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ROMA | Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla |18 aprile – 28 settembre 2014

di Daniela Trincia

Con un titolo che si pone a metà tra l’essere uno specchietto per le allodole e la volontà di voler essere immediatamente riconducibile a qualcosa di individuabile con facilità, la mostra Terry O’Neill. Pop Icons espone quarantasette immagini del grande fotografo britannico. Sì, perché voler inscatolare gli splendidi scatti di O’Neill nella classificazione di “icone popolari”, per rifarsi a quanto esposto nelle altre sale del Palazzo Cipolla (ovvero Warhol), significa posizionare il fotografo in qualcosa che in realtà non gli appartiene. Come perfettamente si può appurare anche con una rapida ricerca sul web, infatti, nessuna delle mostre precedenti ha mai inquadrato O’Neill come fotografo pop. Certo, il termine pop ha oggi assunto un significato talmente ampio e vario che, estremizzando, qualsiasi cosa può essere inserito al suo interno.

The Rolling Stones in Hanover Square

Classe 1938, Terry O’Neill è diventato famoso per aver immortalato molti dei personaggi più famosi degli anni Sessanta e Settanta, soprattutto grazie ai suoi stretti legami con Hollywood che gli consentirono di poter calcare i set cinematografici di tantissimi film entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo. Gli esordi come fotografo risalgono al 1959 per la sua collaborazione con la British Airway che lo incaricò di fotografare i passeggeri al loro arrivo, incarico che gli consentì di realizzare la fotografia a un uomo addormentato nella sala d’attesa dell’aeroporto di Heathrow che si rivelò essere il Primo Ministro degli Interni del Regno Unito Rab Butler (e per questo O’Neill ha sempre amato dichiarare di essersi trovato nel posto giusto al momento giusto): la vendita di quello scatto ad un tabloid dell’epoca, il Daily Sketch, gli procurò un lavoro come fotografo all’interno della stessa rivista.

I Beatles negli Abbey Road Studios mentre registrano  il loro primo album Please Please Me  The Beatles in Abbey Road Studios recording their  first album Please Please Me   Londra / London, 1963  54,9 x 73 cm  © Terry O'Neill

E così, a 22 anni, già collaborava come freelance con riviste del calibro di Vogue, Paris Match e Rolling Stone. La sua lunga attività gli permise quindi di fotografare i personaggi più famosi del suo tempo, compresa la stessa famiglia reale britannica, realizzando delle fotografie uniche, che escono fuori dai tradizionali canoni dei ritratti. Come immediatamente attesta la foto che apre il percorso espositivo di Faye Dunaway (che tra l’altro è stata la sua seconda moglie), ripresa all’indomani dell’assegnazione dell’Oscar, in una posa che racchiude in sé tutto lo stupore e la consapevolezza del suo stato. Ma la carrellata di ritratti include non solo le star del cinema, ma anche politici e cantanti. Dal giovane e barbuto Bruce Springsteen, allo spavaldo Paul Newman, allo showman Elton John che si esibisce di fronte a uno stadio gremito, agli imberbi Beatles.

Terry O’Neill. POP ICONS

18 aprile – 28 settembre 2014

Fondazione Roma Museo
Palazzo Cipolla
Via del Corso, Roma

Biglietti: Intero € 14,00 (audioguida inclusa); Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Orari: lunedì 14.00 – 20.00; da martedì a domenica 10.00 – 20.00
(la biglietteria chiude un’ ora prima)

Info: www.mostraterryoneill.it

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