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MUNSTER (GERMANIA) | Sedi varie | 10 giugno – 1 ottobre 2017

Intervista a Kasper König di Eleonora Roaro

Dal 10 giugno al 1 ottobre 2017 si tiene la quinta edizione di Skulptur Projekte, durante la quale trentacinque artisti realizzeranno interventi site-specific nella città di Münster in stretta relazione al contesto urbano. Sculture, installazioni temporanee e performance indagheranno la relazione tra spazio pubblico e privato, con una riflessione sulla digitalizzazione.

Kasper König, Foto: Arne Wesenberg

Kasper König, Foto: Arne Wesenberg

Abbiamo intervistato Kasper König che, assieme a Britta Peters e Marianne Wagner, è il curatore di Skulptur Projekte 2017, nonché il suo fondatore nel 1977 assieme a Klaus Bussmann. Nato nel 1943 a Mettingen (Vestfalia), König è stato, tra il 2000 e il 2012, il direttore del Museum Ludwig a Colonia e nel 2014 il curatore di Manifesta 10 a San Pietroburgo. Dal 1985 insegna “Kunst und Öffentlichkeit” (arte e spazio pubblico) alla Kunstakademie di Düsseldorf.

Qual è la linea curatoriale della prossima edizione di Skulptur Projekte 2017?
La storia di Skulptur Projekte è profondamente connessa all’idea di creare un pubblico non solo “con” ma anche “per” l’arte. L’esposizione, quindi, differisce da molti progetti nello spazio pubblico a partire dalla fine degli anni ’90, in cui il focus è sullo sviluppo urbano da un punto di vista socio-economico. Skulptur Projekte è nata nel 1977 da un’idea mia e di Klaus Bussmann. La frequenza con cui viene realizzata la mostra – ad intervalli di dieci anni – la distingue chiaramente dalle altre maggiori esposizioni internazionali. Dal 1977 Skulptur Projekte invita, inizialmente in modo non vincolante, un certo numero di artisti, le cui ripetute visite sono il punto di partenza per lo sviluppo della mostra. Le rispettive proposte di progetto sono discusse e il profilo di ogni edizione di Skulptur Projekte si delinea così parallelamente allo sviluppo di ogni opera, con contorni che spesso si rivelano essere molto più definiti in retrospettiva rispetto a quanto appaiono nel loro processo di sviluppo. Come una sorta di studio a lungo termine, ogni edizione rispecchia un processo multisfaccettato di negoziazione con la città di Münster, così come con le sue importanti realtà artistiche e socio-culturali.

Claes Oldenburg, Giant Pool Balls, 1977, Skulptur Projekte in Münster 1977, Foto: LWL-MKuK/Rudolf Wakonigg

Claes Oldenburg, Giant Pool Balls, 1977, Skulptur Projekte in Münster 1977, Foto: LWL-MKuK/Rudolf Wakonigg

Poiché Skulptur Projekte si tiene ogni dieci anni è un momento cruciale per comprendere il modo in cui è cambiata la relazione tra arte e spazio pubblico. Che cosa ne pensa al riguardo?
Gli interventi site-specific sono diventati di maggiore rilevanza nel 1987; nel 1977 era una questione meno sentita. Gli artisti americani che avevo invitato avevano un approccio differente, perché per loro non esisteva una grande differenza tra pubblico e privato: tutte le grandi istituzioni – musei, università – sono più o meno private, anche se sono nominalmente pubbliche. Qui in Germania, la situazione era totalmente differente: per esempio, tra gli anni ’60 e i ’70, gli artisti che utilizzavano il medium pittorico erano più interessati al privato, mentre chi lavorava con l’arte concettuale o con la scultura era più orientato alla dimensione dello spazio pubblico.

