PALERMO | Oratorio di San Mercurio | 3 – 22 settembre 2015
intervista a ADALBERTO ABBATE di Serena Ribaudo
Nella preziosa sede dell’Oratorio di San Mercurio, tardo-cinquecentesco scrigno successivamente ornato dagli stucchi di Giacomo e Procopio Serpotta, si è inaugurato giovedì 3 settembre l’interessante intervento site-specific Santantioco di Luca Pancrazzi. Santantioco è l’ulteriore appuntamento del ciclo Sacrosanctum, felice iniziativa a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, con il Patrocinio di Amici dei Musei Siciliani, che si prefigge il difficile compito di risuscitare dimenticati gioielli del patrimonio artistico e architettonico palermitano. Luca Pancrazzi calca il palcoscenico che ha visto precedentemente protagonisti Joseba Eskubi, Mario Consiglio, Stefano Canto, Franko B, Ottaven, Lorenzo Scotto di Luzio: una nicchia – hortus conclusus e finestra interattiva insieme – ubicata nel vano che fa da introibo all’Oratorio invita gli artisti partecipanti a innestarsi e giustapporsi allo spazio di San Mercurio generando un fecondo e sempre originale dialogo tra antichità e contemporaneità.
Pancrazzi, toscano di Figline Val d’Arno, si è nutrito dell’alta lezione di Alighiero Boetti e di Sol LeWitt cogliendo, con determinatezza e partecipazione mai pedissequa, gli assiomi dell’Arte Povera, del Concettualismo, della Minimal Art. Artista di pregio nazionale e internazionale è stato già presente alla Biennale di Venezia, al Whitney Museum of American Art, alla Quadriennale di Roma. La sua ricerca, estremamente trasversale e versata nella sperimentazione dei vari media artistici ha come sicuro topos la cosciente consapevolezza del proprio io e sembra echeggiare la famosa dichiarazione di poetica di Edward Hopper: “Nell’evoluzione di tutti gli artisti, il germe delle opere successive è sempre contenuto nelle prime. Il nucleo intorno al quale l’intelletto dell’artista costruisce la propria opera è il suo io. L’unica influenza che io abbia mai avuto sono io stesso”.
C’è, nell’opera di Pancrazzi, una sentita meditazione sul caso-caos, un’estetica della mutevole e brulicante forma che traslittera in radici notturne ed arcaiche, sinestesie visionarie che si fanno finanche simulacri della vivida sacralità di un’Anima Mundi e dove il principio di natura si eleva a idea assoluta.
In occasione di Sacrosanctum#6, Luca Pancrazzi, abbiamo intervistato Adalberto Abbate.
Come nasce la scelta dell’Oratorio di San Mercurio?
L’Oratorio di San Mercurio a Palermo contiene l’opera prima e forse la più impegnativa di un giovanissimo scultore Giacomo Serpotta (1656-1732), che nel 1678 annuncia i temi principali della sua produzione scultorea. Anche se l’Oratorio contiene uno delle opere più importanti del patrimonio palermitano non riceve per molti decenni le attenzioni dovute da parte delle istituzioni locali. Sacrosanctum nasce come idea già nel 2013 dopo aver conosciuto un’associazione no profit “Amici Dei Musei Siciliani”, che opera da alcuni anni per mantenere e preservare alcuni monumenti della città, ed inoltre restaurarli e formare figure professionali a sostegno del patrimonio culturale. L’entusiasmo di alcune figure portanti di questa associazione e l’amore per la storia della mia città mi hanno portato a concretizzare nel 2014 un’idea d’intervento diretto.
Da quale impulso scaturisce il progetto Sacrosanctum?
L’impulso nasce dal bisogno di fare qualcosa di utile e significativo “qui e adesso”. Ancora più importante è non rimanere soli per costruire e realizzare un’idea di azione reale e concreta di riequilibrio del significato dell’arte e della figura dell’artista oggi, e del valore di relazione tra l’arte e i suoi fruitori. La cocuratela indispensabile di Luisa Montaperto e il sostegno del presidente Bernardo Tortorici ha caricato il progetto di vere e sincere energie che da un po’ non sentivo più nel sistema cultura.
Quali sono le motivazioni d’arte a cui devono attenersi gli artisti invitati?
Gli artisti sono stati invitati a raccontare la propria idea di sacro in un luogo sacro. Le opere site-specific vengono ogni fine mese esposte in una grande nicchia all’interno dell’Oratorio di San Mercurio, ed i fruitori di tutte queste operazioni etico-estetiche sono invitati a donare un’offerta per sostenere economicamente alcune operazioni di restauro e abbellimento dei due Oratori Serpottiani abbracciati e sostenuti dall’Associazione dei Musei Siciliani. Già dopo la quarta esposizione, grazie alle offerte raccolte, è stato possibile sottoporre l’Oratorio di San Mercurio alla pulizia e al restauro degli stucchi, e l’Oratorio di San Lorenzo al ripristino dei damascati.
In tal senso, Luca Pancrazzi – attualmente protagonista all’Oratorio di San Mercurio – come si inserisce in questo progetto?
Luca Pancrazzi ha risposto immediatamente a sostegno di Sacrosanctum inviandomi un’opera bellissima e di forte impatto. Ma vorrei che l’opera si raccontasse attraverso l’immagine e le parole stesse dell’artista: “SANTANTIOCO/ Nella fitta rete di rami tessuti a maglia lo spazio è esiguo ed il corpo si muove meno dell’occhio che cerca il cielo e lo trova, e poi lo perde. Quel poco blu ricamato è una radura irraggiungibile se non per lo sguardo che mette a fuoco quell’infinito microscopico come un passaggio tra due stati diversi, non collegati opposti. Mi proietto”.
Cosa prevede il prossimo appuntamento di Sacrosanctum?
Ricorderei innanzi tutto i precedenti Sacrosanctum degli artisti: Joseba Eskubi, Mario Consiglio, Stefano Canto, Franko B, Ottaven, Lorenzo Scotto Di Luzio. Dal 3 al 22 settembre Luca Pancrazzi e, a seguire, avremo l’opera di Thomas Braida.
Lei vive questo doppio ruolo di ideatore di Sacrosanctum e artista. Prossimi progetti personali?
L’uscita ad ottobre di un nuovo libro-archivio Palermo Says edito da Drago Edizioni, un progetto musicale che inizierò ad ottobre ed alcune mostre in preparazione in Italia e all’estero.
Sacrosanctum#6, Luca Pancrazzi
a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto
con il Patrocinio di Amici dei Musei Siciliani
3 – 22 settembre 2015
Oratorio di San Mercurio
Via dei Benedettini, Palermo
Visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
Offerta libera a partire da Euro 1
Info: info@amicimuseisiciliani.it