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VENEZIA | GALLERIA MICHELA RIZZO

A Venezia le gallerie fanno rete, dopo la prima edizione autunnale e la seconda in febbraio, torna a maggio, in occasione della settimana di inaugurazione della 16. Biennale di Architettura, Venice Galleries View. Venezia è fiera di avere finalmente il suo Gallery Weekend, nato da un progetto di collaborazione tra nove tra le più importanti gallerie di arte contemporanea di Venezia: Alberta Pane, Beatrice Burati Anderson, Caterina Tognon, Ikona, Marignana Arte, Massimodeluca, Michela Rizzo, Victoria Miro e Zuecca Project. L’iniziativa è nata un anno fa circa, dalla volontà dei direttori di galleria (con un’alta componente femminile: otto donne su nove!) di dare visibilità al circuito delle gallerie di ricerca veneziane, attivo in città tutto l’anno, al di fuori del fenomeno Biennale.

Kateřina Šedá, AS A UFO, veduta della mostra, courtesy Galleria Michela Rizzo, foto: Francesco Allegretto

L’obiettivo è quello di fare squadra per promuovere la propria proposta culturale e valorizzare e incrementare l’attività di ricerca e commerciale sul territorio.
Venezia ha sempre sofferto di un mercato collezionistico debole, ravvivato soltanto in occasione della Biennale. L’attività commerciale delle gallerie, infatti, è da sempre fortemente connessa alla terraferma.
Forse però qualcosa sta cambiando, anche grazie al fiorire, negli ultimi anni, di nuove gallerie (Alberta Pane, Marignana Arte, Victoria Miro, Beatrice Burati Anderson) molto improntate alla ricerca interazionale, ma fortemente intenzionate ad riattivare la città, durante tutto l’anno.

Con Venice Galleries View uno degli obiettivi è dunque rafforzare il flusso del collezionismo di alto livello sia nazionale sia internazionale. Abbiamo rivolto alcune domande dirette ai galleristi, per sondare lo stato di salute del panorama dell’arte contemporanea veneziano.

 

Michela Rizzo

Intervista a MICHELA RIZZO di Lucia Longhi

La galleria: lo spazio, gli artisti
La Galleria, attiva a Venezia dal 2004, alterna la presentazione di mostre di artisti di rilievo internazionale, quali Fabio Mauri, Antoni Muntadas, Roman Opalka e Hamish Fulton, alla peculiare ricerca di giovani interessanti artisti che si affacciano sulla scena contemporanea, come Matteo Fato, Alessandro Sambini, Martino Genchi. Peculiarità della galleria è la forte propensione a collaborare con Musei e Istituzioni. Ricordo le mostre di Lawrence Carroll al Correr (2008), di Tony Cragg a Ca’ Pesaro (2010), di Barry X Ball a Ca’ Rezzonico (2011), di Nanni Balestrini al Macro (2017) e la performance di Hamish Fulton a Palazzo Ducale di Venezia (2015).

Una galleria a Venezia: motivazioni, obiettivi e prospettive…
Ho aperto la galleria a Venezia perché sono veneziana, e quindi è stata una scelta spontanea. Indipendentemente dal luogo, gli obiettivi sono quelli comuni a tutte le altre gallerie, le motivazioni sono invece personali, nel mio caso la scoperta di una grande passione per questo lavoro. Prospettive… ottimistiche, sempre navigando a vista come credo sia necessario fare in questi tempi.

Kateřina Šedá, AS A UFO, veduta della mostra, courtesy Galleria Michela Rizzo, foto: Francesco Allegretto

Appunti sul “panorama” veneziano.
Ho aperto la galleria nel 2004 e lo scenario veneziano per quel che riguarda il contemporaneo è molto cambiato. Basti dire che non esisteva la Fondazione Pinault, in particolare abbiamo beneficiato del restauro e l’apertura di Punta della Dogana, non esisteva nemmeno la Fondazione Prada, che ha portato in laguna importanti mostre a cura di Germano Celant, e così la Fondazione Vedova e altri spazi no profit di buon livello.

Il mercato a Venezia: collezionismo in evoluzione.
L’attività commerciale della galleria esce dai confini veneziani. La maggior parte dei nostri collezionisti vive fuori Venezia e le occasioni per incontrarli sono vernissage, finissage o eventi in corso di mostra, così come le fiere, punto di ritrovo con un ruolo sempre più importante nel sistema del mercato dell’arte. Per i nostri collezionisti si cerca sempre di riservare proposte di eventi che stimolino l’arrivo in città, sempre nell’ottica di una fidelizzazione.

Kateřina Šedá, AS A UFO, veduta della mostra, courtesy Galleria Michela Rizzo, foto: Francesco Allegretto

Non solo Biennale: pubblico internazionale e attività di ricerca.
La Biennale senza dubbio dà una spinta importante all’attività della galleria. Il pubblico dei giorni di preview proviene da musei e istituzioni di tutto il mondo e l’incontro è sempre occasione di scambio da cui possono nascere buone opportunità. Le stesse mostre programmate nei mesi di Biennale fanno registrare un incremento di nuovi visitatori.

Un’opera di Aldo Runfola

Gli obiettivi di Venice Galleries View.
Venice Galleries View è nata quasi un anno fa, dopo che il panorama galleristico veneziano si è arricchito di nuove realtà. Dalla volontà di un dialogo comune e dalla consapevolezza dell’importanza di dare risalto a questo panorama, nasce una squadra che unisce le proprie forze. Concretamente, per esempio, si è pensato di organizzare degli appuntamenti che mettano i collezionisti, legati ognuno a una delle realtà in gioco, nella condizione di poter fare nuove conoscenze attraverso appuntamenti logisticamente costruiti nell’ottica della visibilità comune. Muovendo da qui, le altre attività sono… in progress!

SCARICA gratuitamente QUI
il numero Digital dedicato a VENICE GALLERIES VIEW

Galleria Michela Rizzo
Isola della Giudecca 800 Q

Kateřina Šedá, AS A UFO
a cura di Andrea Lerda

7 aprile – 2 giugno 2018


Aldo Runfola

a cura di Matteo Bergamini

9 giugno – 5 settembre 2018
Inaugurazione 9 giugno alle ore 18.00

www.galleriamichelarizzo.net

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