Thomas Schütte, Kirschensäule [Cherry Column], 1987, Skulptur Projekte in Münster 1987, Foto: Hubertus Huvermann, 2016

Thomas Schütte, Kirschensäule [Cherry Column], 1987, Skulptur Projekte in Münster 1987, Foto: Hubertus Huvermann, 2016

In che modo questa edizione differisce dalle precedenti?
Nel preparare la quinta edizione, abbiamo ripensato ad un largo numero di opere d’arte importanti per la città di Münster. Le tracce delle edizioni passate sono diventate per tutti gli artisti coinvolti una fondamentale ispirazione aggiuntiva per i rispettivi interventi site-specific. 
Il risultato è un’intensa indagine, non solo dello spazio urbano ma anche della genesi della mostra in sé, che è legata intimamente alla storia della Germania del dopoguerra. In questo contesto, Münster ha mantenuto un approccio storico conservativo nei confronti dello sviluppo sociale e urbanistico. Altre città, invece, si sono confrontate con le sfide poste dal dopoguerra orientandosi maggiormente verso le idee utopiche del modernismo che ha influenzato i piani di sviluppo urbano in tutto il mondo dalla fine degli anni ’50.

Ludger Gerdes, Schiff für Münster [Ship for Münster], 1987,   Skulptur Projekte in Münster 1987, Foto: LWL-MKuK/Rudolf Wakonigg

Ludger Gerdes, Schiff für Münster [Ship for Münster], 1987,
Skulptur Projekte in Münster 1987, Foto: LWL-MKuK/Rudolf Wakonigg

Un magazine intitolato “Out of” ha accompagnato lo sviluppo di Skulptur Projekte 2017…
In ogni buon giallo, c’è sempre un’altra tematica oltre ad una trama brillante, per esempio “La finestra sul cortile” di Hitchcock del 1954 è una riflessione sul voyeurismo. Allo stesso modo, i meccanismi, le manifestazioni e l’impatto della digitalizzazione e della globalizzazione forniscono alla quinta edizione di Skulptur Projekte un sottostante livello di lettura, fungendo da linea guida immaginaria delle decisioni curatoriali. La pubblicazione, nei mesi che precedono la mostra, della serie “Out of” rappresenta una piattaforma per queste considerazioni. Ognuno dei tre numeri ha come suo punto di partenza un concetto fondamentalmente legato all’esperienza della scultura e a progetti nello spazio pubblico: corpo, tempo e luogo. Attraverso la virtualizzazione e la rapida accelerazione delle modalità di comunicazione e scambi commerciali, questi concetti sono sempre meno distinti fino al punto di loro una possibile dissoluzione: Out of Body, Out of Time, Out of Place.

[da Espoarte #96]

Skulptur Projekte 2017. V edizione

Direttore aristico Kasper König
curatori Britta Peters, Marianne Wagner
Sedi varie, Münster
10 giugno – 1 ottobre 2017
www.skulptur-projekte.de


Artisti invitati:
Ei Arakawa, Nairy Baghramian, Aram Bartholl, Cosima Von Bonin, Andreas Bunte, Gerard Byrne, Camp (Shaina Anand E Ashok Sukumaran), Dean Michael, Jeremy Deller, Nicole Eisenman, Ayşe Erkmen, Lara 
Favaretto, Hreinn Friðfinnsson, Gintersdorfer / Klassen, Pierre Huyghe, John Knight, 
Xavier Le Roy Con Scarlet Yu, Justin Matherly, Sany (Samuel Nyholm), Christian Odzuck, Emeka Ogboh, Empire Peles
 (Barbara Wolff, Katharina Stöver), Alexandra Pirici, Mika Rottenberg, Gregor Schneider, Thomas Schütte, Nora Schultz, Michael Smith, Hito Steyerl, Koki 
Tanaka, Oscar Tuazon, Joëlle
 Tuerlinckx, 
Wagner / De Búrca (Bárbara Wagner E Benjamin De Búrca), Cerith 
Wyn Evans, Hervé Youmbi

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