Ferrara
The Faunal Countdown (di Francesca Di Giorgio)
Se il safari, quello chic che ricorda mete esotiche ed animali “imbalsamati” a comando di tour operator senza troppa inventiva, non fa per voi, ora si può fare una nuova esperienza. In The Faunal Countdown gli animali più veri del vero scolpiti dall’artista Stefano Bombardieri invadono l’habitat cittadino, a partire dalla città di Ferrara. Ecco spiegato il Faunal del titolo ma è il Countdown che fa pensare.
Gli animali a grandezza naturale collocati in spazi pubblici e privati sono lì per essere trovati e ricordare, con cifre impresse a led luminosi sul proprio corpo, il numero di esemplari ancora in vita della specie a cui appartengono.
Nell’anno della biodiversità Maria Livia Brunelli, curatrice del progetto, muove una macchina titanica che ha in programma di viaggiare da Ferrara a Bologna, da Dubai a Pechino e Istanbul avvalendosi via via di collaborazioni istituzionali e non e che presuppone una partecipazione attiva delle comunità pacificamente invase.
Molti gli eventi in concomitanza nei prossimi giorni a Ferrara che mettono in relazione l’arte, la scienza e il dibattito etico sul futuro del nostro pianeta…
Il conto alla rovescia è partito ufficialmente lo scorso 25 settembre e abbiamo chiesto a Maria Livia Brunelli di raccontarci concept, sviluppo, tappe e collaborazioni in un mix interdisciplinare…
Francesca Di Giorgio: Un titolo decisamente accattivante… Cos’è The Faunal Countdown?
Maria Livia Brunelli: The Faunal Countdown è una rassegna di arte urbana, una mostra-evento nuova nel suo genere, dove l’intera città di Ferrara diventa sede e scenario di un allestimento ideato appositamente per il centro storico. Undici animali in via di estinzione, sculture estremamente realistiche dell’artista Stefano Bombardieri, a grandezza naturale, hanno invaso tutta la città. Le installazioni sono dislocate in punti di particolare spettacolarità artistica e architettonica. L’aspetto emotivo dell’arte contemporanea si sposa così con quello razionale della scienza. Gorilla, elefanti, rinoceronti, balene, coccodrilli, ippopotami e tigri sono da cercare come in una “caccia al tesoro” che ha il sapore di un safari urbano. Il luminoso che gli animali hanno addosso fornisce da solo l’informazione più inquietante: quanti esemplari di quella specie sono ancora in vita e quindi, in sostanza, quanto manca alla loro estinzione.
Quando sono state gettate le basi del progetto e della sua collaborazione con Stefano Bombardieri?
Le basi del progetto sono state gettate a gennaio, quindi è stato realizzato tutto in tempi record. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, che ha immediatamente capito la valenza multidisciplinare del progetto. Conosco l’artista da qualche anno e ne ammiro le qualità artistiche e umane. Bombardieri, artista internazionalmente noto e già presente alla 52° Biennale di Venezia, ha realizzato queste stupefacenti icone della biodiversità nell’anno in cui la si celebra a livello mondiale. L’uomo è responsabile della progressiva estinzione di molti animali. Pelli di coccodrillo, corni di rinoceronte, zanne di elefante costituiscono merce per il cui lucroso commercio la vita dell’animale passa in secondo piano. Ma anche l’uomo è a sua volta una specie animale e sarà la causa, ma anche vittima della sesta grande estinzione di massa cui assisterà il pianeta Terra.
Dal 17 agosto al 17 settembre l’anteprima in Costa Smeralda, poi, Ferrara fino al 25 gennaio. Tutto fa presupporre la natura nomade del progetto…
Si, The Faunal Countdown è un vero e proprio progetto itinerante di arte urbana partecipata che, dopo aver affascinato ed emozionato la Costa Smeralda, coinvolge la città di Ferrara per poi spostarsi successivamente a Bologna, Dubai, Pechino e Istanbul. In ognuna di queste città stiamo creando contatti con persone del luogo che ci permettano di realizzare e accrescere la rassegna attraverso una rete di sinergie. Il progetto è quello di tornare in Sardegna con una serie di opere sul tema della salvaguardia dei cetacei nel Parco Naturale della Maddalena per l’estate 2011.
La prima tappa coinvolge attivamente la città di Ferrara. Che tipo di sinergia ha cercato con le varie sedi e gli eventi collegati?
Questa iniziativa costituisce un vero esempio di arte pubblica partecipata: per realizzarla hanno collaborato insieme volontari, stagisti, sponsor, istituzioni, giornalisti, persone che, a vario titolo, hanno prestato la loro opera perché hanno creduto nella valenza etica del progetto. Quasi tutti i costi vivi sono stati coperti dalla collaborazione di sponsor tecnici, dalle brochure alla gru per gli allestimenti, dall’assicurazione ai trasporti. La rassegna è stata realizzata dall’associazione MLB home gallery in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Ferrara. Due balene sono appese davanti allo stesso Museo, che nasconde al suo interno una spettacolare installazione: centinaia di animali sono usciti dai depositi per incontrare il pubblico, come in un’Arca di Noè.
La rassegna è collegata con altri eventi di portata nazionale come il Festival Internazionale (1-3 ottobre) promosso dall’omonima rivista che raduna a Ferrara giornalisti da ogni parte del mondo per discutere di problematiche scientifiche e sociali e il XX Congresso Nazionale dei Musei Scientifici ANMS (17-19 novembre) che quest’anno si svolge proprio al Museo di Storia Naturale di Ferrara e riunisce ricercatori e operatori di tutti i musei scientifici italiani sul tema della biodiversità.
