di Chiara Canali
Artista e ricercatore impegnato nella vita e nel lavoro sul fronte delle arti digitali e delle nuove tecnologie elettroniche, Salvatore Iaconesi, assieme alla compagna Oriana Persico, sotto il marchio di Art is Opensource e FakePress si è costantemente impegnato, azione dopo azione, per attuare una visione possibilistica del mondo in cui l’arte fosse da collante tra scienze, politica, antropologia, economia. Tali azioni hanno portano i due alla definizione di NeRVi – NeoRealismo Virtuale: la concettualizzazione del mondo contemporaneo come possibilità di sovrapporre e far interagire realtà analogiche e digitali, affinché fosse possibile far intervenire il grande pubblico alle loro azioni creative digitali (ricordo uno degli ultimi progetti, quello de “L’umo elettronico”), sfruttando le grandi potenzialità democratiche e le infinite connessioni della rete. Sempre però con occhio critico e attento rispetto alle grandi questioni etiche dell’uomo: la questione dei diritti sociali, della privacy, della proprietà intellettuale e la battaglia a sostegno del movimento open source. E è proprio su questo fronte, quello dell’open source, che Salvatore Iaconesi, 39 anni, dopo aver scoperto di avere un tumore al cervello, entra in campo. Dopo aver ricevuto infatti la sua cartella clinica digitale in formato chiuso, decide di craccare le informazioni per pubblicarla sul web e mettere a disposizione di tutti, medici esperti e non, i risultati degli esami diagnostici. In cerca di una “cura” che potesse arrivare da tutti… Una scelta controcorrente, azzardata e soprattutto provocatoria, considerato il clima strettamente chiuso, claustrofobico e regolamentato di molti ambiti sociali, tra cui quello medico. Una scelta che in questi giorni ha fatto parlare di sè telegiornali e blog e ha innescato una serie di risposte a catena tra chi è contro e chi è a favore. Il progetto, che a questo punto oltre ad essere esistenziale è artistico, si chiama ‘La Cura’, ed è stato pubblicato in uno spazio web (http://artisopensource.net/cure).
Queste le parole di Iaconesi:
“Ho un tumore al cervello. Ieri (10 settembre 2012) sono andato a ritirare la mia cartella clinica digitale: devo farla vedere a molti dottori. Purtroppo era in formato chiuso e proprietario e, quindi, non potevo aprirla né con il mio computer, né potevo mandarla in quel formato a tutti coloro che avrebbero potuto salvarmi la vita. L’ho craccata. L’ho aperta e ho trasformato i suoi contenuti in formati aperti, in modo da poterli condividere con tutti. Solo oggi sono già riuscito a condividere i dati sul mio stato di salute (sul mio tumore al cervello) con 3 dottori. 2 mi hanno già risposto. Sono riuscito a farlo solo perchè i dati erano in formato aperto e accessibile: loro hanno potuto aprire i file dal loro computer, dal loro tablet. Mi hanno potuto rispondere anche da casa. Progressivamente, renderò disponibili tutte le risposte che riceverò, sempre in formati aperti, così che chiunque abbia il mio stesso male possa beneficiare delle soluzioni che ho trovato. Questa è una CURA. E’ la mia CURA OPEN SOURCE. Questo è un invito a prendere parte alla CURA.CURA, in diverse culture, vuol dire diverse cose. Ci sono cure per il corpo, per lo spirito, per la comunicazione. Prendete le informazioni sul mio male, se ne avete voglia, e datemi una CURA: fateci un video, un’opera d’arte, una mappa, un testo, una poesia, un gioco, oppure provate a capire come risolvere il mio problema di salute. Artisti, designer, hacker, scienziati, dottori, fotografi, videomaker, musicisti, scrittori. Tutti possono darmi una CURA. Create la vostra CURA usando i contenuti che trovate in DATI/DATA qui in questo sito, e inviatela a info@artisopensource.net”.
http://www.artisopensource.net/cure/