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PHOTISSIMA ART FAIR
Fotografia “dall’alto al basso”

Torino, Ex Manifattura Tabacchi
Corso Regio Parco, 142

8 – 11 novembre 2012

Progetto e organizzazione:
Fondazione Artèvision
Ingresso:

Intero 5 euro
Ridotto 3 euro (la riduzione sarà accordata a tutti coloro che saranno disponibili a rilasciare i propri recapiti)
Ridottissimo 1 euro per tutti coloro che si registreranno al sito www.photissima.it

Catalogo: gratuito
Orari:
8 – 9 – 10 novembre dalle 15.00 alle 24.00
11 novembre dalle 10.00 alle 21.00
Info:

Sede organizzativa Photissima Art Fair
Via Santa Giulia 14, Torino
+39 011 8115112 – +39 393 0318852 – +39 340 7373994
www.photissima.it
photissima@photissima.it

IL DIRETTORE
Telemaco Rendine

Nato e cresciuto a Torino, in un ambiente famigliare che sin da bambino lo avvicina all’arte, Telemaco Rendine si accosta alla fotografia da giovanissimo. Ne studia le tecniche, si interessa alla composizione dell’immagine, impara soprattutto, con il tempo, a riconoscere i talenti e a promuoverne i lavori. Presidente della Fondazione Artèvision organizza corsi ed esposizioni fotografiche con lo scopo di offrire un servizio formativo e di mettere a confronto artisti italiani e internazionali. Dal 2008, è docente al Politecnico di Torino nel corso di “Design della Fotografia”.

L’unico posto in cui trovare solo fotografia, dai primi negativi in vetro ai file in .raw di ultima generazione. Un luogo e un momento per veri appassionati

IL TARGET
Dal collezionista esperto al curioso appassionato.

Perché farci un salto:
“La manifestazione ha una vocazione culturale e “divulgativa”, oltre che commerciale. Per questo motivo, per esempio, l’ingresso è accessibile a tutti ad una cifra quasi simbolica. Ed è sempre per questo che il tema conduttore del Festival è la street culture che, sebbene sia una cultura di nicchia e, come si dice, di “tendenza”, ha anche il pregio di essere accessibile e comprensibile a molti. E non dimentichiamo, inoltre, che le fotografie più belle che sono ormai entrate nell’immaginario collettivo (da quelle di Robert Doisneau a quelle di Cartier-Bresson, per arrivare alle bellissime foto dei paparazzi degli anni ’50 e ‘60) sono, di fatto, fotografie di strada, e sono quelle che hanno fatto la storia della fotografia”.

LA LOCATION
Prima di essere superata dal boom di popolarità dell’industria automobilistica Fiat Manifattura Tabacchi era un simbolo dell’operatività torinese per eccellenza.
Dopo la riconversione dei primi anni 2000 (l’attività si è chiusa nel 1996) lo stabilimento è diventato una sorta di cittadella universitaria dalla vocazione culturale a 360.
La fiera si caratterizza inoltre per non essere legata a un luogo specifico, oltrepassando i confini del territorio in cui nasce: nel 2013 infatti l’evento si sposterà a Venezia in occasione della Biennale.

Non solo gallerie
“Abbiamo coinvolto realtà di nature diverse, non solo le gallerie in senso classico, ad esempio, accanto al veneziano Archivio Cameraphoto, il più importante archivio fotografico di Venezia che raccoglie 60 anni della storia della fotografia, sono ammessi collettivi di artisti associati, artists run-spaces, enti no-profit, associazioni, fondazioni, premi d’arte, residenze d’arte, scuole e accademie d’arte, case editrici…”

Non solo fiera
Per tutto il mese di novembre Photissima Festival, sotto la direzione artistica di Carlotta Petracci, ricorda l’importanza di un punto di vista dal “basso”: “Una serie di mostre realizzate negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi e cicli di incontri e conferenze che si terranno principalmente al Politecnico di Torino per un tema conduttore forte: le culture della strada e l’editoria indipendente, le cui storie si sono spesso incrociate, a partire dalla seconda metà degli anni ’80 fino a oggi, portando all’attenzione del pubblico di massa nicchie di pubblico e stili prima di quel momento non considerati. Dello smisurato panorama dell’editoria indipendente infatti fanno parte i cosiddetti style magazines, periodici spesso contraddistinti da tirature molto basse rispetto a quelle del mercato editoriale ma con una forte carica innovativa e immaginifica. Periodici che soprattutto hanno dedicato alla fotografia e alla visual culture, in tutte le sue forme e linguaggi, ampio spazio, diventando il punto di riferimento per tutte le “avanguardie” legate alla moda, alla musica, al design, all’architettura e più in generale alle culture giovanili”.

 

 

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