MILANO | GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano | Fino al 17 dicembre 2023
di MARIKA MARCHESE
Somethings in the World di Suzanne Jackson è la nuova mostra della Fondazione Furla, giunta alla quinta edizione del programma Furla Series a cura di Bruna Roccasalva presso la GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Suzanne Jackson, artista di St.Louis nel Missouri, per la sua prima mostra in Italia, ci conduce all’interno dei suoi lavori con una carriera che dura da oltre cinque decenni. Infatti l’artista si è occupata dell’arte completamente, essendo anche gallerista, poetessa, ballerina, educatrice e scenografa.
Nella mostra curata da Bruna Roccasalva alla GAM di Milano troviamo ventisette opere su supporto multiplo, dalla carta per acquerello o per scenografia, alla tela, a tegole, a tessuti, sino a piani di tavolo in metallo. Le opere sono estremamente colorate, materiche, calde e piene di vita, esplorano i confini della pittura astratta ricordando per affinità i Combine Paintings di Robert Rauschenberg o il più contemporaneo Nick Mauss, mentre per la leggiadria dell’acquerello che volteggia sulla carta, le opere di Wangechi Mutu o Barthélémy Toguo.
Il titolo della mostra parte dalle esperienze biografiche dell’artista e come queste abbiano attraversato il suo lavoro, nel mondo e per il mondo, crescendo e maturando, anche in base al clima dei luoghi in cui ha vissuto facendole sperimentare supporti o densità diverse o alle diverse pratiche di insegnante, ballerina. Tutte tracce di una memoria che nel loro accumularsi costruiscono la sua identità. Una stratificazione che, sin dalla prima opera, accoglie lo spettatore all’inizio del percorso, mostra il suo carattere potente, la raffigurazione di una Ma-Yaa. La Dea Madre della fertilità, dell’amore, dei morti, della pace, della verità e della terra secca e rigogliosa del Ghana e della Costa d’Avorio.
Il tema della natura, caro all’artista, si disvela proseguendo nelle altre sale, in cui è presente la serie Idyllwild leaves, dedicata ad una regione della California, in cui gli indiani Cahuilla emigrarono per sfuggire al caldo dei deserti. Nella quadreria esposta, gli elementi naturali, esili, poetici, sembrano modificarsi sotto gli occhi dello spettatore e divenire altro, come in una danza, il muoversi al vento di un parrocchetto.
Dalla serie delle Idyllwild leaves si passa a Some things in the world (2011), realizzata su una carta usata per proteggere i set teatrali durante gli allestimenti, la carta Bogus, che dimostra come la ricerca di Suzanne Jackson sia attenta alla natura e si traduca in una delicata attenzione al riuso dei materiali. L’artista aggiunge anche materiale organico come i gusci di pistacchio, donando un effetto cromato che rimanda ancora ad una natura viva, quella dei coleotteri.
Il percorso espositivo prosegue nella bellezza delle sale della Galleria d’Arte Moderna che si apre in un dialogo continuo alla contemporaneità accostando la collezione permanente con artisti come Antonio Canova, Andrea Appiani, Francesco Hayez, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Boldini, Medardo Rosso, Gaetano Previati.
FURLA SERIES
SUZANNE JACKSON. Somethings in the World
a cura di Bruna Roccasalva
Promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano
15 settembre – 17 dicembre 2023
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
via Palestro 16, Milano
Info: www.gam-milano.com