ROMANIA | Cluj Napoca | IAGA Contemporary Art | 15 dicembre 2021 – 5 febbraio 2022
Signal Lost è il titolo della prima mostra personale dell’artista Lucia Simone (Perugia, 1986) presso IAGA Contemporary Art di Cluj Napoca, a cura di Chiara Canali.
Dopo il successo riscontrato dall’artista nelle recenti fiere Affordable Art Fair Hamburg e Art Vilnius, l’esposizione introduce un ciclo di una ventina di opere che spaziano, in maniera libera e spontanea, dalla pittura a olio su tela alla china su carta, dalla fotografia analogica con polaroid al photo collage digitale, dalla pittura digitale alla stampa fotografica su Hahnemühle.
Il titolo di questa serie di lavori di Lucia Simone, Signal Lost, allude alla condizione di estraniamento e distanza spaziale e, quindi emotiva, attraverso cui vengono recepite immagini, tematiche, eventi anche traumatici dell’attualità attraverso il filtro di uno schermo, sia esso televisivo, digitale, o computerizzato.
Come lei stessa racconta, il primo step creativo del suo lavoro consiste in una fase di complessa ricerca iconografica delle immagini che in precedenza rintraccia, prefigura o concepisce nella sua mente. Queste immagini possono essere ritrovate sfogliando vecchi libri del Novecento o archiviando i dagherrotipi di epoca vittoriana, oppure possono essere prelevate dalle riviste patinate di oggi o ancora recuperate da Internet, navigando tra le centinaia e centinaia di foto di Google Images.
Come afferma Chiara Canali nel contributo critico alla mostra: “La ricerca di Lucia Simone, assieme a quella di una nuova generazione di artisti contemporanei, ha evidenziato la nascita di una sensibilità ‘post-digitale’ e di una vera e propria corrente ‘Post-Internet’ in cui Internet non è più una novità ma una consuetudine perché non è più solo un medium ma costituisce una condizione e un ambiente di vita. Quindi, secondo questa definizione, va accantonata come pretestuosa qualsiasi separazione tra analogico e digitale, tra vecchi e nuovi media, tra spazio digitale e spazio fisico”.
Tra gli artisti che hanno influenzato la poetica di Lucia Simone ci sono molti pittori del Novecento come Klimt, Kokoschka e Schiele assieme ad altri più contemporanei come il tedesco Daniel Richter o il rumeno Adrian Ghenie, della scuola transilvana di Cluj-Napoca.
Sia che si tratti di opere dipinte a olio su tela, sia che si tratti di immagini ricreate al computer con la tavoletta digitale o modificate in post-produzione, rimane prioritario, per l’artista, indagare il rapporto tra realtà e percezione e il modo in cui lo sviluppo della tecnologia influisce su questo rapporto.
Ogni tecnica porta con sé una capacità espressiva diversa e il digitale consente all’artista di esplorare nuove associazioni formali e concettuali, nuovi colori e trasparenze inconsuete.
I suoi ritratti intendono proporre un’indagine profonda dell’individuo e della sua identità attraverso un accostamento concettuale tra stato psichico e fenomeno fisico, in relazione all’essere umano e alla sua natura distopica. Le sue opere vogliono trasmettere dei piccoli cortocircuiti nel cervello dell’osservatore, per risvegliare un processo di consapevolezza emotiva attraverso un viaggio immaginativo attivato da particolari aspetti ed elementi presenti nell’opera.
Continua Chiara Canali: “Le opere di Lucia Simone vogliono rianimare quel ‘segnale perduto’ e restituire una piena risposta emotiva da parte di chi guarda. La preferenza di Lucia Simone per tinte mescolate e spente, rispetto a colori puri e brillanti, e l’abbinamento a tinte scure o nere, è tesa a trasmettere un senso di inadeguatezza e di stridore nei confronti della scena in cui sono ambientati i soggetti. L’uso del colore e del graffiato è dunque utilizzato per comunicare ulteriori informazioni emotive, per scuotere la memoria e la coscienza collettiva dell’osservatore“. E continua, “La scelta di Lucia Simone di intervenire sempre e puntualmente su questi elementi visivi (volto, occhi, mani, sfondo, colore, post-produzione) è finalizzata alla costruzione di un metalinguaggio emotivo per scrollare lo spettatore dall’apatia distratta e distaccata di una visione passiva e restituirgli, di fronte alle opere, una piena ‘reazione fisica ed empatica’ dell’organismo abbinata a un’intensa ‘risposta psichica e affettiva’ della coscienza”.
La mostra, aperta dal 15 dicembre 2021 al 5 febbraio 2022 presso la sede di IAGA Contemporary Art di Cluj-Napoca, Romania, è accompagnata da un catalogo con la riproduzione di tutte le opere esposte.
Lucia Simone. Signal Lost
a cura di Chiara Canali
15 dicembre 2021 – 5 febbraio 2022
IAGA Contemporary Art
Strada Cloşca nr. 9-11, Cluj Napoca, Romania
Info:
Rosalba Di Pierro
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