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EDITORIA | Presentazioni

«Pur trattandosi di un ambito di ricerca piuttosto recente, lo studio d’artista rappresenta da sempre la prima e più attendibile fonte di conoscenza che abbiamo dell’opera di un artista. Solo negli ultimi decenni, è stato riscoperto dalla critica quale luogo cruciale dove lo studioso avvia una sistematica esplorazione volta non solo alla ricognizione delle opere e alla conseguente analisi delle stesse ma soprattutto alla ricostruzione di tutti quei processi che le hanno rese tali, nella loro forma finale. Nel 1971 Daniel Buren, nell’ambito del suo noto scritto sull’argomento titolato The Function of the Studio, lamentava lo scarso interesse manifestato per lo studio, nonostante l’importanza che esso ricopre, se non altro perché è il luogo in cui l’opera è ideata, poi abbozzata, infine ultimata e posta a confronto per la prima volta con un contesto. “Per l’artista lo studio è meno superfluo della galleria o del museo, poiché precede entrambi”, tagliava corto Buren».

Spazi liminali. Ricerche, osservazioni, esplorazioni attraverso venticinque studi di artisti contemporanei, Vanillaedizioni, 2024

Racconta Mattia Lapperier, curatore del volume, edito da Vanillaedizioni che riunisce in sé una serie di articoli pubblicati mensilmente online sulla rivista Espoarte Contemporary Art Magazine, dal marzo 2021 al settembre 2023. Diffusi nell’ambito della rubrica #TheVisit, tali approfondimenti hanno tentato di aprire le porte a realtà che per loro stessa natura sono poco accessibili, se non a una cerchia ristretta di addetti ai lavori. Lungi dall’avanzare pretese di esaustività sull’argomento, vista anche la complessità che lo contraddistingue, il volume intende piuttosto offrire una rassegna aggiornata e composita che abbia come oggetto gli ambienti di lavoro di artisti contemporanei attivi per lo più in Italia. Che si tratti di emergenti, mid career o di artisti già affermati sia sullo scenario italiano sia su quello internazionale, si è optato per un taglio che, a partire dalla descrizione delle caratteristiche spaziali e tecniche, tentasse di offrire uno spaccato su alcune delle tipologie di studio d’artista maggiormente diffuse.

I venticinque studi presi in esame sono luoghi della creazione artistica, protagonisti assoluti di ricerca, sperimentazione e messa a punto di alcune delle tendenze espressive attualmente in corso in Italia, approntate da altrettanti artisti contemporanei. Che coincida con l’abitazione dell’artista, che sia diffuso nel paesaggio, ricavato da un edificio preesistente, consista in un laboratorio, uno spazio espositivo, un rifugio o sia metaforicamente estensione dell’interiorità dell’artista che vi lavora, lo studio è uno spazio liminale poiché è primariamente una zona di confine. Esso si colloca tra spazio fisico e spazio mentale; tra pubblico e privato; tra spazio da vivere in solitudine o da condividere nell’ambito della relazione; tra laboratorio e spazio espositivo; tra lavoro e otium; tra interno e esterno. È uno spazio liminale poiché, nonostante l’importanza capitale che riveste tanto nel processo di creazione, quanto nella comprensione del lavoro dell’artista, quanto nel consolidamento di nuove e feconde relazioni, resta inevitabilmente a latere del complesso sistema dell’arte contemporanea, talora maggiormente focalizzato su aspetti espositivi e commerciali. È uno spazio liminale perché è essenzialmente territorio di transizione e trasformazione.

Spazi liminali. Ricerche, osservazioni, esplorazioni attraverso venticinque studi di artisti contemporanei, Vanillaedizioni, 2024

Come racconta Lapperier: «A livello macroscopico lo studio muta al susseguirsi delle epoche storiche, si rinnova costantemente, trasforma la sua funzione, il suo allestimento, la sua fisionomia. Allo stesso tempo tuttavia, restringendo il campo al singolo artista, esso evolve e cambia pelle di pari passo con il linguaggio dell’artista che lo vive, si adatta alle sue esigenze, ne riflette autenticamente la ricerca, probabilmente in modo più efficace di qualsiasi altro elemento d’indagine».

Dopo il primo appuntamento del 26 ottobre scorso da Cartavetra a Firenze,  a novembre e a dicembre 2024 è in programma un ciclo di presentazioni del volume Spazi liminali in diverse sedi in Italia, dove è possibile approfondire l’interessante tematica trattata dal volume, segnatevele:

– 9 novembre: Rione Placido, Roma
– 26 novembre: mudaC, Carrara
– 29 novembre: Accademia di Belle Arti, Bologna 
– nel corso di dicembre: CAMeC, La Spezia 


Spazi liminali. Ricerche, osservazioni, esplorazioni attraverso venticinque studi di artisti contemporanei
Autore: Mattia Lapperier
Artisti: Massimo Angèi, Riccardo Angelini, Antonio Barbieri, Sabrina Casadei, Mattia Cleri Polidori, Sabino de Nichilo, Giorgio Distefano, Francesca Ferreri, Federica Gonnelli, Silvia Infranco, Sophie Ko, Luca Matti, Beatrice Meoni, Noemi Mirata, Matteo Montani, Isabella Nazzarri, Samantha Passaniti, Simone Pellegrini, Ettore Pinelli, Laura Pugno, Alessandro Saturno, Giorgia Severi, Simoncini.Tangi, Mattia Vernocchi, Giulio Zanet.
Anno: 2024
Editore: Vanillaedizioni
Collana: DOCU&MENTI
Testi: Mattia Lapperier
Lingua: italiano
ISBN: 978-88-6057-611-8
Pagine: 208
Prezzo: € 28.00

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