BRESCIA | Parco del Castello di Brescia e Pinacoteca Tosio Martinengo | Fino al 7 gennaio 2024
di ELEONORA BIANCHI
Quattordici sculture a cielo aperto, nel Parco del Castello di Brescia, ci raccontano di un’ambizione, un istinto, tanto animale quanto umano, di andare oltre, di superare sé stessi e i limiti imposti dalla propria condizione. Davide Rivalta (Bologna, 1974) presenta un nucleo inedito di sculture di gorilla, babbuini, scimpanzé e oranghi, realizzato ad hoc per la mostra Davide Rivalta. Sogni di gloria. Il percorso espositivo è un tentativo – in memoria del giardino zoologico che sorgeva all’interno del parco fino alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso – di restituire dignità e libertà agli animali.
Prive di un basamento, di una didascalia, di una recinzione e persino di un cartello che vieti di toccarle, le opere di Rivalta sono sculture monumentali, sì, ma che di monumentale hanno poco. Innanzitutto, occupano posizioni decentrate e quasi marginali rispetto al contesto in cui sono collocate. Le dimensioni, poi, sono più grandi rispetto al reale, ma non abbastanza da recidere il rapporto che si instaura con i suoi animali. Rapporto corpo a corpo che coinvolge dapprima l’artista stesso che nella fase di creazione lotta con la scultura, la maltratta, la colpisce.
Mentre, in un secondo momento, è l’osservatore ad essere coinvolto, attirato da lontano e attratto da vicino in una relazione che non è quella che siamo abituati ad avere con una scultura. Inoltre, l’animale non viene presentato come singolo, piuttosto, si porta dietro un contesto immaginario, l’eco dell’habitat in cui siamo soliti inserirlo, una presenza assente capace di risemantizzare la destinazione finale dell’opera, come afferma Davide Ferri (Forlì, 1974), curatore della mostra: “I luoghi entrano nell’opera più di quanto l’opera entri nel luogo.”
La mostra en plein air si inserisce nella più ampia linea di mostre temporanee – avviata ormai da anni con Mimmo Paladino, Francesco Vezzoli ed Emilio Isgrò – della Fondazione Brescia Musei che ha l’obiettivo di valorizzare i musei e i siti presenti sul territorio della città di Brescia, attraverso interventi di artisti contemporanei.
Difficilmente annoverabile tra le tendenze dell’arte contemporanea – caratterizzata per lo più da leggerezza e immaterialità – la scultura di Rivalta è pesante, materica e tangibile, esprime una fisicità tattile, nella misura in cui lo spettatore è autorizzato, e addirittura invitato, a toccarla. Lo spazio di pertinenza dell’opera si sovrappone a quello di chi osserva, superando e annichilendo in questo modo la distanza teorizzata a suo tempo da Walter Benjamin tra oggetto fruito e soggetto fruitore.
Concetto, questo, che può rientrare a sua volta nella lista dei sogni di gloria delle sculture di Rivalta, insieme alla superbia somatizzata dalla loro posizione eretta. Tuttavia è l’artista stesso a rivelarci, con tono cinico e disincantato, che questi sono poi forse solo sogni.
Davide Rivalta. Sogni di gloria
a cura di Davide Ferri
promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Alleanza Cultura
nell’ambito di XVII edizione di Meccaniche della Meraviglia
catalogo Skira
26 maggio 2023 – 7 gennaio 2024
Parco del Castello di Brescia
via del Castello 9, Brescia
Orari: dal 26 maggio 2023 al 10 settembre 2023 6.00-1.30; dall’11 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 6.00-23.00
Ingresso libero
e
Pinacoteca Tosio Martinengo
piazza Moretto 4, Brescia
Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00
Il pubblico potrà visitare la mostra in autonomia con il proprio smartphone utilizzando l’App di visita gratuita, EasyGuide, realizzata da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con il curatore della mostra.
Info e biglietti: www.bresciamusei.com
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