PARIGI | Almine Rech Gallery | Fino al 21 dicembre 2016
di STEFANO BIANCHI
L’erotismo nella Pop Art americana? L’ha spontaneamente messo in scena Tom Wesselmann (1931-2004) con i suoi Great American Nudes dipinti di rosso, bianco, blu e in altri colori associati a motivi patriottici, che a partire dagli Anni ’60 hanno rifiutato l’Espressionismo Astratto puntando su sensuali forme femminili. Nel 1970 Wesselmann appende a una parete della Sidney Janis Gallery di New York la Bedroom Tit Box, una scatola che riunisce oggetti scolpiti in legno e dipinti a olio, caratterizzati da un realismo sconvolgente: un piccolo vaso, un posacenere con la sigaretta accesa, un’arancia e un flacone di profumo. Completano l’assemblaggio una tovaglietta a quadri bianchi e rossi, due rose di plastica e un interruttore della luce.
L’attenzione, però, si concentra sul seno che spunta a sorpresa dall’alto. Con questa still life all’epoca scandalosa, Wesselmann vince la sua scommessa: dal momento che il nudo di donna è ormai diventato un pubblicizzatissimo fenomeno da grande schermo hollywoodiano e da palcoscenico da teatro Off-Broadway, d’ora in poi raffigurerà dettagli di corpi: mani, piedi, volti, labbra e seni, romanticamente circondati da fiori e oggetti.
Esposta per la prima volta a Parigi, la Bedroom Tit Box è protagonista di A Different Kind Of Woman, significativa mostra in cartellone alla Almine Rech Gallery dopo il battesimo europeo di Wesselmann all’Ileana Sonnabend Gallery (1967) e la retrospettiva del 1995 alla Fondation Cartier pour l’Art Contemporain. «Nel suo impatto realistico e nel dialogo fra i vari oggetti, la Bedroom Tit Box è sostanzialmente l’idea base dei Bedroom Paintings», sottolineò più volte l’artista. E allora, ecco i celeberrimi dipinti ambientati in ipotetiche camere da letto ed eseguiti negli Anni ’70 e ’80, che inglobano elementi tratti dalla serie Great American Nude, dagli Still Lifes e dalle Seascapes.
C’è ad esempio il Bedroom Painting #35, che racchiude nel suo ovale (a mo’ di cammeo) le guizzanti gambe di una donna, il suo volto incorniciato da un portafoto e il bouquet di fiori con un’orchidea blu in evidenza, a sottintendere la vagina; e il #67 con un turgido, immacolato seno colto di profilo.
«La pittura, il sesso e l’umorismo sono le cose più importanti della mia vita», dichiarò Wesselmann. Ingredienti che ritroviamo in altre opere che scandiscono anche pornograficamente (vedi i grandi falli in erezione, o il viso della ragazza impegnato in una “fellatio”) A Different Kind Of Woman: dal reggiseno e le scarpe coi tacchi a spillo feticisticamente raffigurati in Black Bra and Green Shoes, alla donna sorpresa durante l’estasi del rapporto sessuale con tanto di schermo televisivo che trasmette immagini in “loop” (Bedroom Blonde with T.V.), fino alla mano che raccoglie il nettare dell’amore (Gina’s Hand).
Altro tema ricorrente (in particolare negli Anni ’70) nella Pop Art “wesselmanniana” è lo Smoker Study, sviluppato dall’osservazione di una modella per la serie Mouth. In mostra, a chiudere idealmente questo scambio parigino di pittoriche effusioni, l’olio su tela intitolato Smoker #3 (Mouth #17). In fondo, bastano due labbra scarlatte a sprigionare dal fumo di una sigaretta tutta la sensualità possibile e immaginabile…
Tom Wesselmann. A Different Kind Of Woman
Fino al 21 dicembre 2016
Almine Rech Gallery
64 Rue de Turenne, Parigi
Info: 0033 1 45837190
contact.paris@alminerech.com
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