Monsummano Terme (PT) | Tenuta Querciamatta
Intervista a SUSANNA PERUZZI e GIANNI ACCIAI di Livia Savorelli
Ho conosciuto la Tenuta Querciamatta, sulle verdi colline di Monsummano Terme in Toscana, in un giorno di estate. In questa calda giornata di luglio, ho subito colto la magia di questo luogo, collocato in un’oasi di tranquillità e potuto apprezzare la qualità dei prodotti che qui prendono vita.
Scopriamo di più della filosofia di Querciamatta, dialogando con Susanna Peruzzi e Gianni Acciai, le due anime di questa avventura…
Partiamo da qui, da uno statement sintetico che già dice molto: Querciamatta è un sogno nato dall’alchimia di arte, olio, vino e follia…
Come siete giunti in questo luogo abbandonato da più di 20 anni che è stato da voi totalmente riattivato e su quali valori avete basato questa straordinaria avventura?
La stessa scelta del nome si basa su una rivisitazione del nome precedente, ma con un tocco molto personale, ci raccontate?
Siamo molto felici che tu abbia colto la magia di Querciamatta e siamo altrettanto felici che tu ci abbia proposto questa intervista. La magia che hai sentito è la stessa magia che ci ha convinti a sceglierla per farne casa nostra. Poi ne abbiamo fatto un progetto importante e sorridente invece di casa nostra, ma la vita è bella perché è così. Parlando di valori, Querciamatta per noi è: persone, condivisione, crescita, trasformazione, terra e vita.
“La Quercia Matta” è il nome del territorio sul quale fu edificata tantissimi anni fa. Abbiamo pensato che fosse il nome giusto per noi, rendendolo più snello; quindi, è nata “querciamatta”.
La cura e la qualità dell’accoglienza sono caratteristiche di Querciamatta che ho potuto testare di persona, così come il circondarsi di un personale giovane e preparato. Cosa vi aspettate che provi il visitatore varcando il cancello della vostra tenuta?
Per noi l’accoglienza è la forma più importante di benessere, chi entra a Querciamatta deve sentirsi come in una bolla fantastica. I nostri ragazzi sono i primi a credere nel progetto e trasferiscono a chi li ascolta tutta la nostra filosofia.
Olio e vino, per valorizzare un territorio che è meno conosciuto rispetto ad altri, come ad esempio a quello del Chianti Classico, ma con uno sguardo anche alla cucina di ricerca e ad offrire un’esperienza di soggiorno a 360°, secondo gli standard di Querciamatta. Quali importanti novità ci attendono?
Il territorio è poco conosciuto ma noi faremo il possibile per renderlo più “interessante”. Novità! Tantissime Livia, a partire da Café QM, il nostro ristorantino in Tenuta che è in apertura dal 25 ottobre, poi ……….. Qm (il nome è ancora segreto) locale food e vendita prodotto a Montecatini Terme, in apertura nella primavera 2025. E poi tante nuove esperienze in Tenuta per la prossima estate ma… perdonaci non possiamo spoilerare adesso.
Lo sguardo laterale che vi caratterizza si lega molto alla valorizzazione della creatività in generale, con una particolare attenzione alle arti visive. Nasce tre anni fa un contest, WPQM – Wine Painting Querciamatta, volto ad accogliere nella tenuta 8 artisti finalisti invitandoli ad interpretare le etichette bianche dei vini Querciamatta e dando vita a delle vere proprie bottiglie d’autore… Come nasce l’idea di aprire le porte all’arte (siete appassionati o collezionisti o amanti della creatività in generale?, ndr) e di trasformare questa occasione in un modo per aiutare chi ha bisogno?
WPQM nasce per promuovere l’arte ma soprattutto l’artista. Siamo amanti della creatività in generale, ci piace chi sa esprimersi attraverso ogni oggetto o ogni colore, chi ha parole diverse da quelle parlate. WPQM è il nostro evento aziendale, quello che festeggia tutto quello in cui crediamo e tramite il quale ci auguriamo di far conoscere chi ha così tanta passione.
Come nasce il legame con l’associazione Dynamo Camp Onlus? Siete soddisfatti del risultato dell’asta benefica, il cui ricavato è stato interamente alla stessa devoluto, che ha chiuso la serata del 12 luglio?
Dynamo per noi è quasi famiglia. L’abbiamo conosciuta nel 2009, purtroppo per un triste evento. Abbiamo però imparato quanto sia eccezionale il tempo che i bambini passano nel Camp. È una cosa che non si può raccontare, che ti entra nel profondo come una luce e che non si spegne più. Tutti dovrebbero andare in visita al Camp.
Il risultato dell’asta è sempre ottimo, ma non parliamo della parte economica, è ottimo perché le persone che vengono all’evento lo fanno sapendo di poter aiutare i bambini a stare bene in quel mondo.
Info: https://querciamatta.it/