MINUSIO, LOCARNO (SVIZZERA) | Museo Elisarion | Fino al 19 maggio 2024
di ELEONORA BIANCHI
Una coreografia di carte, una collezione di forme ataviche, di sogni, di astrazioni, di soggetti e relazioni. GERANOS Planomenon Dance – Movimento II, a cura di Noah Stolz, ci trasporta fisicamente nella Geranos – antica danza primordiale con la quale Teseo celebra la sua vittoria sul Minotauro e cui si fa risalire l’origine del mito del Labirinto – attraverso una sensazione di vorticosa, vertiginosa e, perché no, labirintica meraviglia.
Il Labirinto, allora, diventa simbolo di tutto quello che del mondo e della vita ci risulta incomprensibile. Geranos è una mostra che, di fatto, non capiamo – almeno non immediatamente –, a primo impatto leggiamo solo una sorta di interdisciplinare e indisciplinato caos wunderkammeriano, all’interno del quale è difficile incontrare un vero e proprio filo logico che metta in relazione questa serie di mirabilia. Andando avanti, però, proseguendo nella lettura, ci rendiamo conto che più cerchiamo di mettere a fuoco il nucleo di senso dell’esposizione, più questo ci appare lontano e inarrivabile. Ogni sala dell’Elisarion si fa più astratta e ci trascina sempre più a fondo in quella spirale onirica di misteri e scoperte che sono all’origine dell’esposizione.
Come un moderno peregrino errante, Riccardo Arena si destreggia all’interno degli archivi del Warburg Institute di Londra, di Monteverità e della Fondazione Eranos per restituire alla comunità l’esito di un’analisi attenta, ma mai pedissequa, rigorosa eppure imprevedibile.
L’artista si immerge dentro gli infiniti spunti di un archivio e trasforma tutto quello che vede in gesto lirico. Un’operazione così tendenzialmente accurata, logica e meccanica come il riordino di un archivio, viene qui piegata a una rilettura poetica che oscilla tra l’analisi e l’estro creativo. L’obiettivo di Arena, comunque, non è l’asettica indagine delle istituzioni prese in esame, piuttosto, una libera ricerca sulle infinite narrazioni che si possono generare dalla moltitudine di relazioni – anche inaspettate e per certi versi improbabili – intessute attorno a Monteverità. Lo stesso approccio lo deve avere il visitatore della mostra: libero, privo di preconcetti e pregiudizi che rischierebbero di indirizzare troppo il nostro sguardo su vie note e forse scontate.
Non è necessario trarre delle conclusioni da ciò che vediamo, l’importante è il ragionamento che ne scaturisce, quel percorso intuitivo quanto deduttivo che ci porta a capire – senza farci troppe domande né esigere troppe risposte – quell’azione di un archivista-demiurgo. Arena non riordina, non classifica, ma riplasma, riformula, astrae il materiale d’archivio dal suo significato più didascalico e stratifica mano a mano un’ideale pila di fogli di carta da lucido che rivela ed evidenzia i punti in comune tra un documento e l’altro.
Il dilemma è sempre lo stesso. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio. Il segreto è fidarsi del dominio dell’eventualità e avere il coraggio di scegliere, dalle mani di Riccardo Arena, la pillola rossa.
Riccardo Arena. GERANOS. Planomenon Dance – Movimento II
a cura di Noah Stolz
9 marzo – 19 maggio 2024
Museo Elisarion
via Rinaldo Simen 3, Minusio, Locarno (Svizzera)
Orari: da lunedì a venerdì 9.00-11.00 e 14.00-16.00
Ingresso gratuito
Info: +41 91 74366 71
info@minusiocultura.ch
www.minusiocultura.ch
www.riccardoarena.org