STARTGENOVA
Intervista ad Ambra Gaudenzi (di Francesca Di Giorgio)
Il triangolo si chiude. Dopo Milano e Torino anche Genova si prepara all’opening collettivo delle gallerie cittadine di giovedì 30 settembre, una lunga notte che dalle 18.00 alle 24.00 accompagnerà il pubblico nel dedalo dei vicoli di uno dei centri storici più grandi d’Europa. Se, infatti, il format collaudato è quello che prevede mappa alla mano e scarpe comode Genova non si tira indietro.
Un’occasione unica per immergersi in una città dai mille volti, mondana (si ricordino i vicoli affollati del venerdì sera) e riservata insieme.
Venticinque gallerie associate sotto il marchio STARTGENOVA aprono la stagione espositiva con le loro proposte tra nomi storici e new entry, tra arte moderna e contemporanea.
Chiediamo ad Ambra Gaudenzi presidente di STARTGENOVA e direttrice della galleria Il Vicolo riflessioni sul sistema dell’arte in città…
Ritratto di Ambra Gaudenzi
Francesca Di Giorgio: Cosa rapprensenta STARTGENOVA?
Ambra Gaudenzi: START a Genova è una bella opportunità: se per i genovesi è un appuntamento da non perdere, per chi non conosce la città è l’occasione per un vero e proprio percorso nell’arte contemporanea scoprendo gallerie e spazi espositivi dislocati in splendidi palazzi o in angoli più nascosti attraverso vicoli, piazze e palazzi di un suggestivo centro antico.
In una sola occasione, piantina alla mano, ci si addentra a piedi nei vicoli e si va alla scoperta.
Chi sono i protagonisti di questa edizione?
L’edizione di quest’anno si presenta con un’interessante varietà di proposte.
Il fatto che a STARTGENOVA partecipino venticinque gallerie, alcune ormai storiche presenze, altre invece giovanissime, rende l’idea di quanto possa essere coinvolgente un percorso che va dal Novecento italiano al design contemporaneo, dalla pittura alla fotografia, alle installazioni.
I protagonisti? È difficile parlare di protagonisti, che sono comunque tanti. Parla la qualità delle singole mostre.
Nelle scorse newsletter abbiamo raccolto – dai presidenti di STARTMILANO e TAG -Torino Art Galleries – testimonianza di come la collaborazione tra gallerie private risponda spesso ad una fame di sinergie e interazioni tra gli stessi operatori di settore pubblici e privati… Qual’è dal 2005 l’esperienza di STARTGENOVA, cosa ricorda degli inizi, cosa è cambiato?
Quando nel 2005 è nata l’idea di un’apertura collettiva delle gallerie genovesi per l’inizio della stagione, sicuramente l’intenzione era quella di dare maggiore voce e forza ad una realtà cittadina che risultava poco visibile.
Quello che è successo negli anni è che ciò che all’inizio sembrava una collaborazione sporadica legata solo a quell’evento si è trasformata in una vera associazione che continua a lavorare insieme anche durante l’anno per altre occasioni e in sinergia con le istituzioni, come nel caso dell’evento Rolli Contemporanei con installazioni all’interno dei palazzi storici genovesi, o come nella mostra al Museo di Palazzo Spinola, dove opere di artisti contemporanei sono state inserite all’interno di un antico contesto.
Abbiamo avuto una buona risposta dunque da parte delle istituzioni e anche il rapporto tra le gallerie è molto collaborativo.
Al di là del contesto geografico al quale appartengono gli eventi “START” disseminati sul territorio italiano quali sono, secondo lei, le componenti che ne hanno decretato il successo di pubblico?
Penso che il successo di pubblico di Start sia dovuto principalmente al fatto che sia diventato un appuntamento non solo per gli addetti ai lavori e gli appassionati, ma anche per quel pubblico meno abituato a frequentare l’arte contemporanea.
Un modo per avvicinare più persone al mondo dell’arte e anche un modo per vivere la città e per ritrovarsi.
Certamente la componente principale è l’impegno che ogni singola galleria mette: senza questo impegno di proposte non credo che STARTGENOVA sarebbe arrivata alla sesta edizione con tale successo di pubblico.
Dopo l’evento START come lavorate in prospettiva futura? Ci sono altri eventi in cantiere che vedranno il vostro contributo?
Lo sforzo di tutte le gallerie è proprio quello di riuscire a creare nuove situazioni che ci diano la possibilità di collaborare sia fra di noi che in sinergia con le istituzioni, vista l’esperienza positiva del passato.
L’idea sulla quale stiamo lavorando è quella di ricreare una nuova occasione per poter uscire dagli spazi delle rispettive gallerie in un progetto comune.
Agli occhi di molti Genova resta ancora una città “difficile”…
Difficile e sorprendente allo stesso tempo.
Difficile perché sicuramente è una città ancora oggi nascosta e che si nasconde.
Una città che rifugge da aspetti “modaioli” ed ancora poco visibile al di fuori dei confini.
Ma è anche una città sorprendente che ha visto nascere collezioni d’arte sia del Novecento che d’arte contemporanea.
Per esperienza personale, come galleria presente da più di quarant’anni, (Il Vicolo, n.d.r.) il difetto può essere quello di una certa difficoltà di apertura al nuovo, il pregio è sicuramente quello, con tempi magari più lenti che altrove, di essere ripagati nella serietà del lavoro.
Attualmente, dal punto di vista culturale, è comunque una città in movimento: la prova ne è la presenza di gallerie storiche, ma anche l’apertura, in tempi sicuramente non facili, di nuove gallerie rivolte a giovani artisti.
Il progetto in breve:
STARTGENOVA
opening giovedì 30 settembre 2010 dalle 18.00 alle 24.00
Info: +39 010 4040458
www.genovastart.com
In alto, da sinistra:
Francesco Lauretta, “Gli anni luce”, 2010, olio su tela, cm 140×96, dettaglio. Courtesy DAC
Roberto Coda Zabetta, “Albino Uno”, 2010, smalti su tela, cm 210×180. Courtesy Galleria Guidi&Schoen. Foto credit Andrea Sestito
Sotto, da sinistra:
Fulvio Di Piazza, “Autodisastro”, 2010, olio su tela, cm 190×150. Courtesy OpenLab Artisti Oggi
Chiara Valdambrini, “Materie e colore #1”, 2010, tecnica mista su tavola, cm 30×35. Courtesy Ellequadro documenti