REGGIO EMILIA | Collezione Maramotti | 12 ottobre – 12 aprile 2012
Doppio opening domenica 12 ottobre alla Collezione Maramotti. Aprono al pubblico contemporaneamente due mostre con un comune denominatore: il corpo e la sua rappresentazione; da un lato i lavori di Alessandra Ariatti (1969, Reggio Emilia) e Chantal Joffe (1969, St Alban’s, Vermont, US) riuniti sotto il titolo Ritratto di Donne e dall’altra le opere della collettiva Il corpo figurato. Opere dalla Collezione 1966-2005, una selezione di lavori dalla collezione permanente che hanno come elemento comune la raffigurazione del corpo concepito e realizzato utilizzando soluzioni tecniche e formali molto variegate, dagli anni Sessanta alle più recenti sperimentazioni.
Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l’arte occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi; una pratica che da sempre è stata sinonimo di investigazione dell’interiorità, oltre che delle fattezze, di una persona o personaggio e che risale, ancor prima dell’epoca moderna, ai ritratti in marmo greci e romani; pur adattandosi all’evoluzione degli stili e delle forme, ha sempre mantenuto la necessità storica di testimoniare istanze di coesione o dissociazione sociale.
Ariatti dipinge gruppi di figure che hanno una precisione iper-fotografica, funzionale alla possibilità di sondarne la profondità psicologica e l’intensità di interrelazione umana. L’artista si sofferma essenzialmente sui volti e sull’accentuazione del loro costituirsi in un mini-nucleo sociale, sottolineato dal titolo generale che ha dato al suo gruppo di opere: Legami. Ciò che le interessa è la possibilità di mettere in luce attraverso la pittura una relazione tra i soggetti delle opere e l’artista e di generare un dialogo con lo spettatore.
Joffe, nelle quattro opere esposte, rappresenta invece insistentemente, quasi ossessivamente, una sola figura e a tutto campo – intera o quasi, immersa in uno spazio ambientale definito – con pennellate estremamente sciolte, che fondono i dettagli del viso, dei vestiti e dell’ambiente in un unico flusso pittorico. In questo nucleo di lavori, in cui l’artista dichiaratamente richiama i dipinti sulla pubertà di Edvard Munch e che ha titolato Moll, il soggetto è la nipote ormai sedicenne – che ritrae dalla nascita – ora giunta a una età in cui la dimensione interiore è densa di sogni e al contempo di imperscrutabile mistero. Questa condizione esistenziale può essere estesa alla modalità in cui l’artista presenta in generale l’identità femminile negli altri suoi lavori, con una “ambiguità” che genera complessità.
In contemporanea al progetto Ritratto di donne, la Collezione Maramotti propone anche una piccola selezione di opere, un open storage del proprio patrimonio iconografico: in mostra opere come il celebre Scorrevole di Vettor Pisani in cui Maria Pioppi è ritratta mentre imita la posa di Meret Oppenheim in una nota fotografia di Man Ray o i dipinti di Dietmar Lutz pervasi da una forte struttura narrativa, spesso abitati da personaggi maschili, protagonisti di un racconto che trae ispirazione dal cinema, dalle fotografie o dagli schizzi dei diari di viaggio.
Ritratto di Donne. Alessandra Ariatti e Chantal Joffe
12 ottobre 2014 – 12 aprile 2015
Private view a invito: sabato 11 ottobre 2014 ore 18.00, alla presenza delle artiste
Il corpo figurato. Opere dalla Collezione 1966-2005
12 ottobre 2014 – 31 gennaio 2015
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Info: 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org