MONZA | Villa Contemporanea | 18 marzo – 13 maggio 2017
Con la nuova mostra intitolata L’Adultère Durable, la galleria Villa Contemporanea di Monza presenta la bi-personale che vede protagonisti gli artisti Valentina Perazzini (1987) e Lorenzo Di Lucido (1983).
Perazzini, che espone nello spazio monzese per la seconda volta, propone a sua personale ricerca in cui l’attenzione al reale, mediata da riferimenti e rimandi ai testi letterari a lei cari, si arricchisce ora con la testimonianza dell’esperienza personale: qui il suo vissuto si contamina e vive in parallelo con le vicende narrate nel romanzo Longtemps di Erik Orsenna. Le coincidenze tra le due storie – tra finzione e realtà – mettono in evidenza gli strumenti con cui il lettore-spettatore ha modo di diventare poi il loro nuovo protagonista.
La complessa vicenda amorosa dei personaggi di Longtemps – amanti che s’inseguono per trentacinque in tutto il mondo – si avvicina all’esperienza drammatica di Valentina la quale, in un momento in cui era distante dal compagno, vive con emozioni forti il distacco della retina e la perdita della vista della persona da lei amata. La storia allora compenetra due posizioni differenti, in una doppia e distinta focalizzazione emotiva, le quali muovono a sentimenti contrastanti e intensi, quasi fossero già ciechi data la distanza che li separa.
L’adulterio duraturo si traduce, dall’altra parte, in una sovversione della norma e il tradimento della visione qui si determina anche con la corrispondenza tra l’artificialità della proposta di Perazzini e la dissoluzione formale relativa attuata dalla pittura di Di Lucido.
Ginevra Bria scrive nel suo testo critico:
“In seguito ad un fortuito episodio di distaccamento della retina, vissuto accidentalmente per analogia – e per interposta persona, tra romanzo e vita – si manifestano due improvvisi scorci tematici: la vista come trait d’union tra vedere e guardare e, infine, la sua sintesi; connotata dalla fusione, dalla vaporizzazione in una realtà rappresentativa. Il concetto di adultère durable, nel momento in cui la cecità ristabilisce le gerarchie dei legami, tra arte e vita, viene a coincidere non solo con una propensione evasiva, con un espediente narrativo di un personaggio del romanzo, ma anche con l’imprevedibilità fedifraga della vista interiore e la funzione di spazializzazione, di ampliamento di quest’ultima attraverso la scrittura artistica.”
La momentanea cecità, che è una vera e propria “seconda vista”, si manifesta nelle opere di entrambi gli artisti: ispirata dalla professione del personaggio di Longtemps, Perazzini propone dei collages di giardini che, nella stratificazione complessa degli elementi e delle varietà floreali presenti, stimolano lo sguardo su immagini sfuggenti e inafferrabili, di cui restano sempre impossibili l’unità e la completezza.
La vista non è completamente sufficiente anche alle opere pittoriche di Di Lucido: queste, infatti, subiscono un processo di trasformazione attraverso la metamorfosi delle immagini originarie nella loro sintesi cromatica. Il colore decompone i paesaggi fissandoli sulla superficie direttamente con il colore: opera e suo corpo si manifestano come un’unica forma.
L’esposizione vuole essere una suggestione, un invito ad indagare il concetto di visione che, appagando la pulsionale emotività, tra sovversione e mancanza, trova la propria purificazione nel nobile atto artistico.
Lorenzo Di Lucido, Valentina Perazzini. L’adultère durable
testo critico di Ginevra Bria
18 marzo – 13 maggio 2017
Inaugurazione sabato 18 marzo 2017 dalle ore 18.00
Villa Contemporanea
via Bergamo 20, Monza
Orari: da martedì a sabato 15.00-19.00 o su appuntamento
Ingresso libero
Info e prenotazioni: +39 039 384963; +39 339 3531733
info@villacontemporanea.it
www. villacontemporanea.it