ROMA | COLLI independent art gallery | 9 giugno – 30 luglio 2016
di JACOPO RICCIARDI
Davanti la facciata barocca della Chiesa di S. Maria in Monserrato degli Spagnoli, dall’altra parte della strada, la galleria, un unico ambiente in lunghezza. In fondo un’ampia parete quadrata e in prossimità di tre angoli tre neon di una sola parola monocolore THINK, a sinistra in basso una luce gialla, in alto blu, e in alto a destra rossa; l’angolo basso a destra resta vuoto; i colori delle luci si propagano al centro della parete.
Dopo la grande mostra dell’anno scorso al MAXXI, intitolata Where to start from, Maurizio Nannucci porta alla galleria romana COLLI i suoi multipli, dagli anni ’60 al recentissimo THINK. Questa piccola antologia di multipli, frasi, parole, simboli, accoglie lo spettatore subito dopo l’entrata, disponendosi in due file che seguono l’alta linea orizzontale, architettonica, creata dall’incontro delle pareti con il soffitto, da una parte e dall’altra. Il resto delle pareti è sgombro.
Nannucci ci interroga sul luogo di appartenenza della parola, ambigua e innaturale, originata nell’uomo; parola che è azione o espressione, sulle labbra. Ma Nannucci prosegue e va più a fondo, la individua nello spazio indecifrato, vivo, della mente, là dove nasce, in prossimità dell’idea, poco prima.
Nannucci non offre allo spettatore un messaggio, bensì l’apparizione di una potenzialità di messaggio, un’etica dell’atto trasformativo della parola, agendo nello spazio della socialità, interrogandolo e mettendolo in discussione.
L’impalpabilità materiale della parola, galleggia nella non-natura della mente umana; essa quindi si materializza utilizzando l’architettura, come artefatto umano, mentale e geometrico, venendo attratta dai suoi vertici, spigoli o angoli; essa si decentra, e slitta fuori dalla centralità rinascimentale.
Nannucci crea così un sistema di punti cardinali, dove l’individuo si responsabilizza come essere sociale. La frontalità dei titoli, della mostra del MAXXI come anche di questa, THINK, radicalizza l’azione dell’artista in un farsi che risponde al mutare della situazione sociale, oggi più urgente.
Altri multipli, disposti in una teca, spenti, accanto ai loro contenitori, sono l’inevitabile oggetto materiale da cui pur dipende la non-oggettualità della parola ad opera funzionante. La parola, per esistere in quanto tale, ha bisogno di animarsi, di essere abitata e retta da una vita. Le parole che stanno nella teca sono oggetti temporaneamente fuori da una mente.
Questa doppia vita è ben definita da Nannucci, in azione o a riposo, descrive perfettamente la lotta che struttura un linguaggio.
La sera scende come un contatore naturale opposto alla fissa intensità della luce dei neon. Questa sembra rafforzarsi e trovare il suo massimo effetto nel silenzio della notte. Nascosta nell’oscurità è questa materia mentale e sociale del linguaggio che ci rivela Nannucci. Infine egli ci dimostra che il linguaggio maggiormente significa se vissuto in opposta sincronicità con le leggi di natura.
COLLI indipendent art gallery è anche uno spazio di ricerca editoriale che in occasione di questa mostra lega la realizzazione del catalogo ragionato dei multipli, intitolato ED/MN, edito da Viaindustriae con Colli publishing platform.
Maurizio Nannucci. THINK
9 giugno – 30 luglio 2016
COLLI independent art gallery
Via di Monserrato 40, Roma
Orari: dal martedi al sabato dalle 11 alle 19
Mostra visibile in orario notturno dalla vetrina
Info: +39 066869673 +39 349 5240942
info@colli-independent.com
www.colli-independent.com