Sponge Living Space
Pergola (PU)
Rita Vitali Rosati. Il punctum di Rita (di Francesca Di Giorgio)
All’apice di una collina, circondato da boschi e prati della provincia marchigiana c’è un casolare, lo Sponge Living Space. Abitazione/Studio d’artista, prima (lì vive e lavora il giovane artista Giovanni Gaggia) e spazio da vivere, davvero, per chi vuole progettare arte ad hoc, poi. Qui nascono ciclicamente progetti d’arte contemporanea e dialogo tra varie realtà, organizzati da Sponge ArteContemporanea: Associazione Culturale senza scopo di lucro, fondata da Gaggia, Domenico Buzzetti e Susanna Ferretti.
Abbiamo chiesto al padrone di casa di presentarci lo spazio, l’evento che ha aperto la nuova stagione di Sponge e anticiparci qualche incursione nei progetti futuri…
Francesca Di Giorgio: Sponge Living Space ha aperto la terza stagione espositiva con un interrogativo piuttosto intrigante: Quid est veritas (?)…
Giovanni Gaggia: Abbiamo voluto dare alla terza stagione un unico cappello, un fil rouge che unisca ideologicamente tutti i nuovi eventi Sponge Living Space. Quid est veritas è un interrogativo che vuole sottolineare come il nostro spazio sia un ibrido, un luogo dove regna sovrana la contaminazione di stile e di ruoli. Una sorta di scatola magica, dalla quale non escono mai risposte, ma sempre e costantemente quesiti ed interrogativi.
Gli artisti ed i curatori si trovano di fronte un luogo, uno spazio fortemente connotato, non facile da coabitare ma credo per questo motivo estremamente stimolante.
Avete aperto il 18 settembre con Il punctum di Rita, progetto dell’artista marchigiana Rita Vitali Rosati. Una personale sui generis che non circoscrive la riflessione sul lavoro dell’artista ma si concentra sull’arte contemporanea nella sua complessità…
Lo spazio è invaso da manifesti e scatti fotografici a documentare le “invasioni” che l’artista ha messo in atto negli spazi dell’affissione pubblica di varie città. Abbiamo infatti voluto spostare il focus esponendo le opere non più in esterno ma in un luogo intimo che si vuole connotare per l’incontro e il confronto. Rita Vitali Rosati raccoglie in questo progetto la sua produzione dedicata all’arte pubblica degli ultimi quattro anni. Il concetto che sviscera l’artista in questa produzione è la democratizzazione dell’arte, tentando di arrivare all’osservatore in maniera diretta, esponendo le sue opere come se fossero prodotti pubblicitari. Ogni opera, ogni immagine, è infatti corredata da uno slogan diretto ed accattivante.
Rita Vitali Rosati, un’artista poliedrica ed esuberante per sua stessa ammissione. In una recente intervista paragona l’opera ad una ricetta magica: quando riesce bene il primo a stupirsi è l’artista stesso… Quando vi siete incontrati? Cosa ti ha colpito del suo lavoro?
Rita Vitali Rosati è una donna assolutamente geniale, una continua sorpresa, un vulcano di idee. Rita è davvero una “ricetta magica”: è trasformista, a volte è Biancaneve, a volte principessa e a volte Marina Abramovic. Non ricordo dove ci siamo incontrati e questo perché mi sembra di conoscerla da sempre. Del suo lavoro mi colpisce quotidianamente la sua estrema ironia, la sua grande forza e nel contempo la delicatezza, la poesia, la voglia di costruire un racconto che va a pungolare costantemente la società. La volontà di utilizzare l’affissione pubblica come spazio espositivo privilegiato della sua produzione completa l’opera dell’artista, donandogli una forza performativa.
Anche lo spazio non è certo dei più convenzionali. Una “residenza” d’artista più che uno spazio espositivo. Ci descrivi lo Sponge Living Space?
