TRIVIERO (BI) | Conca dei Rododendri – Oasi Zegna | Dal 31 maggio 2014
di MATTEO GALBIATI
La Conca dei Rododendri è una porzione suggestiva dell’Oasi Zegna che, qui, trova sicuramente il suo punto più scenograficamente spettacolare. Una porzione di montagna dove, fin dagli Anni ’20 per volere di Ermenegildo Zegna, passando poi dall’intervento negli Anni Sessanta del celeberrimo paesaggista Pietro Porcinai e dalla ristrutturazione successiva di Paolo Pejrone, si è intervenuti con un deciso intervento di qualificazione e salvaguardia del paesaggio. E qui, come suggerisce il nome del luogo, esplode la fioritura multicolore di una ricca varietà di rododendri. Come fenditura pulsante, uno squarcio vivacemente colorato che irrompe nel verde degli alberi delle montagne biellesi, questa porzione dell’Oasi, con ortensie, felci e altre essenze che accompagnano i rododendri e lo sciacquio di un piccolo torrente che attraversa e divide la porzione di pendio, diventa un piacevole luogo di immersione e partecipazione della natura. Un luogo dove è davvero gradevole esserci e dove si riscopre il senso di una bellezza – quella della natura – data spesso per scontata o non sufficientemente considerata.
Ed è proprio per le caratteristiche di questo luogo, per questa visione romantica e coinvolgente del paesaggio, che Dan Graham (1942), artista e architetto americano protagonista della sesta edizione di All’aperto, programma che la Fondazione Zegna promuove a favore e diffusione dell’arte contemporanea con interventi site-specific dei maggiori artisti internazionali dislocati sul territorio, ha pensato di collocare la sua opera intitolata Two Way Mirror / Hedge Arabesque (2014).
Questa installazione rispecchia fedelmente le opere che hanno affermato il linguaggio di Graham nel mondo: l’opera, infatti, assume le sembianze dei suoi canonici padiglioni, ambienti aperti e percorribili, intagliati nelle trasparenze del vetro, interventi che sommano nelle loro forme, fondendoli in un unicum, il design, la scultura e l’architettura.
Qui non poteva essere diversamente: Graham, di certo uno dei padri dell’Arte Concettuale, pensa a Two Way Mirror / Hedge Arabesque proprio come uno spazio che, accogliendo e abbracciando lo spettatore, lo proietta direttamente nel cuore vivo dell’esperienza visiva. Come una piattaforma per incontri, svago, raccoglimento e dialogo, questa sinuosa quinta, solcata nel mezzo da una siepe di tasso, quasi la natura l’avesse già assorbita dentro a se stessa, nella sua trasparenza specchiante moltiplica e incornicia lo sguardo amplificando la bellezza, mutevole nelle stagioni, del paesaggio circostante, valorizzando e arricchendo anche la vocazione ambientale del pensiero di Graham.
Nonostante la sua presenza in un luogo incontaminato possa sembrare davvero aliena ed estranea – visto quasi come una pensilina d’attesa – la corporeità minimale dell’intervento lo rende di sicura attrattiva e interrogazione. Standoci davanti non si può non viverlo, percorrerlo osservarlo, vedersi riflessi, considerare diversamente la propria presenza in quel luogo, e allora, da dentro, anche la nostra percezione verrà sollecitata a nuove considerazioni. Anche una panca in legno invita a soffermarsi, a sedersi e osservare. A sentirsi parte – più piccola – di un tutto più grande.
Fanno parte della collezione di All’aperto, che dal 2008 arricchisce il territorio del paese di Triviero, storica sede della maison Zegna, anche le opere di Daniel Buren (2008), Alberto Garutti (2009), Stefano Arienti (2011), Roman Signer (2012) e Marcello Maloberti (2013).
All’aperto VI edizione
opera permanente di Dan Graham Two Way Mirror / Hedge Arabesque
a cura di Andrea Zegna e Barbara Casavecchia
in collaborazione con Galleria Massimo Minini, Brescia
Dal 31 maggio 2014
Conca dei Rododendri
Panoramica Zegna, Strada Provinciale 232, Trivero (BI)
Info: Fondazione Zegna
www.fondazionezegna.org/allaperto