FORTUNAGO (PV) | Palazzo Comunale | 28 luglio – 15 settembre 2013
La collettiva proposta dalla Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili per l’estate di Fortunagoinarte si ispira a La struttura dell’IKI del filosofo giapponese Kuki Shūzō (1888-1941), saggio del 1930 in cui l’autore tenta di definire agli occidentali il complesso concetto di Iki. La mostra, che, già presentata in diversa veste negli spazi della galleria milanese, si rinnova ora nelle presenze e nella scelta delle opere, guarda al fenomeno Iki che, nato all’interno del quartiere dei piaceri dell’antica capitale Edo (l’attuale Tokyo) poi esperito nella vita quotidiana, si focalizza attorno a tre punti fondamentali: la seduzione, l’energia spirituale e la rinuncia. Iki sviluppa storicamente una sua estetica formale riscontrabile in svariati aspetti della cultura giapponese: dall’architettura alle arti decorative, dalla cerimonia del te al costume.La collettiva proposta dalla Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili per l’estate di Fortunagoinarte si ispiara a La struttura dell’IKI del filosofo giapponese Kuki Shūzō (1888-1941), saggio del 1930 in cui l’autore tenta di definire agli occidentali il complesso concetto di Iki. La mostra, che, già presentata in diversa veste negli spazi della galleria milanese, si rinnova ora nelle presenze e nella scelta delle opere, guarda al fenomeno Iki che, nato all’interno del quartiere dei piaceri dell’antica capitale Edo (l’attuale Tokyo) poi esperito nella vita quotidiana, si focalizza attorno a tre punti fondamentali: la seduzione, l’energia spirituale e la rinuncia. Iki sviluppa storicamente una sua estetica formale riscontrabile in svariati aspetti della cultura giapponese: dall’architettura alle arti decorative, dalla cerimonia del te al costume.
La mostra riapre l’indagine di Shūzō nel verificare se questo atteggiamento esista solo in Giappone oppure sia rintracciabile anche in altri sistemi culturali. Proprio per questo motivo, oltre agli artisti giapponesi che da tempo promuove la Galleria, si è estesa la partecipazione al progetto ad ad artisti italiani (alcuni in mostra per la prima volta rispetto la precedente occasione in galleria), i quali, per sensibilità e aspetti formali, dimostrano nel lavoro una vicinanza, pur inconsapevole, all’Iki.
Il tema scelto, pur essendo relativo ad una stagione oramai tramontata ma di particolare interesse per la cultura giapponese, continua a generare fascino ancora oggi, soprattutto su chi lo sa recepire ,e costituisce, allo stesso tempo, una riflessione esistenziale ed estetica capace di intrigare anche l’osservatore occidentale.
A questo viene offerta una via alternativa con opere di artisti giapponesi e occidentali, strette in un dialogo che non guarda alle differenze, ma alle naturali e ancestrali contiguità. Lo scopo della mostra è mettere a confronto due culture differenti che si misurano su temi complessi al fine di trovare nuovi territori di analisi utili ad un pubblico attento e sensibile.
Il progetto è reso possibile grazie all’interessamento dell’artista Pino Jelo, promotore delle mostre di Fortunagoinarte e al sostegno del Comune e del Sindaco Pier Achille Lanfranchi. Le mostre di Fortunagoinarte hanno avuto inizio nel 1996 con la personale di Emilio Scanavino confermando, da allora, la sua ricorrenza annuale nella stagione estiva.
Iki. いき
a cura di Raffaella Nobili e Matteo Galbiati
testo critico di Kevin McManus
organizzazione Associazione Fortunagoinarte e Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili
con il patrocinio di Provincia di Pavia
Artisti: Francesco Arecco, Mauro Bellucci, Sonia Costantini, Elena Debiasio, Dana De Luca, Ignazio Gadaleta, Flavio Gallozzi, Cesare Galluzzo, Asako Hishiki, Yamamoto Masao, Kaori Miyayama, Mitsuo Miyahara, Elena Modorati, Ayako Nakamiya, Izumi Oki, Mara Pepe, Tetsuro Shimizu
28 luglio – 15 settembre 2013
Palazzo Comunale
Via Municipio, Fortunago (PV)
Orari: sabato e domenica 16.00-20.00; altri giorni su appuntamento
Info: +39 0383 875213
+39 340 6454695
www.fortunagoinarte.it