MILANO| Cardi Gallery | 30 marzo – 5 agosto 2022
di MATTEO GALBIATI
Un cerchio impreciso o forse un ovale che cerca la perfezione, di certo è una forma non stabilita nella sua definizione totale. Pare un organismo vivo, vitale, pulsante, carico di energia prorompente, che gli permette di pulsare, mutando da una carta all’altra, diventando segno im-perfetto, scrittura di materia, instabilità ed equilibrio tra la concretezza della fisicità e l’assoluto del pensiero. Eppure, allo stesso tempo, risulta tanto rigoroso, quanto severo.
Sono quaranta “variazioni” su un tema, su una forma primaria quelle che compongono l’installazione 40 BALLS che Richard Serra (1939) ha pensato appositamente per la sua personale da Cardi Gallery a Milano. Quaranta carte differenti (proprio nella diversità della forma contenuta) che sono anche un’opera sola; quaranta pronunciamenti singoli che riescono a diventare una coreografia, una partitura che dà ritmo alla visione e il cui tono diventa estetica dello spazio e del tempo, del luogo e della circostanza.
Se la regolarità dell’allestimento (studiato e voluto dall’artista stesso) prova a orientare l’impronta che Serra definisce – il cerchio nero, magmatico quanto enigmatico – avvantaggiandosi delle dimensioni identiche dei fogli incorniciati, il soggetto tracciato dal colore nero si sposta, fluttua e segna un passaggio di stato da uno all’altro.
Lo sguardo, entrando nell’ampio spazio della galleria, legge questa “composizione” cogliendone l’aspetto più profondo, sentendo il senso di questa armonica disarmonia che esplora e si diffonde nell’ambiente con il rigore tipico dell’artista americano, ma allo stesso tempo si restituisce anche come orizzonte modulabile, instabile e incerto.
Affine al suo linguaggio scultoreo, minimale, ma non freddo e asettico, perché sotto traccia mantiene un legame forte con la vita e il suo imprevedibile dipanarsi, questo intervento costringe a verifiche continue, a letture attente e accorte che non possono e non devono ridursi alla semplicità dell’apparenza, all’ovvietà della ripetizione. La posizione di chi guarda è stimolata dall’artista a cercare continuamente la profondità della verità sensibile, a non fidarsi della percezione immediata.
Serra ha forza e ostenta determinazione nel suo disegno; qui mantiene una densità specifica del suo agire e quanto fissato sulla carta ha una solida concretezza che si riscontra in un’irruenza e in un impeto a stento trattenuti, organizzati e razionalizzati. Al pari della scultura. Quello che troviamo sulla carta respira il desiderio di essere volume, di emanciparsi dal timbro del disegno stesso che lo origina, disegno che, però, non si appiattisce mai in un intreccio lineare di segni, ma sedimenta azioni proprio attraverso lo spessore leggibile della materia cromatica. Del resto Serra da cinquant’anni fa ricorso ad uno stick (composto da pittura a olio compressa, cera e pigmento) con cui soddisfa la sua “materia” disegnata che ci fa sentire, allora, che quella realtà, circostanziata con l’ingombrante presenza delle sue imponenti sculture, da queste non è mai troppo lontana.
Le carte rientrano a pieno titolo nel repertorio formale di Serra senza dover essere lavoro anticipatore o progettuale di qualcosa; vivono in una dimensione di autonomia totale rispetto la scultura. I disegni, quindi, restano sempre aderenti all’indagine del reale che l’artista sente di dover esprimere attraverso una realtà che è fatta di una materialità specifica, mai metaforicamente intesa, ma che, in questo caso, si sforza di essere un’immagine. Immagine che, come vediamo, attraverso la sua sincera immediatezza ci parla della coerenza e della visione, dell’impegno e dell’esercizio cui Serra da sempre si dedica.
Richard Serra. 40 BALLS
30 marzo – 5 agosto 2022
Cardi Gallery
Via Corso di Porta Nuova 38, Milano
Orario: da lunedì a venerdì 10.00-18.30; sabato 11.00-18.00
Info: +39 02 45478189
mail@cardigallery.com
www.cardigallery.com