Un’idea chiara e diretta nei presupposti ma decisamente molto complessa dal punto di vista organizzativo. Ci può raccontare quali sono le principali forze messe in campo per un’azione che si avvale di una rete di contatti tra istituzioni culturali, artistiche, scientifiche ed economiche?
Si, molto complessa, abbiamo dovuto lavorarci in tanti per vari mesi. A partire dai permessi per l’installazione delle opere in un contesto urbano, per cui abbiamo chiesto una collaborazione attiva degli uffici comunali, al fund raising per coprire le spese vive, alla stesura dei testi per i pannelli con contenuti scientifici e artistici. Banche, fondazioni, giovani imprenditori, assessorati e associazioni, di ogni schieramento, sono state invitate a collaborare insieme in nome della valenza etica del progetto. La risposta è stata in alcuni casi immediata, come se ci fosse un gran desiderio di lavorare insieme per qualcosa in cui credere insieme. Sono convinta che sia questo il lato positivo che sta emergendo dalla crisi. Siccome siamo convinti che per sensibilizzare la società si debba partire dai bambini e dalle scuole, abbiamo poi chiesto ad alcuni esperti di attivare attività didattiche e laboratori creativi interdisciplinari, sia per le scolaresche sia per il pubblico costituito da famiglie con bambini in età 5-10 anni, condotte dal dipartimento educativo del Museo di Storia Naturale e dall’Associazione Artebambini.
Leggo dal sito dedicato all’evento che The Faunal Countdown si avvale della Realtà Aumentata, nuova tecnologia disponibile per i moderni smartphones… di cosa si tratta?
Per agevolare la fruizione della rassegna basata sul concetto di arte invadente, e quindi dispersa sul territorio cittadino, The Faunal Countdown si avvale della Realtà Aumentata, recentissima tecnologia disponibile per i moderni smartphones. La realtà aumentata consente di mixare la realtà percepita attraverso la fotocamera del proprio telefonino con delle informazioni virtuali 2D e 3D, come ad esempio punti di interesse e modelli tridimensionali, generati artificialmente. G-maps in qualità di sponsor tecnico dell’evento, ha creato un livello in realtà aumentata visibile su telefonini iPhone e Android attraverso il programma gratuito Layar. L’applicazione mostra i punti della città in cui sono presenti le installazioni di Bombardieri attraverso dei segnaposto, sia in modalità mappa che in modalità realtà aumentata. Terminata la rassegna, dopo il 25 gennaio 2011, i segnaposto saranno sostituiti da modelli tridimensionali delle opere vere, scansiti dagli originali da Tryeco, altra impresa sponsor tecnico di The Faunal Countdown. Questa modalità di visualizzazione tridimensionale consentirà di accedere sul posto ai contenuti e alle installazioni anche dopo il termine dell’evento, in maniera virtuale. La procedura seguita da Tryeco per la modellazione 3D si avvale di un laser scanner. Con l’uso del laser scanner 3D viene ricostruita, tramite una serie di prese da varie angolazioni montate assieme, la morfologia dei vari animali, come ad esempio il rinoceronte; il modello digitale così ottenuto ha una superficie formata da 1 800 000 triangoli ed è una riproduzione fedele (precisione 0,5mm) dell’opera.
Si può dire che il progetto rappresenti un evento di comunicazione più che di arte pubblica tout court che la MLB gallery porta avanti da tempo sul territorio con un’ottica internazionale…
L’idea è di comunicare ad un pubblico vasto e sensibilizzare ogni fascia di età su queste tematiche attraverso gli strumenti dell’arte pubblica. Rendendo questo progetto partecipato, abbiamo subito avuto tanti alleati: a inaugurare la rassegna è stato un “esercito” di oltre duecento persone che hanno voluto partecipare all’art safari. MLB Maria Livia Brunelli home gallery è una giovane realtà molto attiva e radicata sul territorio con strutturati legami a livello nazionale e internazionale nel settore dell’arte contemporanea. Si avvale della collaborazione di un network di curatrici dislocate tra Londra, Berlino e Pechino. È un’associazione culturale nata allo scopo di avvicinare le persone all’arte contemporanea, una galleria “relazionale” perché chiunque entra è accompagnato a vedere la mostra con una visita guidata. Alla MLB sono chiamati a esporre artisti internazionali sulla base di progetti realizzati appositamente per gli spazi della galleria, in concomitanza con eventi di richiamo per la città, come le mostre di Palazzo dei Diamanti o festival che coinvolgono il territorio. MLB realizza mostre, rassegne e opere d’arte pubblica collaborando con gallerie come Studio La Città e la Continua, e con musei come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo o il MAR di Ravenna, e promuovendo la sua attività con un ufficio stampa nazionale molto attivo.
Il progetto in breve:
THE FAUNAL COUNTDOWN
prima rassegna urbana di arte invadente
l’art safari in occasione dell’anno mondiale della biodiversità
a cura di Maria Livia Brunelli con opere di Stefano Bombardieri
Info: +39 346 7953757
www.thefaunalcountdown.com
Le tappe del progetto:
Ferrara | 25 settembre 2010 – 25 gennaio 2011
ArteFiera, Bologna | 28 – 31 gennaio 2011
Dubai | 16 – 19 marzo 2011
Istanbul | primavera 2011
Sardegna | estate 2011
Pechino | inverno 2011
In alto, da sinistra:
Stefano Bombardieri, installazione cm 350x160x230, Castello Estense (cortile e fossato), Ferrara
Stefano Bombardieri, installazione, fotografia di Marco Caselli Nirmal – © tutti i diritti riservati
Sotto, da sinistra:
Stefano Bombardieri, installazione cm 350x140x170, Palazzo Crema, sede della Fondazione Cassa di Risparmio, Ferrara
Stefano Bombardieri, installazione, Museo di Storia Naturale, Ferrara