Lo spazio è un tipico casolare di campagna marchigiano, dove vivo e lavoro. È composto da otto stanze: blue room, purple room, living room, passage room, passage room1, bed room, bathroom e work room ciascuna connotata da un colore diverso e molto intenso dal fucsia al ciano. Il casolare è immerso nel verde e si trova all’apice di una collina, circondato da boschi e prati.
La definizione “residenza” è corretta per due motivi. Il primo perché si tratta a tutti gli effetti della mia dimora! Il secondo è perché gli artisti sono “costretti” a vivere realmente lo spazio prima di partorire il progetto.
La curatela è affidata al critico letterario Massimo Raffaeli. Come è nata la vostra collaborazione?
La curatela è affidata a Massimo Raffaeli, per due motivi: il primo perché ciò che caratterizza la nostra nuova programmazione è la contaminazione, le varie forme di arte si intersecano in un viaggio sinergico. Il secondo perché il percorso artistico di Rita Vitali Rosati si sposa spesso con la poesia e la letteratura, una sezione de Il punctum di Rita è proprio dedicata all’utilizzo del linguaggio poetico nel manifesto. «Da sempre, per curiosità – racconta Rita Vitali Rosati – ma anche seriamente motivata da una segreta passioncella per la scrittura in genere, ho frequentato indistintamente i poeti e la poesia. La qual cosa mi ha dato l’agio di perfezionare la mia sensibilità intuitiva nei confronti dell’interpretazione dei testi e dei soggetti, riconoscendo gli aspetti più intimi del lirismo italiano e non, che pure si innestano perfettamente nelle vicende personali e collettive: ovvero la “nostra storia” che lascia una traccia forte, persistente, nonostante il rumore assordante dei nostri tempi. Da queste considerazioni ne consegue che spesso e volentieri ho chiesto un intervento critico ad amici poeti, come anche a figure prettamente presenti nel panorama critico letterario. Uno di questi è proprio Massimo Raffaeli»
Sponge Arte Contemporanea è una realtà ben radicata sul territorio marchigiano… Ci sono prossimi appuntamenti in programma?
Il 23 ottobre inauguriamo Aimless personale di Veronica Dell’Agostino a cura di Micol Di Veroli, nel periodo di Natale, oltre Christmas Tree d’artista – seconda edizione collettiva sull’albero di Natale – ospitiamo il progetto di Francesco Paolo Del Re, la tripla personale di 3 giovanissimi artisti, Federico Forlani, Michele Pierpaoli e Red Zdreus. Nella seconda parte della programmazione avremo numerosissime collaborazioni tra le quali i critici Carolina Lio, Chiara Canali, Viviana Siviero e Cristina Petrelli e gli artisti saranno Mona Lisa Tina, Rita Soccio, Mirko Canesi ed Alessandro Giampaoli.
Infine due grandi novità autunnali: la collaborazione con il nuovo Spazio Nova Dea diretto da Daniele Deangelis ad Ascoli Piceno dove, seguendo la stessa filosofia di lavoro e lo stesso titolo della nostra programmazione, come primo intervento avremo la personale di Claudia Gambadoro, a cura del critico cinematografico Elisa Grando, successivamente Massimo Festi e Jack Fisher (a.k.a. Daniela Cavallo), ed il progetto diretto da Stefano Verri che vedrà lavorare gli artisti ed i critici negli spazi esterni al casolare riflettendo quindi sulla natura.
Il progetto in breve:
Rita Vitali Rosati. Il punctum di Rita
a cura di Massimo Raffaeli
Coordinamento: Sponge ArteContemporanea
Sponge Living Space
via Mezzanotte 84, Pergola (PU)
Info: +39 339 4918011
www.spongeartecontemporanea.net
Fino al 17 ottobre 2010
In alto, da sinistra:
“Omaggiasi Marina Abramovic”, poster 70×100
“Rita c’è ma non si vede”, poster 70×100
Sotto, da sinistra:
“Torno Subito”, poster 70×100
Rita Vitali Rosati in azione, scatto documentativo