via via a mano con materiali di pregio esportando il Made in Italy nel mondo, da Parigi a Singapore.
Parte speciale dell’edizione 2023, è la mostra in movimento sui treni Caravaggio e Donizetti di Trenord, pensata dall’artista Danilo Sciorilli. Il vagone di testa è l’unico ad essere rivestito di un cielo azzurro solcato da qualche nube, disegnata dallo stesso artista, autore anche del video che sarà trasmesso su circa 4000 monitor dei treni fino all’11 giugno, dal titolo Mentre tutto va dove deve andare, frase che si snoda anche nei due piani del primo vagone, accompagnando i viaggiatori in una riflessione filosofica e cattolica sulla predestinazione.
Per gli altri artisti in mostra, eventi e conferenze, rimando al sito biennolo.org/.
Parte integrante della manifestazione è la componente educativa, che vede lo stanziamento di 3.000 € per finanziare borse di incoraggiamento a intraprendere e proseguire studi in ambito artistico. L’iniziativa, intitolata alla memoria della professoressa Giovanna Grati e realizzata con il contributo di Fondazione di Comunità Milano città, Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana, è rivolta a studenti meritevoli delle scuole attive nel territorio di NoLo. Le borse di studio saranno assegnate agli alunni delle scuole secondarie di primo grado della zona intenzionati a frequentare il Liceo Artistico “Caravaggio” o gli indirizzi grafici dell’IIS “Caterina da Siena” e agli allievi del quinto anno del “Caravaggio” o del “Caterina da Siena” intenzionati a seguire una formazione artistica post-diploma. Particolare attenzione è riservata a coloro che presentano un background migratorio, cui viene destinata almeno la metà delle borse di studio.
Talitha kum
3. Biennale Quartierale di Arte Contemporanea di NoLo
a cura di Giacinto Di Pietrantonio
ARTISTI: Alberto Garutti, Alberto Guidato, Aronne Pleuteri, Carlo e Fabio Ingrassia, Corrado Levi, Danilo Sciorilli, Edoardo Piermattei, Elisa Schiavina, Emma Bozzi, Enzo Mari, Filippo La Vaccara, Filippo Riniolo, Gianni Di Rosa, Gino De Dominicis, Giulia Cotterli, Goldschmied & Chiari, Loredana Di Lillo, Loredana Galante, Luca Rossi, Margaux Bricler, Nando Crippa, OVO (Maurizio Orrico – Enrica Vulcano), Pietro Guglielmin, Sabrina D’Alessandro, Silvia Hell, Simone Berti, Verdiana Calia e Mattia Montemezzani
2 – 11 giugno 2023
Quartiere NoLo, Milano
Ingresso libero
www.biennolo.org