GROENLANDIA | THE GREENLAND PROJECT | FINO AL 10 LUGLIO
di DAVIDE SILVIOLI
Avviata lo scorso 15 giugno, The Greenland project è un’iniziativa articolata che, contando sul lavoro di Roberto Ghezzi, mette insieme i territori dell’investigazione artistica e delle scienze naturali. In corso in Groenlandia fino al prossimo 10 luglio e realizzato con la collaborazione disciplinare di Biagio Di Mauro del CNR – ISP (Istituto di Scienze Polari), con il supporto logistico di The Red House di Robert Peroni e con il contributo tecnico della Cartiera Enrico Magnani di Pescia, l’intero progetto è pensato per essere ad impatto zero, grazie al contributo di Phoresta Onlus che calcolerà e poi compenserà, mediante la piantumazione di alberi, tutte le emissioni di CO2 conseguenti alla sua attuazione.
A cura di Mara Predicatori, l’intervento dell’artista, fra arte, scienza e sostenibilità, è mirato a restituire in chiave estetica il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai. Invero, il paesaggio naturale, con i suoi ritmi e le sue forze, rappresenta da sempre il campo di sperimentazione privilegiato dall’autore, il quale, durante il suo percorso pluriennale, ha ultimato installazioni e ricerche in numerose riserve naturali internazionali, come in Alaska, Patagonia, Islanda e Sud Africa, legando così il suo lavoro a studi sull’ecosistema e sulla biologia.
In questo caso specifico, successivamente a un confronto con i ricercatori dell’ISP, Ghezzi, per registrare il mutamento dello spessore dei ghiacciai dovuto alla loro progressiva riduzione, che è alla base delle opere che costituiranno il risultato finale di tale esperienza, ricorre alla cianotipia; una tecnica particolare che prevede l’uso di carte fotosensibili. Pertanto, nella fattispecie, l’autore non andrà a utilizzare tessuti, come più consueto, ma una speciale carta artigianale prodotta secondo un antico procedimento e adatta allo scopo designato. Come distintivo del suo modus operandi, l’artista ha eseguito in precedenza dei sopralluoghi per conoscere e catalogare le caratteristiche ambientali di aree ben circoscritte, afferenti alla zona del Tasiilaq, dove in un secondo momento è andato a installare i materiali.
La finalità del lavoro di residenza nella sua integrità, così impostato, è quello di monitorare lo stesso punto geografico per circa 25 giorni, realizzando una serie di cianotipie del sito in questione, al fine di acquisire una sorta di fenomenologia visiva degli effetti causati dal processo di liquefazione; perciò dell’arretramento quotidiano del ghiaccio in un determinato luogo. Questo proposito puramente speculativo è affiancato, logicamente, dall’intento dell’artista di coniugare nuovi supporti e nuove condizioni ambientali all’interno degli argini della sua personale ricerca. Ne deriva, in tal modo, che il procedimento da lui posto in essere produrrà un’immagine paradigmatica del ghiacciaio in riduzione, della diminuzione del rispettivo volume, fornendo sia un documento scientifico che una testimonianza estetica dello stesso evento fisico, pur sempre connotati dalle proprietà materiche e formali che contrassegnano le “Naturografie” di Roberto Ghezzi, in cui natura e autore concorrono pariteticamente alla definizione dell’opera d’arte.
The Greenland Project Roberto Ghezzi
Progetto e residenza d’artista in Groenlandia
Lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità
In collaborazione con Biagio Di Mauro del CNR – ISP (Istituto di Scienze Polari)
Curatela: Mara Predicatori
Logistica: Red House by Robert Peroni
Sponsor tecnico: Cartiere Enrico Magnani Pescia
Collaborazione: Phoresta Onlus